Arano il terreno e lui passa per una passeggiata. Cos’è quella cosa che luccica? Avrà migliaia d’anni? Rispondono gli archeologi. Come sarà diviso il guadagno

L’aratura aveva rivoltato i materiali degli strati sottostanti, riportandoli quasi in superficie. Dal momento in cui avvengono queste operazioni – soprattutto nei mesi di ottobre-novembre e febbraio – si apre il periodo più propizio per la ricerca di superficie. E così è capitato ad un appassionato che si è trovato tra le mani un braccialetto antichissimo, portato verso l’alto, tra le zolle, da un aratro.

La scoperta è avvenuta in un campo agricolo inglese. Perché mai, in Italia, non emergono notizie del genere? Perché la gente teme lo Stato; teme di essere inquisita e di finire nei guai o comunque di avere “un sacco di rogne”. Quindi non cerca o, se trova casualmente, non sceglie comportamenti lineari. Non sarebbe tempo cercare – anche in questo campo – un equilibrio nuovo, liberale, tra Stato e cittadini?

Un tesoro antico riaffiora dalla terra di Barnoldswick

Barnoldswick, un’area tradizionalmente associata a storie medievali e paesaggi naturali mozzafiato, è diventata il centro di un’importante scoperta archeologica. Un antico bracciale d’oro, risalente a circa 3.500 anni fa, è stato trovato grazie alla passione di Martin Colclough. Quest’ultimo ha portato alla luce un gioiello d’oro unico nel suo genere durante una camminata su un terreno agricolo della zona. La scoperta, dichiarata ufficialmente “tesoro” dal Coroner di Preston, offre nuove prospettive sulla presenza di insediamenti dell’età del Bronzo in questa parte dell’Inghilterra settentrionale.

Descrizione e significato storico del bracciale d’oro

Il bracciale, datato attorno al 1500 a.C., è stato identificato come una barra d’oro appiattita e modellata in cinque anelli distinti, ognuno dei quali collegato da piccoli ganci. Questa struttura è unica, con pochi esemplari simili scoperti nel Regno Unito, prevalentemente nelle contee meridionali e in Galles. Essendo il primo ritrovamento del genere nel nord dell’Inghilterra, questo reperto potrebbe indicare contatti e scambi culturali più ampi tra comunità dell’età del Bronzo di diverse regioni britanniche.

Secondo gli esperti del British Museum, il design del bracciale sembra seguire gli stili tipici della cultura dell’età del Bronzo, caratterizzata da oggetti metallici in bronzo e oro, simbolo di status e prestigio per le comunità dell’epoca. L’oro, difficilmente accessibile e complesso da lavorare in tempi antichi, rappresentava un segno di grande valore e rarità, generalmente riservato ai membri più importanti delle comunità.

Il contesto storico di Barnoldswick e la regione di Pendle

Barnoldswick si trova vicino alla storica Pendle Hill, famosa per le leggende legate alle streghe del XVII secolo, ma la storia della zona è radicata molto più indietro nel tempo. Numerose aree del Lancashire hanno rivelato tracce di insediamenti dell’età del Bronzo, anche se spesso resti materiali più chiari, come tumuli o villaggi strutturati, sono difficili da individuare a causa delle attività agricole e dei cambiamenti nel paesaggio avvenuti nei secoli. Tuttavia, la presenza del bracciale suggerisce che l’area attorno a Pendle Hill e Barnoldswick potrebbe aver ospitato comunità o individui influenti dell’età del Bronzo.

Un’antica rete di contatti e scambi culturali?

Il ritrovamento del bracciale d’oro di Barnoldswick potrebbe rientrare in una rete di scambi tra i popoli dell’età del Bronzo. A quel tempo, il commercio e la trasmissione culturale avvenivano spesso attraverso il baratto di metalli preziosi, che fungevano da beni di valore per rafforzare legami tra comunità lontane. Le analogie tra il bracciale ritrovato e altri oggetti scoperti in Cambridgeshire e nel Galles meridionale indicano che simili manufatti venivano distribuiti o imitati in varie aree della Gran Bretagna.

Altri ritrovamenti: una testimonianza della ricchezza archeologica del Lancashire

La scoperta del bracciale non è isolata: la regione ha restituito altri oggetti di notevole interesse storico. Monete del XV secolo ritrovate a Gisburn nel 2019, una fibbia medievale scoperta vicino a Burnley, nonché oggetti di origine vichinga rinvenuti a Bolton-le-Sands, dimostrano che la zona è stata un centro di attività umana per millenni, con varie culture che si sono susseguite e hanno lasciato tracce della loro presenza. Anche un frammento d’oro incompleto rinvenuto a Rivington, databile tra il 2200 e l’800 a.C., testimonia che il Lancashire potrebbe aver ospitato gruppi dell’età del Bronzo, che hanno usato e lavorato metalli preziosi come oro e bronzo.

La classificazione di “tesoro” e l’importanza per il patrimonio nazionale

L’inchiesta del coroner ha confermato la conformità del bracciale ai criteri del Treasure Act, poiché composto da un metallo prezioso e con più di 300 anni di età. Questo garantisce che il reperto venga considerato tesoro nazionale e offra una possibilità di acquisizione per musei locali come il Preston Museum. La classificazione dei ritrovamenti come tesori implica, secondo la normativa britannica, che il valore economico venga valutato da un esperto e che il compenso sia diviso tra chi ha trovato l’oggetto prezioso e il proprietario del terreno.

Verso una nuova comprensione dell’età del Bronzo nel nord dell’Inghilterra

Questa straordinaria scoperta apre nuove possibilità per la ricerca archeologica in Lancashire. Gli studiosi stanno già considerando la possibilità che Barnoldswick e le aree circostanti possano nascondere altri reperti dell’età del Bronzo, un’epoca finora scarsamente documentata nel nord dell’Inghilterra rispetto al sud. Ogni nuovo ritrovamento arricchisce la nostra comprensione di come le comunità antiche vivevano, si organizzavano e interagivano in questa regione, rendendo Barnoldswick un nuovo punto focale per gli studi sull’età del Bronzo.

Condividi l'articolo su:
Redazione
Redazione

Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa