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Acque correnti e fornetti. Cosa hanno scoperto gli archeologi in un tempio di 2800 anni fa. Cosa producevano?


Gli antichi santuari, luoghi sacri permeati da spiritualità e devozione, potrebbero aver giocato un ruolo cruciale nella promozione delle pratiche di produzione farmaceutica, anticipando le attività che si sarebbero svolte successivamente nei monasteri cristiani. Un esempio affascinante di questa connessione è emerso nel 2021, quando un team di ricercatori ha portato alla luce un tempio di 2.800 anni nell’antica città tracia di Heraion Teikhos, in Turchia.

Posizionata sulla costa settentrionale del Mar di Marmara, nella regione della Tracia orientale, Heraion Teikhos è stata a lungo oggetto di scavi archeologici condotti dall’Università Rumeli di Istanbul. Nel corso di queste ricerche, gli archeologi hanno scoperto un antico tempio tracio sull’acropoli della città, ricco di opere d’arte rare, tra cui statue delle divinità Cibele, Eros e Afrodite, nonché monete di bronzo, anfore e altri reperti provenienti dal tempio.

Tuttavia, la scoperta più intrigante è stata quella di un’unità di produzione farmaceutica all’interno del tempio. Il professor Dr. Neşe Atik, capo del team di scavo, ha rivelato che questa area è stata identificata grazie alla morfologia della struttura e all’analisi dei reperti. Chiamata dagli studiosi “antica area di produzione farmaceutica”, questo spazio testimonia una pratica sofisticata che potrebbe essere stata comune tra i Traci, un gruppo di tribù noto per la sua ricca cultura e i formidabili guerrieri.

I Traci, che prosperarono nell’Europa sudorientale già nel 2000-1500 a.C., occupavano un’ampia regione compresa tra le moderne Bulgaria, Grecia e Turchia. Nonostante la loro mancanza di una struttura politica centralizzata, i Traci lasciarono un segno indelebile nella storia della regione.

L’unità di produzione farmaceutica scoperta nel tempio suggerisce che, già nell’VIII secolo a.C., molte civiltà possedevano una classe di medici, erboristi e guaritori specializzati. Le pratiche mediche venivano condotte nei templi, spazi distinti dalle attività religiose nei santuari. Il team di scavo ha dichiarato di avere due obiettivi principali: proteggere l’insediamento per il turismo culturale e presentare il sito alla comunità scientifica.

Un elemento particolarmente interessante è il sistema idrico dedicato a questa “zona di produzione farmaceutica”. In un’epoca in cui gli insediamenti collinari utilizzavano principalmente grandi cisterne per l’acqua, Heraion Teikhos si distingue per l’approvvigionamento idrico proveniente da un’area boschiva diversi chilometri a est del sito di scavo. Tubi in terracotta collegavano pozze d’acqua a canali in pietra, indicando una complessa infrastruttura che supportava non solo la produzione farmaceutica, ma anche forniva acqua alle attività mediche del tempio.

In conclusione, la scoperta di questa “antica area di produzione farmaceutica” a Heraion Teikhos offre un affascinante sguardo alle pratiche sanitarie avanzate dei Traci e solleva interrogativi sulla connessione tra spiritualità, cura del corpo e produzione farmaceutica nelle antiche civiltà. Il tempio diventa così non solo un luogo di culto, ma anche un centro polifunzionale che unisce aspetti spirituali, terapeutici e produttivi.