Assenzio e arte – L’ ”ora verde” di Parigi e il bastone concavo di Toulouse-Lautrec

Gli artisti erano assidui frequentatori dell’ “ora verde” parigina, una sorta di happy hour ante litteram, che dalle cinque alle sette del pomeriggio trasformava i locali della Ville Lumière in una sorta di vivace agorà della cultura del tempo. La "fata verde" dava un contributo alla socializzazione e alla leggerezza, che tale non restava, dopo qualche ora di bevute
E. DEGAS, L'assenzio, 1876, olio su tela, cm.92 x 98, Parigi, Louvre
E. DEGAS, L’assenzio, 1876, olio su tela, cm.92 x 98, Parigi, Louvre

[I]nnumerevoli sono gli artisti che, tra Otto e Novecento, hanno ceduto al richiamo dell’assenzio, leggendaria ancorché pericolosa – a quei tempi – bevanda che sedusse e ispirò personaggi quali Degas, Manet, Van Gogh, Toulouse-Lautrec. Quest’ultimo, addirittura, non usciva mai di casa senza un bastone da passeggio concavo in grado di contenere mezzo litro del liquore (e con bicchiere a parte). Altri aneddoti sono raccontati da Phil Baker nel suo volume, Il libro dell’assenzio (Voland editore), che ricorda pure come quei pittori – e con essi molti poeti, da Rimbaud, a Verlaine, a Baudelaire – fossero assidui frequentatori dell’ “ora verde” parigina, una sorta di happy hour ante litteram, che dalle cinque alle sette del pomeriggio trasformava i locali della Ville Lumière in una sorta di vivace agorà della cultura del tempo. La “fata verde”, cioè l’assenzio, dava un contributo alla socializzazione e alla leggerezza, che tale non restava, dopo qualche ora di bevute.

L’assenzio – un liquore verde, che diventa biancastro, con l’aggiunta necessaria d’acqua, e dal sapore d’anice – fu bandito dal commercio a causa della gravità del problema sociale dell’alcolismo, dei bassi costi dello stesso che consentiva vasti consumi e dalle contraffazioni pericolose che, nell’ambito di una politica economica sempre più concorrenziale, avevano immesso sul mercato prodotti molto scadenti e manipolati, con alcool industriali e coloranti quali l’ossido di rame. Questo liquore si ottiene distillando erbe officinali tra cui artemisia absinthium -un arbusto alpino molto comune – anice verde, finocchio, melissa, coriandolo ed issopo. La colorazione verde si ottiene successivamente, con l’aggiunta e la macerazione di altre piante. Il filmato, qui sotto, è uno splendido lavoro dedicato alla fata verde

[box type=”shadow” ]COME VENDERE ON LINE QUALSIASI OGGETTO
CON LE ASTE DI CATAWIKI. QUI I LINK.
ISCRIVITI GRATUITAMENTE ORA
E SENZA ALCUN IMPEGNO.
VENDI QUANDO VUOI

Le nostre case sono piene di oggetti di un certo valore, che non ci servono più. E spesso non ci rendiamo conto che abbiamo risorse a disposizione e che quello che a noi non serve più può avere un valore per gli altri
Le nostre case sono piene di oggetti di un certo valore, che non ci servono più. E spesso non ci rendiamo conto che abbiamo risorse a disposizione e che quello che a noi non serve più può avere un valore per gli altri

Vendi i tuoi oggetti con Catawiki: Clicca qui

[S]apevi che alcune delle più grandi aste di arte online in Europa sono ospitate da Catawiki? Dalla prima asta nel 2011, il sito d’aste online Catawiki è cresciuto in maniera straordinaria, con aste settimanali in oltre 80 categorie, incluse 50 aste di arte che spaziano dall’arte classica a quella moderna. Il tratto distintivo di Catawiki è il team di esperti che valuta ogni lotto per qualità e autenticità, al fine di fornire al pubblico aste di altissimo livello. Inoltre, Catawiki agisce da intermediario tra acquirenti e venditori, offrendo transazioni sicure per tutti.

Con Catawiki metti all’asta monete, quadri, oggetti di antiquariato, vintage, con un semplice click: dai un’occhiata qui

a catawiki 2

I venditori sottopongono i loro oggetti all’analisi degli esperti, che poi li approvano e pianificano il loro inserimento in una successiva asta. Da qui inizia il divertimento. Le aste vengono visitate da milioni di potenziali acquirenti da tutto il mondo.[/box]

Condividi l'articolo su:
Redazione
Redazione

Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa