Il relitto continua ad offrire soprese. La barca affondò probabilmente a causa di una tempesta durante un consistente trasporto di rame. Il peso del metallo non consentì alla barca di restare a galla, quando fu colpita dalle onde. Ora la nuova scoperta degli archeologi
Un’emozionante avventura subacquea al largo della costa di Kumluca, Antalya, ha portato alla luce un un pugnale di bronzo con rivetti d’argento, datato a circa 3.600 anni fa e attribuito alla civiltà cretese-minoica. Questo reperto, rimasto nascosto nelle profondità del Mediterraneo per millenni, è stato rinvenuto in un relitto che giace nel mare dell’antica Licia, in Turchia. Il relitto lungo 14 metri conteneva 1,5 tonnellate di lingotti di rame estratto dalle miniere di Cipro. Il nome latino del rame, cuprum, deriva dal toponimo dell’isola. Il rame fu il primo metallo utilizzato dall’umanità e, successivamente, nella lega con lo stagno, consentì la produzione del bronzo.
La nave stava trasportando il principale metallo della “nuova” lega.
Un’immersione nel passato: la scoperta
Il ministro della Cultura e del Turismo della Turchia, Mehmet Nuri Ersoy, ha annunciato la scoperta su X, suscitando grande entusiasmo tra archeologi e appassionati di storia:
“Durante gli scavi sottomarini condotti al largo della costa di Kumluca ad Antalya, è stato scoperto un pugnale di bronzo con rivetti d’argento, attribuito alla civiltà minoica di Creta.”
La scoperta è stata effettuata da un team di esperti archeologi subacquei guidato dal professore Hakan Öniz dell’Università di Akdeniz. Questa “caccia al tesoro” subacquea, iniziata cinque anni fa, ha avuto il pieno sostegno del Ministero della Cultura e del Turismo della Turchia, permettendo al team di immergersi letteralmente nel passato e riportare alla luce frammenti della storia antica.
Il relitto e il carico prezioso
Il pugnale minoico è stato rinvenuto in una nave affondata a circa 50 metri di profondità (164,04 piedi), un’imbarcazione che, secondo gli esperti, trasportava un carico prezioso dai Monti Troodos di Cipro. La nave, probabilmente diretta verso Creta, incontrò il suo destino nelle acque turbolente del Mediterraneo, dove giacque indisturbata per millenni. Questo relitto, datato al XVI secolo a.C., è ora considerato uno dei più antichi al mondo, se non il più antico, ad essere stato scoperto nel Mediterraneo.
La forma dell’arma e la tecnologia
La scoperta di questo pugnale, un raro esempio della tecnologia e dell’artigianato minoico, getta nuova luce su una civiltà che, circa 3.500 anni fa, raggiunse un livello di avanzamento tecnologico straordinario. E’ interessante notare come i pugnali dell’Età del Bronzo avessero una forma triangolare, originata, probabilmente, dalla continuità con le lame di selce degli antichi strumenti di difesa offesa. Il perimetro triangolare discendeva dalla necessità di disporre di una lama resistente ai colpi.
La scoperta del pugnale è solo l’inizio di quello che potrebbe rivelarsi uno dei ritrovamenti archeologici subacquei più significativi di sempre. Il team di ricerca continuerà a esplorare e documentare il sito, con l’obiettivo di raccogliere ulteriori informazioni sul relitto e sul suo carico. Il lavoro è condotto con estrema cautela, sotto l’attenta supervisione del Ministero della Cultura e del Turismo della Turchia, per preservare e proteggere questi preziosi resti del passato.