[L]a differenza tra corrente, movimento (e tendenza). Ecco tutto quello che devi sapere 😉.
LA TENDENZA – E’ un orientamento vasto – non totalmente definito, non coordinato da un centro di pensiero, dotato di idee che vagamente tendono a una direzione ampia, ma definibile – della finalità dell’espressione e del suo modo di rappresentarla. La tendenza presenta, sotto il profilo artistico, soltanto alcuni tratti in comune, tra gli artisti stessi. La tendenza è spontanea, non guidata ed emerge quasi che fosse un’esigenza di cambiamento che più persone, senza essersi messe d’accordo o senza aderire a un manifesto, producono in se stesse come una singola intuizione colta da una percezione condivisa nell’inconscio collettivo. La tendenza è ampia, non prescrittiva, non incanalata ed è conseguenza o presagio di mutamenti sociali, di gusto, della necessità avvertita di un cambiamento. Nell’Ottocento, sotto il profilo pittorico, si evidenzia la tendenza alla pittura di luce, legati alla fuggevolezza dell’istante. Nel Cinquecento si evidenzia la tendenza al luminismo, poi la tendenza caravaggista.
L’astrattismo è una tendenza intesa come ampia categoria espressiva, quanto l’informale, il figurativo. Esprimono classificazioni stilistiche nelle quali ricade un numero elevatissimo di artisti. Nei testi potremmo trovare anche una frase come “E’un pittore di tendenza impressionista”. Ciò significa che non è un pittore impressionista – l’impressionismo è una corrente -, che non ha sviluppato la propria arte in Francia tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, che non ha partecipato a mostre impressioniste. Può essere un pittore di tendenza impressionista anche un artista dei nostri giorni, che si ispira a quel lontano modello.
LA CORRENTE – Essa si sviluppa nel momento in cui una tendenza espressiva, un orientamento formale e ideologico, vengono riconosciuti da chi si esprime, come tratto distintivo di sè e di altri.
E’ la consapevolezza di avere compagni di strada, colleghi che esprimono un’idea simile, vicina, contigua. La corrente può unire come nel caso dell’Impressionismo, artisti piuttosto diversi tra loro, che possono organizzare insieme mostre – come quella nello studio del fotografo di Nadar, nel 1874 – per esporre i propri lavori, senza sentirsi vincolati a conformare le proprie opere e il proprio pensiero a quello degli altri.
Nel caso degli impressionisti, gli elementi comuni erano il rifiuto della tecnica accademica, il sentirsi rifiutati, inizialmente dalla cultura ufficiale, l’attenzione al segmento del presente – che non appariva nella pittura di storia o religiosa, collocate ai massimi livelli nell’ambito della cultura ufficiale -, l’attenzione ai valori luminosi del dipinto.
IL MOVIMENTO – Il nome trae origine dalla politica e dalla religione. Indica un gruppo di persone che si unisce attorno a un’idea o a un insieme di idee per pro-muovere una particolare visione del mondo, applicandola alla realtà. Il sostantivo, com’è evidente, nasce dal verbo muoversi, qui inteso nella connotazione di muoversi insieme, in una una direzione precisamente concordata.
Il movimento unisce pertanto sensibilità simili o contigue attorno a un manifesto, elaborato da un teorico, da un filosofo, da un politico, da un intellettuale, da un artista-filosofo – come Marinetti – sotto il profilo estetico, sociale o politico, un documento attraverso il quale prima si analizza lo stato della realtà, se ne individuano impostazioni e prassi scorrette, poi si indica quale sia il nuovo modello a cui si tende, elencando le azioni principali da svolgere per raggiungere l’obiettivo. Nella politica, il movimento diventa un partito nel momento in cui si organizza stabilmente indicando una sede, la gestione delle risorse e le regole di disciplina interna. Nell’arte un movimento è tale quando un manifesto – come avviene per il Futurismo -, recependo le necessità di cambiamento e i fermenti ancora indefiniti o appena abbozzati presenti nella società, fonda un nuovo mondo espressivo attorno al quale gli artisti convergono, riconoscendosi nelle dichiarazioni del fondatore e procedendo nella direzione indicata dal manifesto.
COS’E’ IL CORPUS DI UN ARTISTA?
Con il termine corpus si intende l’insieme di tutte le opere di un artista. Il sostantivo latino è utilizzato pertanto per indicare l’unità identitaria di modi, anche diversi, di esprimersi dell’artista stesso, nei diversi periodi. Ogni processo attributivo di una singola opera si deve riferire all’intero corpus delle opere poichè nel corpus esistono varianti legate al periodo di esecuzione dei lavori. Il corpus è identificabile, grazie a una certa identità stilistica che percorre ogni realizzazione. Il corpus trova forma di pubblicazione nel Catalogo generale dedicato al pittore o allo scultore, equivalente, nella letteratura, all’Opera omnia.