Tesori del V secolo scoperti in provincia di Lecce. Il segreto dei Messapi. Le aree di culto

La campagna estiva 2024 di scavi archeologici presso il sito messapico di Muro Leccese, una località di grande interesse storico e culturale situata nella regione Puglia, si è conclusa pochi giorni fa. Questa iniziativa, condotta sotto la supervisione del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento e diretta dal dott. Francesco Meo, è stata realizzata in regime di concessione ministeriale, grazie alla collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Brindisi e Lecce e il Comune di Muro Leccese.

Chi erano i Messapi

I Messapi (greco: Μεσσάπιοι, Messápioi; latino: Messapii) erano una tribù iapigia che nell’antichità classica occupava il territorio corrispondente all’attuale Salento. Le altre due tribù Iapigie, i Peucezi e i Dauni, erano stanziate rispettivamente nel centro e nel nord della Puglia. Le tre tribù erano linguisticamente correlate da un comune idioma, il messapico, ma iniziarono a differire considerevolmente tra di loro sul piano culturale a seguito delle diverse influenze e stratificazioni etniche che si sovrapposero nella regione a partire dal VII secolo a.C.

L’origine dei Messapi è incerta; probabilmente si deve a flussi migratori mai chiaramente dimostrati di origine illirica o egeo-anatolica giunti in Salento alle soglie dell’età del ferro intorno al IX secolo a.C. L’ipotesi illirica, oggi la più accettata dagli studiosi, è suffragata soprattutto da considerazioni di tipo linguistico.

È possibile anche che i Messapi siano frutto della fusione tra Cretesi e, successivamente, Illiri. Secondo tale ipotesi, i Cretesi sarebbero giunti in Italia nel 3300 a.C. e gli Illiri li avrebbero conquistati secoli dopo.

L’origine cretese si fondava invece essenzialmente sulla tradizione e derivava da un celebre passo di Erodoto sulle origini degli Iapigi.

Contesto storico e geografico del sito

L’area di scavo si trova nella località Palombara, nella parte orientale dell’antico insediamento messapico, che è circondata da una cinta muraria risalente alla fine del IV secolo a.C. Questa cinta muraria racchiudeva una superficie di oltre 100 ettari, rendendo Muro Leccese uno dei centri più importanti della civiltà messapica. Gli scavi effettuati negli anni hanno permesso di riportare alla luce numerosi edifici e strutture che stanno contribuendo significativamente alla comprensione della società messapica.

Scavi 2024: nuove scoperte e approfondimenti

Nel 2024, la campagna di scavi ha interessato un’area di 250 metri quadri a ridosso della cinta muraria risalente alla fine del IV secolo a.C. Durante la costruzione di questa cinta muraria, fu tagliata una necropoli di età arcaica e classica, motivo per cui sono state rinvenute ossa umane nel terreno di riempimento della trincea di fondazione.

Edificio di culto e recinto scoperto

All’interno delle mura, è stato scoperto un altro edificio di culto, verosimilmente uno spazio scoperto recintato. Questo vano, di forma rettangolare, mostra una stretta connessione con la cinta muraria. Accanto a questo recinto, nel 2007, era stato rinvenuto un grande bacino in pietra con un’iscrizione incisa sull’orlo, probabilmente legato ai culti praticati nel recinto.

Struttura in mattoni crudi

Lungo il lato del vano più vicino alle mura, è stata scoperta una struttura in mattoni crudi con una tripartizione, dove la parte centrale è più ampia rispetto alle due laterali. All’interno di questa struttura sono stati trovati numerosi resti di bruciato e strati ricchi di carboni, campionati per futuri studi archeobotanici. Inoltre, sono stati rinvenuti un piccolo altare in pietra con fondo forato e numerosi vasetti miniaturistici.

Altri ritrovamenti

Accanto all’edificio di culto, è stata scoperta una coppetta a vernice nera contenente un ciottolo non lavorato, suggerendo la presenza di pratiche rituali. Poco più a nord del recinto di culto, è stata trovata una piccola fornace, probabilmente utilizzata per la produzione di vasi legati alle pratiche religiose. Questi ritrovamenti offrono un quadro dettagliato delle attività religiose e rituali che si svolgevano nell’area.

Importanza delle scoperte

Le nuove scoperte rivestono una significativa importanza per la comprensione della società messapica. Le mura, infatti, rappresentano un confine fisico e simbolico del territorio. L’identificazione di culti nei pressi della cinta muraria getta nuova luce sulla comprensione della società messapica di Muro Leccese. Queste ricerche stanno rivelando come la religione e le pratiche rituali fossero integrate nella vita quotidiana della comunità, influenzando la struttura sociale e l’organizzazione spaziale del territorio.

Scoperte precedenti nell’area dal 2016 al 2022

Grande Residenza Gentilizia

Nel periodo compreso tra il 2016 e il 2022, le ricerche si sono concentrate su diverse aree del sito, portando a scoperte rilevanti. Tra queste, una delle più significative è stata la scoperta di una grande residenza gentilizia di 1.300 metri quadri. Questa residenza, in uso tra la seconda metà del VI secolo e gli inizi del III secolo a.C., ha rivelato dettagli preziosi sulla vita quotidiana e sulle strutture sociali della società messapica.

Strutture del Quartiere Abitativo

Intorno alla residenza gentilizia, si sviluppava un quartiere abitativo composto da abitazioni di dimensioni minori, che riflettevano la gerarchia sociale del tempo. Inoltre, sono stati scoperti un pozzo profondo 10 metri, utilizzato per l’approvvigionamento idrico, una fornace per la produzione di ceramiche, un vigneto e un impianto per la produzione del vino. Questi ritrovamenti hanno fornito una visione dettagliata delle attività economiche e agricole della comunità.

Scoperte Recenti: Ricerche dal 2022 al 2023

Edificio di Culto

Nel periodo tra il 2022 e il 2023, l’attenzione degli archeologi si è rivolta a un edificio di culto databile tra il VI e il III secolo a.C. Questo edificio ha restituito numerosi altari, cippi, e la sepoltura di un individuo maschile, rinvenuto sul pavimento di uno degli ambienti sotto il crollo della struttura. La scoperta di questo edificio ha offerto nuove informazioni sulle pratiche religiose e sui riti funerari della società messapica.

Pavimentazione Decorata

Nel 2023, è stato scoperto un altro edificio di culto caratterizzato da un vano pavimentato con grandi lastre decorate a rilievo con motivi geometrici. Questa scoperta rappresenta un unicum nel panorama archeologico della regione, aggiungendo un tassello importante alla comprensione dell’arte e dell’architettura messapica.

Collaborazione e Sostegno Economico

Questa campagna di scavi è stata possibile grazie alla collaborazione costante della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Brindisi e Lecce e del Comune di Muro Leccese. Questa collaborazione, consolidata da decenni, ha permesso di portare avanti ricerche di grande valore scientifico e culturale. Quest’anno, il sostegno economico del Comune di Muro Leccese è stato fondamentale. Il Comune ha messo a disposizione la somma di 20.000 euro per gli scavi archeologici, nell’ambito del progetto “ViViMuro. Strategie integrate per una ri-vitalizzazione inclusiva e partecipativa”, finanziato dal Ministero della Cultura all’interno dell’intervento “PNRR M1C3 – Attrattività dei borghi storici”. Oltre al sostegno finanziario, il Comune ha fornito alloggio per decine di studenti coinvolti nelle ricerche, contribuendo significativamente alla logistica e alla gestione delle attività di scavo.

Prospettive future

Le ricerche archeologiche a Muro Leccese continueranno nei prossimi anni, con l’obiettivo di approfondire ulteriormente la conoscenza della società messapica. Gli archeologi prevedono di estendere gli scavi ad altre aree del sito, esplorando ulteriormente le strutture abitative, i luoghi di culto e le infrastrutture economiche e agricole. Queste ricerche potranno offrire nuovi spunti per comprendere le dinamiche sociali, economiche e culturali della comunità messapica, arricchendo il patrimonio storico e culturale della regione.

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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa