Redazione

Redazione

Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa

L'Agnello con occhi umani fu poi coperto da un restauro realistico. Perchè? Il mistero svelato

Durante la pulizia dell'opera, i restauratori si accorgono che l'agnello - e in particolare il muso dell'animale - è stato dipinto due volte. La tavola fu conclusa e dotata di vernice finale e venne ripresa successivamente e modificata. Il muso dell'Agnello fu modificato, come appare nella foto qui sotto. A sinistra vediamo la modifica realistica, a destra l'originale sottostante. I motivi teologici del cambiamento

Cornacchia, il cane-barbone sapiente e giocoliere del Caravaggio. L'amore dell'artista per i cani

Novità assoluta di queste ore è l'isolamento, da parte di chi scrive - di un cane simile a un maltese, in grado di trasformarsi, alla distanza, grazie alle figure ambigue dipinte dal Caravaggio, in una sorta di unicorno - dipinto nella regione occipitale del cranio di San Pietro e in diretta interlocuzione con il volto di Cristo nella Vocazione di San Matteo ( particolare che vediamo qui sotto). L'intenzione di dipingere un animale è evidente non solo per la modellazione del muso, ma per la presenza, incongruente, di una piccola forma scura e sferica che non si collega in alcun modo alla testa del santo. Un corpo estraneo che appartiene al simpatico animale, che rappresenta la Fedeltà

Fai clic. Entriamo e visitiamo da qui la casa di Monet a Giverny. Mouse o frecce per girare nell'edificio

Fu una vera casa di campagna senza avere l'ambizione di palazzo. A Monet interessava che potesse essere un luogo comodo, distante dalle convenzioni della capitale, ricco di tranquillità, in cui potessero correre avanti e indietro i numerosi bambini - uno suo, gli altri di Alice, la seconda moglie - e che lui e la compagna potessero entrare e uscire dal giardino, senza preoccupazioni borghesi per la pulizia dei pavimenti. Come ben sappiamo, si fece costruire, con la deviazione di un ramo del fiume, un bel laghetto. Nei dintorni teneva ormeggiato anche un barchino adattato ad atelier che utilizzava, con un collaboratore "marinaio" per cercare nuovi panorami sul fiume, ma sopratutto notare i mutamenti di luce, nello stesso spazio,in giorni o in ore diverse. Monet e la moglie amavano la botanica e i giardini

Ho tanta voglia di Monet, di luce, di libertà, di natura e d'amore. 8 minuti di gioia. Qui

Non abbiamo dubbi nell'indicare in Monet la terapia migliore per uscire dall'oscurità alla Munch, deformata e allucinante, in cui siamo precipitati. La pienezza vibratile della natura alleata, contro la natura-matrigna del pensiero nichilista di Munch. L'Europa neo-latina contro la visione nordica della vita come patologia. Ristoriamoci con queste immagini delle opere, che raccontano le nostre meravigliose certezze. Con note di Debussy

L'arte ai tempi della quarantena. Olio e cartoni di pizza diventano quadri di puntinismo pop

Il cartone ripreso e riciclato per dare sfogo alla propria creatività in tempi proibizionisti dettati dall'emergenza covid19, è quello dell'ennesima - buonissima pizza - di una pizzeria che fa servizio a domicilio. L'olio su cartone è di Ferdinando Bardamu, al secolo Carlo Beretta, artista bresciano che in questi giorni di mostre, musei e gallerie "ibernate" non ha smesso di dipingere. Ed ecco che l'opera è...servita!

Camera ottica, i segreti tecnici di Canaletto e Vanvitelli

Gaspar van Wittel portò in Italia dall’Olanda i princìpi del Vedutismo. I rilevamenti delle vedute avvenivano con l'antenata delle macchine fotografiche. Una scatola, una lente, un supporto per il foglio sul quale si proiettavano li immagini del paesaggio che venivano ricalcate dagli artisti. Non sarebbe stato altrimenti possibile realizzare opere con mille architetture complesse. Questo strumento era molto usato per le vedute urbane, molto meno per gli scorci naturali

Cat heaven island, il Giappone che non conosciamo

[C]at heaven island è il docufilm prodotto da Landon Danoho che ci racconta la vita sulla piccola isola giapponese Tashirojima, denominata l’isola dei gatti. Sull’isola vivono meno di un centinaio di persone e quasi tutte anziane, la popolazione stava andando perdendosi…