Fu forse la volontà di rimuovere ufficialmente quella splendida figura di nonna e di conservarne il dolce ricordo, dentro di sè; la più bella donna di Parigi, si diceva alla fine dell’Ottocento. Una nonna bella e ingombrante, Marthe de Florian, nata Mathilde Héloïse Beaugiron a Parigi 9 settembre 1864 e morta nella capitale francese il 29 agosto 1939. Era un’attrice di teatro francese e cortigiana della Belle Epoque. Per cortigiana non si deve intendere ciò che oggi noi pensiamo. Ma una donna socialmente capace di intrattenere legami, anche duraturi, con il cuore del potere e dell’economia; capace di sedurre, di creare intrighi ed eros.
Priva della paura del proprio corpo. E fu probabilmente un contrario sentimento di pudore, misto a un grande affetto, che indussero la figlia del figlio di Marthe, Solange Beaugiron (1919-2010), a non tornare più a Parigi, dopo la fuga del 1942 a causa dell’invasione nazista e a non aprire più quella porta. Solange conservò quell’appartamento come un luogo tabù. Pagava regolarmente le spese condominiali – e ciò accadde per decenni – senza mai far ritorno a quel luogo proibito, nè pensare di smembrare salotti, di disperdere mobili suppellettili. Lo conservò come una memoria sacra e imbarazzante, al tempo stesso. Un luogo bello e proibito. Certamente dovevano essere suoi i giocattoli – un dono della nonna stessa – che sarebbero stati trovati nell’appartamento, dopo il sopralluogo degli ufficiali giudiziari, nel 2010, nell’anno della morte di Solange. L’apertura avvenne con grande emozione. La serratura scattò a fatica e sul pianerottolo si riversò un odore concentrato di vecchie cose, libri, antiche cere, polvere. L’interno era splendido. Specchiere antiche, quadri, mobili, suppellettili di grande gusto. Intatti anche i prodotti di bellezza dell’attrice, come se tutto fosse lasciato stare, per un ritorno di Marthe. Tra gli oggetti dell’appartamento, un ritratto di Marthe de Florian, in un abito in chiffon rosa, dipinto da Giovanni Boldini.
Questa tela, naturalmente, era completamente inedita, mai quotata o esposta. L’opera era stata realizzata nel 1898, mentre Marthe de Florian aveva 34 anni. Questo dipinto è stato venduto all’asta 2,1 milioni di euro.
Oltre alla storia con Boldini, Marthe ebbe amori eccellenti, come quelli Georges Clemenceau (prima di diventare Presidente del Consiglio), Pierre Waldeck-Rousseau, Paul Deschanel, Gaston Doumergue.
Ma torniamo indietro, ancora, nel tempo. Marthe de Florian – che a quei tempi aveva un cognome meno altisonante -era nata nel 18 ° arrondissement di Parigi, figlia maggiore di Giovanni Beaugiron (1837-1875) e Henriette Eloïse Bara (1844-1891) coppia sposata nel 1864. Aveva due fratelli e una sorella.
Il 12 ottobre 1882 all’età di 18 anni, aveva dato alla luce Henry Beaugiron (1882-1883), di padre ignoto. Gli era stato dato, infatti, il cognome della giovane mamma, ma il bambino era poi morto a tre mesi d’età.
Il 7 aprile 1884, Martha diede alla luce un secondo figlio, chiamato anch’egli Henry Beaugiron (1884-1966), probabilmente figlio di Auguste Albert Gaston Florian Mollard. Da Florian Mollard, esponente della Parigi-bene, Martha avrebbe avuto – più o meno – in “concessione” il cognome “Florian”.
L’ultimo misterioso appartamento di Marthe de Florian si trovava in viale La Bruyère nel 9 ° arrondissement di Parigi, nei pressi della Santissima Trinità. Come dicevamo, Marthe morì nel 1939 in quella casa, che spesso condivideva con il figlio, Henry Beaugiron e con la nipotina Solange Beaugiron (1919-2010), figlia di Henry. La nonna avrebbe lasciato a lei l’appartamento, ma Solange aveva deciso di chiudere con il passato, pur tutelandolo, amorosamente, da lontano. Non aveva mai pensato di disfare la casa di sua nonna e pagava con regolarità le spese del condominio. Ma nessuno vi poteva entrare. Fu nel 2010, dopo la morte della nipote dell’attrice che quel segreto di sontuosità e di affetti – mantenuto chiuso in uno scrigno per circa 70 anni – sarebbe stato reso pubblico. Ecco cosa conteneva.
Appartamento dell’amante di Boldini rimane chiuso per 70 anni. Lo riaprono ed ecco…
L'ultimo misterioso appartamento di Marthe de Florian si trovava in viale La Bruyère nel 9 ° arrondissement di Parigi, nei pressi della Santissima Trinità. Come dicevamo, Marthe morì nel 1939 in quella casa, che spesso condivideva con il figlio, Henry Beaugiron e con la nipotina Solange Beaugiron (1919-2010), figlia di Henry. La nonna avrebbe lasciato a lei l'appartamento, ma Solange aveva deciso di chiudere con il passato, pur tutelandolo, amorosamente da lontano. N
on aveva mai pensato di disfare la casa di sua nonna e pagava con regolarità le spese del condominio. Ma nessuno vi poteva entrare. Fu nel 2010, dopo la morte della nipote dell'attrice che quel segreto di sontuosità e di affetti - mantenuto chiuso in uno scrigno per circa 70 anni - sarebbe stato reso pubblico. Ecco cosa conteneva.