La costruzione di un nuovo aeroporto a Creta ha portato alla luce una struttura circolare monumentale di epoca minoica che è unica nella documentazione archeologica. Gli addetti al movimento terra hanno scoperto la struttura durante la pulizia della cima della collina di Papoura a nord-ovest della città di Kastelli, dove dovrebbe essere installato il sistema radar del nuovo aeroporto internazionale. La scoperta di un monumento circolare senza precedenti dell’età del bronzo che occupa praticamente l’intera sommità potrebbe mettere un freno ai lavori del radar, ma la società ha garantito soluzioni alterative, che possano prevedere la valorizzazione e lo studio del monumento che riecheggia il labirinto di Cnosso.
Kasteli è un ex comune della Grecia con circa 7000 abitanti.
La civiltà minoica, conosciuta anche come cretese, fiorì sull’isola di Creta tra il 2700 a.C. e il 1400 a.C., segnando un’epoca di grande splendore e influenza nell’antico Mediterraneo. Questa straordinaria cultura, così chiamata in onore del leggendario re Minosse, raggiunse vette di eccellenza grazie alla sua posizione geografica privilegiata e alla maestria dei suoi abitanti nel dominio marittimo.
Nella mitologia greca, Minosse è spesso associato al labirinto, un enigma che ancora oggi affascina gli studiosi. Sir Arthur Evans, pioniere nell’archeologia cretese, identificò il palazzo di Cnosso come possibile sito del mitico labirinto, svelando così solo una parte dei misteri di questa antica civiltà.
I palazzi minoici, conosciuti come “anaktora”, sono tra le strutture più emblematiche e suggestive di questa cultura. Monumentali e imponenti, questi edifici non erano solo residenze reali, ma veri e propri centri amministrativi e culturali. Gli archeologi hanno riportato alla luce vasti archivi che testimoniano la complessità e l’organizzazione di questa società.
Il Labirinto di Cnosso è una leggendaria costruzione, che secondo la mitologia greca fu edificata dal Re Minosse sull’isola di Creta per rinchiudervi il mostruoso Minotauro, nato dall’unione della moglie del re con un toro. Il labirinto “originale” era un groviglio di strade strade, stanze e gallerie, costruito dal geniale Dedalo con il figlio Icaro, i quali, quando ne terminarono la costruzione, si trovarono in essi prigionieri poichè pareva impossibile trovare una via d’uscita. trovarono prigionieri. Dedalo costruì delle ali, che appiccicò con la cera alle loro spalle.
Il Minotauro, secondo la mitologia greca, divorava ogni anno sette fanciulli e sette fanciulle di Atene, finché Teseo, aiutato da Arianna, non l’uccise. Teseo ebbe la possibilità di uscire dal labirinto grazie al filo teso da Arianna. Teso, camminando svolgeva il rocchetto e ciò gli permise di tornare sui propri passi. La struttura del labirinto resto nella cultura minoica e greca – esso probabilmente rappresenta il modo tortuoso in cui è possibile incontrare la divinità – ed è formato da cerchi concentrici e percorsi che tornano su se stessi o che si chiudono. Qualcosa di simile a ciò che vediamo alla base della struttura ora trovata a Kastelli. L’osservazione delle strutture nuragiche sarde o dei castellieri europei lascia intendere che i labirinti fossero sistemi di sentieri e di accessi ai centri abitati o ai palazzi del re che mettessero a dura prova gli stranieri e che consentissero, pertanto, un facilitato presidio di difesa.
La struttura ora portata alla luce si compone di otto anelli di pietra sovrapposti a diversi livelli, come se fosse la base di una gigantesca colonna.. Gli anelli sopravvissuti hanno uno spessore medio di 1 metro e 40 con altezze fino a 1,70. L’anello esterno ha un diametro . Gli anelli hanno un edificio centrale circolare, probabilmente a tronco di cono o a volta, con un diametro di poco meno di 50 metri.
Osservando l’interno, dall’alto sembra di vedere un grosso orologio. La parte circolare interna è divisa in quattro quadranti e intersecazioni, con piccole porte che danno accesso alle varie parti. La struttura è caratterizzata da due ingressi principali alle zone centrali dall’anello esterno sui lati sud-ovest e nord-ovest. nel centro dell’edificio sono state trovate ceramiche ed ossi d’animali, segno che qui si svolgevano sacrifici.
Sulla base della datazione dei frammenti di ceramica rinvenuti nel sito, il periodo di utilizzo principale è stato intorno al 2000-1700 aC.
Il Ministero della Difesa e il Ministero della Cultura stanno tornando sui tavoli da disegno sulla questione dell’installazione del radar. La costruzione dell’aeroporto proseguirà, ma si sta cercando una nuova collocazione per il radar. Nel frattempo è in corso lo scavo della struttura minoica.