FIRENZE – Dal 27 settembre 2024 al 26 gennaio 2025, Palazzo Strozzi presenta “Helen Frankenthaler. Dipingere senza regole”, mostra che celebra una delle artiste più importanti del XX secolo. La ricerca nella pittura di Helen Frankenthaler è esplorata attraverso opere della sua produzione tra il 1953 e il 2002, in dialogo con dipinti e sculture di artisti contemporanei, tra cui Morris Louis, Robert Motherwell, Kenneth Noland, Jackson Pollock, Mark Rothko, David Smith, Anthony Caro e Anne Truitt.
Organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi e dalla Helen Frankenthaler Foundation, e curata da Douglas Dreishpoon, Direttore dell’Helen Frankenthaler Catalogue Raisonné, l’esposizione mira a esaltare la pratica innovativa di questa artista anche attraverso il filtro delle affinità artistiche, delle influenze e delle amicizie che hanno segnato la sua vita personale e artistica. Attraverso trenta grandi tele e sculture di Frankenthaler e numerose opere di altri artisti, il progetto si pone come una delle più importanti rassegne mai dedicate all’artista in Europa e la più completa rassegna del suo lavoro finora realizzata in Italia.
I prestiti delle opere provengono non solo dalla Helen Frankenthaler Foundation di New York, ma anche da celebri musei e collezioni internazionali, quali il Metropolitan Museum of Art di New York, la Tate Modern di Londra, il Buffalo AKG Art Museum, la National Gallery of Art di Washington, la ASOM Collection e la Collezione Levett.
Helen Frankenthaler (1928-2011), nata a New York, compie i suoi studi artistici con Paul Feeley al Bennington College, prima di tornare a Manhattan, dove si avvicina all’arte astratta. Negli anni Cinquanta entra in contatto con gli esponenti della Scuola di New York e con figure chiave dell’arte americana del dopoguerra, sviluppando rapporti di amicizia e di lavoro. Presto, Frankenthaler si trova circondata da artisti che condividono con lei un forte impegno nella sperimentazione. Alcuni diventano amici con cui partecipa a studio visit, scambia intense corrispondenze e confronti di opinioni, oltre a collezionarne le opere, che espone nella sua casa di Manhattan. Tra queste, alcune saranno protagoniste della mostra a Palazzo Strozzi, come il lavoro su carta “Helen’s Collage” (1957) di Robert Motherwell, “Aleph Series V” (1960), dipinto di Morris Louis, o la scultura “Ascending the Stairs” (1979-1983) di Anthony Caro.