Qui (a Roma) sono uno straniero, sono un soggiornante, per cui ho sempre la coscienza di dove sono. Alighiero Boetti, 1982
[U]na mostra per raccontare il rapporto tra un artista insofferente alle definizioni e una città che diventa per lui trampolino per l’ignoto e ispirazione per nuovi percorsi creativi: con Alighiero Boetti a Roma il MAXXI racconta la storia di “Alì Ghiero, il beduino in transito, accampato accanto al Pantheon”.
Trenta opere, molte inedite o raramente esposte, che raccontano una stagione creativa straordinaria, alla ricerca di una identità e alla scoperta di mondi lontani e affascinanti.
La mostra prende in esame il particolare il rapporto che ha legato Boetti a Roma, come la comunità degli artisti della capitale sia stata influenzata dalla sua personalità e come i suoi rapporti con l’Oriente siano stati fondamentali per il riemergere di una nuova sensibilità coloristica nel corso degli anni Ottanta.
La mostra sottolinea inoltre le connessioni, gli intrecci e le risonanze fra l’opera dell’artista e quelle di Francesco Clemente e Luigi Ontani di cui verranno esposti una serie di lavori in dialogo con quelli di Boetti, indagando per la prima volta le relazioni tra le loro opere, che ridefiniscono il panorama di vitalità e di esuberanza creativa che investe la generazione degli anni Settanta.
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Alighiero Boetti a Roma
fino al 29 settembre 2013
a cura di Luigia Lonardelli
Roma, MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Galleria 4
Telefono: 06 3225178
Sito web: http://www.fondazionemaxxi.it/2013/01/23/alighiero-boetti-a-roma-3/
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