Queste bellezze candide…. Tutto bloccato, in un capsula temporale. Arrivati i barbari che devastarono e ribaltarono la città, il tempo si stratificò su quelle rovine, fino a coprirle, creando il tappo del tempo.
Nel contesto del progetto “Eredità per il futuro”, il Ministero della Cultura ha annunciato un’importante scoperta archeologica avvenuta nel 2025 durante gli scavi condotti a Perge, una delle più importanti città dell’antica Panfilia, situata nell’attuale Turchia. Cinque statue di grande valore storico e artistico sono state riportate alla luce, gettando nuova luce sulla tradizione scultorea della città e sul suo contesto sociale.
L’Afrodite di Perge: un capolavoro della scultura romana

Uno dei ritrovamenti più significativi è una maestosa statua di Afrodite, alta circa due metri. Questa scultura, databile al II secolo d.C., rappresenta una replica romana di un originale greco, eseguita durante il periodo dell’Impero Romano. Un dettaglio particolarmente interessante è la presenza di Eros, il dio dell’amore, seduto su un delfino alla base della statua, un’iconografia che richiama il legame della dea con il mare e la sua nascita mitologica dalle acque.
La statua della donna in abiti fluttuanti

Accanto all’Afrodite è stata rinvenuta un’altra statua femminile, alta 1,87 metri. Rappresenta una figura vestita con un panneggio elaborato, caratteristica tipica dell’arte romana imperiale. Le prime analisi stilistiche suggeriscono che possa appartenere al periodo dei Severi (fine II – inizi III secolo d.C.), un’epoca in cui si sviluppò un rinnovato interesse per il classicismo nella scultura.
Due statue frammentarie di donne in vesti eleganti

Nello stesso sito di scavo, gli archeologi hanno recuperato un’altra statua femminile simile alla precedente, purtroppo rinvenuta in due frammenti. Gli studiosi stanno attualmente lavorando per restaurarla e comprenderne meglio il contesto storico e artistico.
Le statue della via orientale: un uomo e una donna fianco a fianco

Due ulteriori statue sono emerse durante le ricerche lungo la via orientale della città antica. Si tratta di una figura maschile e una femminile, entrambe raffigurate con abiti cerimoniali. Questi reperti offrono nuove prospettive sulla produzione artistica di Perge e sulla rappresentazione della società dell’epoca, suggerendo una tradizione scultorea ricca e variegata.
L’importanza della scoperta per la storia di Perge
Le statue ritrovate contribuiscono in modo significativo alla comprensione della vita culturale e sociale di Perge durante l’epoca romana. La qualità artistica delle opere conferma la fama della città come uno dei più importanti centri scultorei della regione. Queste scoperte permettono di approfondire lo studio delle tecniche scultoree dell’epoca e di interpretare meglio il ruolo dell’arte nella rappresentazione della società imperiale.
Gli archeologi proseguiranno gli scavi e i restauri per preservare e valorizzare questi tesori del passato, offrendo nuove opportunità di studio e arricchendo ulteriormente il patrimonio storico di Perge.
Perge, un’antica città della Panfilia situata nell’odierna Turchia, ebbe un ruolo significativo nella storia romana grazie alla sua posizione strategica e alla sua ricchezza. Fondata probabilmente nel II millennio a.C., fiorì sotto il dominio ellenistico prima di essere inglobata nell’Impero Romano nel 133 a.C., quando il re di Pergamo, Attalo III, lasciò il suo regno in eredità a Roma.
Sotto l’amministrazione romana, Perge conobbe un periodo di grande splendore, trasformandosi in un fiorente centro urbano grazie agli investimenti imperiali. La città beneficiò di un vasto programma edilizio, con la costruzione di un teatro monumentale, uno stadio capace di ospitare fino a 12.000 spettatori, e un’ampia via colonnata che divenne il fulcro della vita cittadina. Le terme, abbellite con statue e mosaici, e la magnifica agora testimoniavano la prosperità raggiunta.
Perge era nota anche per il culto di Artemide Pergaia, una divinità venerata in un grande santuario che attirava pellegrini da tutta la regione. Il legame con Roma si rafforzò quando l’imperatore Adriano visitò la città nel 129 d.C., evento che portò a ulteriori abbellimenti urbani.
Oltre alla sua importanza economica e religiosa, Perge ebbe un ruolo significativo nella diffusione del cristianesimo: fu qui che San Paolo predicò durante il suo primo viaggio missionario nel I secolo d.C., segnando una tappa fondamentale nella cristianizzazione dell’Asia Minore.
Dopo il declino dell’Impero Romano d’Occidente, Perge rimase sotto il controllo bizantino, ma gradualmente perse importanza, fino a essere abbandonata nel periodo medievale. Oggi, le sue imponenti rovine rappresentano una testimonianza straordinaria della fusione tra cultura greco-romana e influenze orientali.
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