Alighiero e Boetti: la mostra-evento ‘Raddoppiare dimezzando’ celebra il genio dell’artista a Palazzo Carpegna

Dal 30 ottobre 2024 al 15 febbraio 2025, l’Accademia Nazionale di San Luca presenta una mostra straordinaria, “Alighiero e Boetti. Raddoppiare dimezzando,” dedicata a uno dei più visionari artisti del XX secolo, Alighiero Boetti. Curata da Marco Tirelli, in collaborazione con Caterina Boetti, questa esposizione celebra il trentennale della scomparsa dell’artista torinese, offrendo un’inedita esplorazione delle sue opere concettuali e rigorose.

ALIGHIERO BOETTI
Io che prendo il sole a Torino il 19 gennaio 1969, 1992
cemento a presa rapida e farfalla cavolaia
111 elementi, dimensioni complessive ca. 16 x 177 x 90 cm
Collezione privata. Courtesy Fondazione Alighiero e Boetti, Roma

La mostra, allestita nel prestigioso Palazzo Carpegna a Roma, si estende su più spazi, dal Salone d’Onore alla Sala bianca e al porticato borrominiano, per creare un percorso immersivo attraverso alcuni dei lavori più celebri e rappresentativi dell’artista. Le opere selezionate riflettono la fascinazione di Boetti per i concetti di doppio e moltiplicazione, elementi centrali della sua ricerca creativa.

ALIGHIERO BOETTI
Autoritratto, 1993
bronzo, sistema idraulico e dispositivo elettrico, cm 205 x 90 x 60
es. 4/7 (1996)
Courtesy Fondazione Alighiero e Boetti, Roma. Foto Agostino Osio, Milano

Nel Salone d’Onore, riconfigurato per l’occasione, sarà visibile l’imponente Opera postale (De bouche à oreille), realizzata tra il 1992 e il 1993, un anno prima della scomparsa di Boetti. Questa gigantesca installazione si compone di 506 buste affrancate e altrettanti disegni, frutto di una collaborazione internazionale tra le Poste francesi e istituzioni come il Centre National d’Art Contemporain di Grenoble. L’opera rappresenta una summa del percorso artistico di Boetti, un intreccio di rigore formale e gioco concettuale, che riassume molti dei suoi temi iconici.

ALIGHIERO BOETTI
Storia naturale della moltiplicazione, 1974-1975
inchiostro su carta quadrettata
11 elementi, cm 70 x 100 ciascuno
Collezione privata. Courtesy Gió Marconi, Milano

Nella Sala bianca saranno esposti i celebri Gemelli (1968), un fotomontaggio di Mario Ponsetti, e altre opere, come Storia naturale della moltiplicazione (1974-1975) e Io che prendo il sole a Torino il 19 gennaio 1969 (1992), un’installazione simbolica che sfida il concetto di identità. Il porticato borrominiano ospiterà invece l’Autoritratto in bronzo (1993), testimonianza dell’interesse dell’artista per il superamento dei confini materiali.

Questa mostra offre un viaggio nell’arte di Boetti, che continua a ispirare e a innovare con la sua visione in cui “nulla è ciò che sembra” e ogni opera si apre a infiniti significati.

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Redazione
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa