Redazione

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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa

Moses Levy. Donne e bambini. Le spiagge magiche e fatate degli anni Venti

Dall’intimo dialogo con Viareggio, città prediletta che più di ogni altra ne ha influenzato la sensibilità visiva, la Fondazione Matteucci maturò l’idea della mostra dedicata a quella lunga e felice stagione balneare, durante la quale nessun altro meglio di Moses Levy è riuscito a tradurre l’immagine scintillante e ruggente di una società vacanziera e mondana, al passo con i tempi. Sono gli anni che vanno dal primo conflitto mondiale alla grande depressione, ma ad un quadro tanto drammatico la sua vena creativa reagisce decisamente controtendenza con opere fondamentali, destinate a definirne la fisionomia europea.

L’Isola Bella come non l’avete mai vista. Drone a bassa quota. La storia, il video

Inserita nel gruppo delle isole Borrome, sul lago Maggiore, perchè di proprietà delle nobili famiglie alle quali appartenevano san Carlo e il cardinale Federico, l'Isola Bella si trova nel golfo dedicato all'insigne famiglia che ancora ne ha la proprietà, a circa 400 metri al largo di Stresa. Misura 320 metri di lunghezza e 180 di larghezza ed è in gran parte occupata dal giardino all'italiana del palazzo Borromeo, che occupa la costa nord-occidentale dell'isolotto. I Borromeo, il cui cognome originario era Vitaliani e provenivano dall'omonima località nel Padovano, ricevettero questa zona in feudo dai Visconti. Vitaliano I Borromeo fu il primo a concepire il progetto di un incredibile palazzo sull'isola Bella. Ma esso venne realizzato in seguito, soprattutto dal 1632: in quell'anno Carlo III Borromeo iniziò la costruzione di un grandioso palazzo dedicato alla moglie, Isabella D'Adda, affidando i lavori al progettista milanese Angelo Crivelli, al quale si deve anche la progettazione dell'impianto di base dei giardini. Di fatto , ogni generazione completò o consolidò lo splendido gioiello architettonico. a isola 

La natura-artista. I paesaggi più belli del mondo. A partire dal mega-specchio naturale. Il video

Anche la natura, come l'arte, sembra seguire il desiderio creativo di un cortocircuito espressivo o, in alcuni luoghi, di potenziamento della bellezza. E' proprio con questo spirito che siamo andati all'inseguimento dei luoghi più panoramici del mondo, in cui certe caratteristiche preziose, presenti minimamente in altri paesaggi, qui diventano,concentrate, in un condensato costitutivo. a specchio

William Henry Fox Talbot, le fotografie reliquia con carta salata. Le prime immagini. Il video

Ha pubblicato The Pencil of Nature (1844-46), che è stato illustrato con stampe originali di "carta salata" dai suoi negativi calotype, e fatto alcune importanti prime fotografie di Oxford, Parigi, Reading e York. La calotipia o talbotipia è un procedimento fotografico per lo sviluppo di immagini riproducibili con la tecnica del negativo / positivo. Messo a punto da William Henry Fox Talbot, venne comunicato alla Royal Society successivamente a quello sviluppato da Daguerre, nel 1839. Venne brevettato nel 1841

Gauguin, meravigliosa ceramica. Ecco come l'ha ottenuta. Aggirando le regole. Il video

Nell'ambito della lavorazione della ceramica, il grande artista francese  partì da un portafiori con figure in altorilievo, primo passaggio, da pittore, verso un terreno che sentiva meno vicino ma all'interno del quale fu particolarmente efficace, in quanto si trovò a sviluppare un un simbolismo di natura pre-linguistica, arcaica con accenni ad una crudeltà espressionista insita nella materia da plasmare. Ma l'esordio avviene sotto il registro dell'eleganza, gioiosa e contenuta. Deliziosa, sotto il profilo formale la fioriera con donne bretoni di Pont-Aven, simili, nei costumi alle contadine olandesi. Il primo paradiso perduto frequentato da Gauguin, prima della partenza per i luoghi di un Eden sognato verso i tropici

Biennale architettura di Venezia 2018: le novità. 7 minuti di visita video, qui, al Freespace dei Giardini

71 architetti di tutto il mondo si interrogano sul Manifesto di Yvonne Farrell e Shelley McNamara, impegnandosi in una indagine che sveli l'ingrediente freespace che trova spazio nei loro progetti. «Con l'obiettivo di promuovere il "desiderio" di architettura» il Presidente Baratta ha spiegato che questa edizione pone "al centro dell'attenzione la questione dello spazio, della qualità dello spazio, dello spazio libero e gratuito. Con grande chiarezza si indica il parametro di riferimento fondamentale".