Nelle opere del pittore, nato a Sulzano ma gussaghese d’adozione, angoli di antichi borghi, intonaci abrasi dal tempo, finestre appena dischiuse, rimandano alla consapevolezza travagliata e sofferta di una dolente umanità
Osannato dalle star americane, Jeef Koons (1955) viene ritenuto, sotto il profilo della poetica neo-pop, l'erede di Andy Warhol. Le sue opere percorrono la linea del kitsch quotidiano e sono specchio della banalità e degli eccessi dei gusti consumistici. Gli americani della upper class hanno trasformato le sue opere in un oggetti di culto e Koons è divenuto uno degli artisti più ricchi del mondo, se non il più ricco. Ha realizzato, tra l'altro, una scultura di cera per la copertina di Lady Gaga. Nel 1991 Koons sposò Ilona Staller, Cicciolina. dal la quale ebbe un figlio l'anno successivo che coincidette anche con la data di separazione. Le performance erotiche dei due furono trasformate in immagini-opera.
Il pittore di corte Xu Yang della dinastia Qing impiegò 24 anni per realizzare il rotolo dipinto un tempo chiamato "Scene di prosperità", che illustrava la ricchezza economica e culturale della città cinese nel XVIII secolo .Lungo 12,25 metri e alto 35,8 cm, comprende 4.600 figure, 1.140 edifici, 40 ponti e 300 barche. Riproduce fedelmente il paesaggio, le scene di vita urbana, i costumi locali nel periodo d'oro della Cina e riprende le attività quotidiane come viste dall'alto: ricco di dettagli, consente di vedere chiaramente le persone all'interno delle case o nei palazzi, sui ponti, i rematori sulle barche, le donne che ricamano la seta, gli uomini che trasportano la merce, le persone d'affari che barattano al mercato, i negozi e ristoranti. Un racconto dipinto di come si svolgeva la giornata in una cornice incantevole di giardini ponti e fiumi.
L'opera del giovane artista Teka si è imposta nella sezione scultura del Premio Novicelli '15, raggiungendo il podio e collocandosi al secondo posto. L'opera, 60', è una scultura sonora che si presenta come un grosso cubo realizzato con materiale di recupero, alla cui base elementi luminosi hanno la funzione di staccarla visivamente dal terreno. La fonte sonora, che funziona in loop con la replicazione di un tracciato sonoro, è contenuta dal cubo. Stile Arte ne ha intervistato l'autore
La diffusione del toponimo San Zeno, San Zenone o di chiese a lui intitolate o di patronati induce a ipotizzare due diversi tempi per la diffusione del culto. Il primo collegato ai longobardi, il secondo, più netto e intenso, alla Repubblica Serenissima. San Zeno o San Zenone interpretò, in terraferma, l'immagine della chiesa veneta. Il culto fu particolarmente sostenuto in seguito all'occupazione del territorio bresciano (1426-1427), dove ancora oggi è patrono di diciassette chiese della diocesi
Dire di Antonio Nastuzzo (Pradamano 1908 - Salò 1990) equivale a rinverdire un tempo particolarmente fervoroso del piccolo mondo artistico salodiano. Sedicenne, giunge a Salò già in rapporto con alcuni maestri decoratori. Tra essi Ottorino Benedini, Abramo Bertasio e Bruno Verenini, insegnanti della Bottega Artigiana di Bassano del Grappa. Mentre Verenini non si stacca da quella località, Bertasio e Benedini approdano sul Garda, per operarvi assiduamente: un loro intervento rimane in particolare nella memoria, la decorazione operata nell’Hotel Savoy di Gardone Riviera dove ha presenziato pure Angelo Landi, pittore e affreschista attivo fra l’altro nel municipio di Salò, in Villa Simonini, odierno Hotel Laurin e nell’Hotel Maderno, ma assurto a vasta fama dipingendo la grande cupola del santuario di Pompei.
Stile Arte intervista Martina Camin, giovanissima vincitrice della coppa intitolata a Luigi Nocivelli, un riconoscimento a latere del Premio Nocivelli. La coppa intende riconoscere le evoluzioni dei linguaggi artistici collegati alla cultura italiana, nell'ambito della valorizzazione di una precipua identità espressiva che colloquia con il mondo, pur crescendo sulle radici forti della tradizione artistica del nostro Paese. L'opera vincitrice è una delicata fotografia, tecnicamente rigorosa, in cui il minimalismo si fonde con una visione neo-crepuscolare del mondo, dominata dall'intensità del sentimento
I risultati d'asta, le stime, le quotazioni gratuite, il valore di mercato, i record delle opere - disegni e quadri - del grande maestro del surrealismo, con fotografie e schede di ogni dipinto. Un viaggio appassionante tra le sue opere, che hanno saputo portare la dimensione del sogno nella realtà, in un'aura poetica, lontana dagli incubi di altri artisti del Surrealismo. La vita, insomma è un sogno, non solo un incubo
E’ un artista materico che usa oggetti informatici e multimediali ormai in disuso per rappresentare la sua poetica; pezzi di computer rotti o obsoleti vengono nobilitati da Zangrossi, che inserendoli nelle sue composizioni e ricoprendoli di ruggine, li eleva al pari dei classici oggetti da lavoro, li permea della sacralità che solo l’invecchiamento dà. La vita di questo artista polesano è stravolta, in età adolescenziale dalla disabilità e dal dolore, che gli negano la possibilità di vivere come i suoi coetanei, ma che affinano la sua sensibilità verso le cose belle e l’arte.
Aveva il dono di andare oltre l’apparenza, oltre l’aspetto esteriore, utilizzando il colore come strumento rivelatore, attraverso cui restituire sulla tela l’essenza del personaggio raffigurato. Egli anticipò per molti versi quel tipo di penetrazione psicologica che caratterizzò in seguito la ritrattistica seicentesca, a cominciare da Rubens. Dimostrò come non solo attraverso la luce e l’ombra o il disegno, ma anche attraverso un uso straordinario del colore si potesse restituire il valore psicologico di una personalità. Ed è interessante osservare come pure in certi accostamenti cromatici egli ponesse un significato psicologico