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Archeologia a colpo occhio. Oggetto trovato in questi giorni. Cos’è, a cosa serviva, a quando risale, di cosa è fatto


L’oggetti “misterioso” è stato segnalato in queste ore all’autorità archeologica, dopo essere stato trovato in un campo del villaggio di Roxby cum Risby, un Comune con circa 400 abitanti che fa parte del distretto del North Lincolnshire, in Inghilterra. Nella frazione chiamata Dragonby c’era un insediamento dei Corieltauvi nella tarda età del ferro preromana. I Corieltauvi ( detti anche Coritani e Corieltavi ) erano una tribù celtica che viveva in Britannia e che, a quanto sembra, non si sarebbe opposta come altre all’arrivo dei romani.

L’oggetto recuperato dal terreno, nel corso di una ricerca con metal detector – in Gran Bretagna possibile in aree non archeologiche – è avvenuta in un campo agricolo, con il consenso di ricerca accordato dal proprietario del fondo.

Il detectorista, nella terra fangosa, ha trovato questo oggetto di bronzo smaltato in un riquadro, che, complessivamente, visto da lontano doveva assumere l’immagine di una figura antropomorfa femminile. Si tratta di una fibula romana che gli archeologi inglesi, in base a una valutazione stilistica, hanno datato a un periodo dell’Impero, compreso tra il 150 e il 220 d.C. Le misure della fibula scoperta nel campo sono le seguenti. Lunghezza: 35,5 mm, larghezza: 11,3 mm, spessore (cresta dell’arco): 1,8 mm, Peso: 4,17 g. L’oggetto è stato registrato dagli archeologi e riconsegnato al cercatore. La legge inglese prevede, infatti, che i beni antichi siano segnalati all’autorità. Lo Stato può acquistarli, attraverso musei e fondazioni, nel caso in cui essi siano dichiarati tesoro. Comunque sia l’acquisto avviene a prezzo di mercato e i proventi vengono divisi tra il cercatore e il proprietario del campo.

La fibula vista da tre punti diversi @ Foto. Rights Holder: North Lincolnshire Museum

Fibula è il nome latino della fibbia o della spilla, utilizzata soprattutto per assicurarsi le vesti alle spalle ed alla vita.
Sotto il profilo tecnico l’origine della fibula, che è una “spilla di sicurezza” (come la tradizionale “spilla da balia”) corrisponde semplicemente alla ripetuta piegatura di un lungo spillone di fusione, arricchito da noduli, ingrossamenti, torsioni, ed alcune parti del quale, come in particolare la staffa, sono rese laminari attraverso battitura.

Le fibule avevano finiture molto differenziate, in ambito civile – come avviene per tutti gli oggetti legati all’abbigliamento-. Ai Romani piaceva creare effetti che portassero queste spille in un ambito figurativo evocando immagini antropomorfe, numi, armi eccetera. La fibula poteva indicare la classe sociale o il gruppo professionale di appartenenza.