Archeologia a colpo d’occhio. Cos’è questa struttura. A cosa serviva. E guardate (all’interno) come viene usata oggi

La stele, quasi completamente intatta eccetto per i piedi mancanti, rappresenta un guerriero maschio armato. È scolpita in un tipo di arenaria reperibile entro pochi chilometri da Glauberg. Molti dettagli sono chiaramente visibili: i suoi pantaloni, una corazza composita, uno scudo di legno e una tipica spada in stile La Tène posta sul lato destro. L'uomo, barbuto e baffuto, indossa un gioiello con tre pendenti simile a quello trovato nella camera del tumulo 1, vari anelli su entrambe le braccia e uno sulla mano destra. Sulla testa, porta un copricapo simile a una cappa, ornato con due protrusioni a forma di foglia di vischio, una pianta ritenuta avere significato magico o religioso per i Celti, suggerendo che il guerriero potesse essere anche un sacerdote. Altri frammenti di tre statue simili sono stati scoperti nella zona, suggerendo che le quattro statue potessero trovarsi nel recinto rettangolare, forse collegate a un culto degli antenati

Il 25 il 26 maggio, fine settimana a tema archeologico al museo di Keltenwelt e Glauberg, in Germania.
“In qualità di Museo dell’età del ferro – dicono animatori e responsabili del Museo – abbiamo ovviamente un’attenzione particolare sul nuovo ferro metallico e cerchiamo di avvicinare i nostri visitatori al processo, dal minerale di ferro al prodotto finito. Gli archeologi costruiranno nuovamente e gestiranno vari forni da corsa questo fine settimana. Il tentativo dello scorso anno è riuscito. Il minerale di ferro basale, che proviene direttamente dal Glauberg”.

Glauberg è un oppidum celtico che è stato trovato in Assia (Germania). Nell’età del ferro era un insediamento fortificato e aveva una necropoli con diversi tumuli. Fu scoperto negli anni novanta del secolo scorso ed è considerato il sito celtico più importante in Europa, che ha fornito agli studiosi importanti informazioni sulla sepoltura, sulla scultura e sull’architettura celtica. I Celti furono un insieme di popoli indoeuropei che, nel periodo di massima espansione (V-III secolo a.C.), erano stanziati in un’ampia area dell’Europa, dalle Isole britanniche fino al bacino del Danubio, oltre ad alcuni insediamenti isolati più a sud, frutto dell’espansione verso le penisole iberica, italica e anatolica. Erano Uniti dalle origini etniche e culturali, dalla condivisione di uno stesso fondo linguistico indoeuropeo e da una medesima visione religiose. Il crogiolo principale di questa cultura coincise con il territorio francese. I celti confluirono poi nell’ambito romano. Parte delle nostre regioni del nord hanno un substrato gallo-celtico. I Galli si spinsero anche nel centro Italia che, in parte, colonizzarono.

Il forno per la fusione del ferro, realizzato con argilla recuperata dal terreno, in loco, senza particolari interventi di depurazione @ Keltenwelt am Glauberg
La parte scura indica il punto in cui viene caricata la carbonella, indispensabile per raggiungere e mantenere una temperatura molto alta @ Keltenwelt am Glauberg

 

@ Keltenwelt am Glauberg
L’uso di due soffietti per innalzare la quantità di ossigeno nel forno @ Keltenwelt am Glauberg
Materia prima gettata nel crogiolo @ Keltenwelt am Glauberg
@ Keltenwelt am Glauberg
Il ferro prodotto viene surriscaldato e posto su un’incudine per la battitura @ Keltenwelt am Glauberg
Minerali, semilavorati e oggetti prodotti con il forno arcaico nel corso delle sperimentazioni condotte dal museo @ Keltenwelt am Glauberg
Spirali in ferro decorative realizzate dopo tutto il processo di trasformazione del minerale @ Keltenwelt am Glauberg
Il museo archeologico. Qui è stata trovata la statua di un principe-guerriero celtico. L’attenzione internazionale è stata catturata dal raro ritrovamento di una statua (o stele) in arenaria a grandezza naturale, datata al V secolo a.C., trovata all’esterno del tumulo più grande. La stele, quasi completamente intatta eccetto per i piedi mancanti, rappresenta un guerriero maschio armato. È scolpita in un tipo di arenaria reperibile entro pochi chilometri da Glauberg. Molti dettagli sono chiaramente visibili: i suoi pantaloni, una corazza composita, uno scudo di legno e una tipica spada in stile La Tène posta sul lato destro. L’uomo, barbuto e baffuto, indossa un gioiello con tre pendenti simile a quello trovato nella camera del tumulo 1, vari anelli su entrambe le braccia e uno sulla mano destra. Sulla testa, porta un copricapo simile a una cappa, ornato con due protrusioni a forma di foglia di vischio, una pianta ritenuta avere significato magico o religioso per i Celti, suggerendo che il guerriero potesse essere anche un sacerdote. Altri frammenti di tre statue simili sono stati scoperti nella zona, suggerendo che le quattro statue potessero trovarsi nel recinto rettangolare, forse collegate a un culto degli antenati.
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Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz