Assai strano quel grosso grumo. Non è pasta, non è argilla, Se lo sono trovati davanti gli archeologi durante uno scavo in un’area medievale. Guardato per bene ha rivelato la propria natura ai ricercatori e la sua “identità” ha trovato conferma in laboratorio.
Nel cuore della storica città di Bristol, nel quartiere di Redcliffe, un team di archeologi di Cotswold Archaeology ha portato alla luce un raro blocco di sapone medievale, perfettamente conservato, risalente a circa 800 anni fa. La scoperta, avvenuta durante uno scavo in un contesto urbano medievale, offre un’affascinante testimonianza del ruolo centrale che il sapone rivestiva non solo nella vita quotidiana, ma anche nell’economia e nella cultura del periodo.
La produzione del sapone nel Medioevo
Nel Medioevo, il sapone era un prodotto essenziale ma ben lontano dall’idea moderna di pulizia personale. Originariamente utilizzato principalmente per lavare stoviglie, tessuti e talvolta per scopi medicinali, il sapone medievale veniva realizzato seguendo un processo noto come saponificazione.
- Materia prima: il sapone veniva prodotto a partire da grasso animale, spesso scarti di macellazione, che veniva mescolato con un alcali naturale come la calce o il gesso. Questa combinazione trasformava il grasso in sapone e glicerina.
- Produzione e odori: la lavorazione emetteva un odore pungente, tanto che un monaco del XII secolo, Richard of Devizes, descrisse Bristol come una città caratterizzata da un “puzzo insopportabile” a causa dei suoi numerosi saponifici.
- Centri di produzione: città portuali come Bristol e Londra divennero poli principali della saponificazione grazie all’importazione di oli vegetali, che integravano i grassi animali. Tra l’XI e il XVI secolo, Bristol vantava almeno 180 saponifici, simbolo della sua importanza economica.
La saponificazione: un’invenzione millenaria
Il processo di saponificazione non è un’invenzione medievale, ma risale a oltre 4.500 anni fa. Ecco una breve panoramica della storia del sapone:
- Civiltà mesopotamica (circa 2800 a.C.): le prime tracce di sapone provengono da antichi testi sumeri, che menzionano una miscela di acqua, oli e cenere usata per la pulizia dei tessuti.
- Antico Egitto e Roma: gli Egizi usavano una pasta a base di grasso animale e cenere per lavare e curare ferite. I Romani perfezionarono l’arte della saponificazione, producendo saponi più raffinati per bagni e cure estetiche.
- Alto Medioevo: dopo la caduta dell’Impero Romano, l’uso del sapone diminuì in Europa occidentale, ma fu preservato e sviluppato nel mondo islamico, che introdusse saponi profumati e a base di oli vegetali.
- Basso Medioevo: con il ritorno del commercio e la crescita urbana, il sapone tornò in auge in Europa, assumendo un ruolo centrale nella vita quotidiana e nella produzione industriale.
La scoperta di Redcliffe: un documento archeologico prezioso
Il blocco di sapone ritrovato a Redcliffe era conservato in un taglio di muro medievale, segno che il prodotto potrebbe essere stato parte dell’inventario di un laboratorio di saponificazione o appartenere a un’attività commerciale. Le analisi chimiche previste sul reperto offriranno ulteriori dettagli sulla sua composizione, permettendo agli studiosi di capire:
- Le proporzioni di grasso animale e alcali utilizzati.
- L’eventuale uso di oli vegetali importati, come quelli di oliva o di palma.
- La qualità del sapone rispetto ad altri ritrovamenti coevi.
Il ruolo economico e culturale del sapone medievale
Nel Medioevo, il sapone non era soltanto un bene d’uso quotidiano, ma un prodotto di valore economico e simbolico:
- Commercio e porto di Bristol: le importazioni di oli e alcali provenienti dal Mediterraneo e dal Medio Oriente fecero di Bristol un nodo cruciale nel commercio del sapone.
- Identità urbana: la proliferazione di saponifici testimoniava la crescita economica della città, ma causava anche tensioni sociali e sanitarie per via degli odori molesti.
- Simbologia religiosa: il sapone aveva anche un significato simbolico, legato alla purificazione e alla preparazione per cerimonie sacre.
Conclusione: una scoperta che racconta un’epoca
Il ritrovamento del sapone medievale di Redcliffe rappresenta molto più di un frammento del passato. Esso getta luce su una tradizione artigianale e commerciale che ha influenzato profondamente lo sviluppo urbano e culturale di Bristol e altre città medievali. Studiare reperti come questo significa non solo riscoprire le tecniche antiche, ma anche comprendere come beni apparentemente ordinari abbiano modellato la vita delle persone e il panorama economico di intere epoche.
Il sapone, dunque, da umile prodotto per la pulizia, emerge come un simbolo di innovazione, commercio e trasformazione culturale che continua a influenzare il mondo contemporaneo.