L'idea non è da sottovalutare. Qui l'artista utilizza la produzione di cartapesta per applicarla su un cartone con il fine di realizzare elementi decorativi che ricordano gli altorilievi. Ma il sistema può essere usato anche per interventi formalmente dirompenti e coloratissimi. La base di tutto è la carta igienica che è molto leggera e che si rivela ottima per la produzione di cartapesta finissima, malleabile e particolarmente levigabile. Acqua, gesso e molta colla. L'applicazione e la colorazione. Vediamo il filmato
In una matrioska la bambola più grande si chiama madre mentre il pezzo più piccolo si chiama ‘seme’. Ogni pezzo della matrioska – tranne il seme che è un pezzo unico – è suddiviso in due parti apribili e richiudibili. La matrioska più grande del mondo è stata costruita nel 2003 negli Stati Uniti ed è composta da 51 pezzi. La tradizione procede in Russia e particolare successo hanno le bambole artigianali, che vengono realizzate, come vediamo nel filmato, soprattutto da donne. Indispensabile è il fatto che la colorazione avvenga a mano, legando ogni oggetto allo specifico dell'unicità nella serialità
La Tate gallery di Londra spiega, attraverso una artista che le realizza davanti alla telecamera, le diverse fasi di realizzazione dei quadri di Warhol, prodotti attraverso il procedimento serigrafico. La serigrafia poneva sempre più l'artista al cospetto dell'integrazione tra un sistema meccanico a produzione multipla e l'apporto nella scelta dei colori. Un lavoro di "tipografia creativa", nella quale Warhol eccelse, trasformandola in linguaggio.E' indubbia l'incisività dei suoi lavori, lo stile particolare che si manifesta sotto il profilo cromatico e nell'uso stesso dei telai di serigrafia. Il filmato è comprensibilissimo perché la parte linguistica - inglese - è limitata alle prime battute del video. Poi si procede con l'azione diretta sul bancone.
Leonardo Cremonini (Bologna, 26 novembre 1925 – Parigi, 12 aprile 2010) è stato un pittore e disegnatore italiano che ha massimamente espresso, analizzandolo senza preconcetti, l'inquietudine del corpo che percepisce se stesso e, per questo, ha analizzato con esiti assolutamente straordinari il rapporto tra eros e nudità temporanea autorizzata. Riti di massa e la profonda solitudine indotta dal mare e dall'acqua, che richiede una compensazione sessuale, un'immagine erotica atta a ripagarla. Splendide opere di matrice esistenzialista, collocabili attorno alla nuova figurazione e - seppur con esisti formali diversi - al realismo esistenziale milanese. Hopper, la metafisica e le immagine ferme e inquietanti chiedono all'autore di ripensare a ciò che rivela una vacanza al mare, sotto l'apparente bellezza
Quando i grandi pittori si divertono a nascondere volti umani all’interno delle loro opere. Da Giorgione a Michelangelo, da Mantegna a Caravaggio, la lista è lunghissima. E piena di sorprese
In nessun altro Paese d’Europa, dai tempi della caduta dell’Impero romano, si era dato tanto risalto al pregio della figura, al colore della pelle e alla ricchezza dei capelli, quanto nell’Italia del Quattrocento. La bellezza femminile era considerata garanzia di virtù morale e fonte di ispirazione per poeti e artisti
Gli snodi del movimento raccontati in sintesi da Annie-Paule Quinsac, studiosa del Movimento. La Scapigliatura nasce ufficialmente attorno a una rivista. Viene alla luce dalle colonne di una pubblicazione, l’almanacco del Pungolo, nel dicembre del 1857, uno “ strumento editoriale contro”, tanto che in testata, per sottolineare il fatto che si poneva programmaticamente agli antipodi, il periodico recava l’immagine di Asmodeo, diavolo zoppo e volante. La percezione che gli altri Paesi ebbero della Scapigliatura fu, rispetto alla produzione artistica, quasi nulla. Il mondo anglosassone si interessò invece con grande partecipazione alla produzione musicale e operistica sorta dal nucleo del movimento. Le traduzioni delle liriche dei poeti scapigliati ebbero un elevato successo negli Stati Uniti
Armand Guillaumin, il cui nome e la cui arte non sono certamente fra i più conosciuti e celebrati nel gruppo degli impressionisti, merita comunque nella nostra breve panoramica un posto di tutto rilievo. Un video e le quotazioni delle sue opere
Un labirinto, con oggetti strani, sorprendenti. Una casetta degli attrezzi che ai bambini sembrano incomprensibili e mostruosi. La proiezione di fantasmi e inquietudini. Al Museum Tinguely, gli artisti svizzeri Gerda Steiner e Jörg Lenzlinger hanno presentato in tre parti, un labirintico gabinetto di curiosità tra natura e artificialità, che gioca, in modo sorprendente, a creare un nuovo rapporto con gli oggetti quotidiani e a reinventarli, senza dar nulla per scontato. La mostra "Too Early to Panic" (Troppo presto per il panico), invita i visitatori a compiere un percorso di 25 anni compiuto da Gerda Steiner e da Jörg Lenzlinger, che hanno iniziato a collaborare nel 1997. Le loro installazioni sono spesso immersive e consentono di compiere viaggi, tra il grottesco e il poetico
In generale tutti questi pittori producono esclusivamente per rispondere ad una loro necessità interiore, sono quindi sempre autentici, mai furbi od ammiccanti, sebbene,nella loro indiscutibile intelligenza molti di loro sappiano comunque di operare all'interno della loro produzione una sorta di differenziazione tra le opere selezionate, prodotte per se stessi o quelle che sono invece destinate a piacere agli altri