Redazione

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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa

Dascanio, 850 ore di lavoro con la matita per questa opera

Il progetto dell’opera, realizzata per Lyra – una nota casa produttrice di matite d'alta qualità – è partito dalla ripresa dal vero, con la modella, che in questo filmato, commenta il lavoro. In modo sorprendente, Dascanio opera sulle tonalità dei grigi e sulle trasparenze, in grado di restituire i ricami e la trama del body, in un brano artistico di assoluto virtuosismo. Ciò che appare è la sua capacità, attraverso, toni e semitoni, di evocare un’immagine reale, che perde la colorazione del nero, per diventare pelle pulsante e stoffa raffinata

Arte e droga, ecco come cambiano disegni, quadri, autoritratti

Artista o drogato irrecuperabile? Qualunque sia la risposta ecco l'"esperimento scientifico" di Saunders che ha ritratto se stesso sotto l'effetto di diverse droghe e sostanze psicotrope. Ogni prodotto muta radicalmente percezione e rappresentazione. Tutta la casistica dei disegni con stati di coscienza alterati, che non migliorano mai la produzione oggettiva

Lo spettacolo del pennello in azione. Guarda in un video di pochi minuti come nasce questo ritratto

Il filmato di mostra due fatti imprescindibili per un buon ritratto. Il primo: vanno rilevati perfettamente e trasferiti sul supporto i tratti. Che sia in modo geometrico, come avviene per questo dipinto, che attraverso un disegno tratto dal vero o dalla fotografia. Le proprozioni tra i diversi elementi del volto sono determinanti. Il secondo elemento importante, nell'ambito del ritratto tradizionale, è un pennello che muta colore, ma senza mischiare i colori sulla tela. Per un lavoro così vanno usati più pennelli, pulitissimi. O lo stesso pennello lavato in acquaragia, e ripulito perfettamente con uno straccetto.Vedremo il pittore picchiettare la punta del pennello in più punti, in direzione di una pittura tonale

Dario Fo dipinge Maria Callas

La mostra Dario Fo dipinge Maria Callas, fino al 27 settembre 2015, presenta le opere realizzate da Dario Fo tra il 2013 e il 2015 e dedicate alla grande soprano, che debuttò nel 1947 proprio all’Arena di Verona. È lo stesso Dario Fo, sala dopo sala, che racconta la mostra e i retroscena che hanno ispirato le sue opere. Attraverso un percorso cronologico che ripercorre di anno in anno gli avvenimenti della vita della Callas, Fo cede alla tentazione di raccontare la Diva, ironica e sarcastica qual era, narrando come nellʼopera I Ravanelli il celebre episodio in cui sul palco della Scala, al termine di una ripresa di Traviata (dicembre 1954), le fu lanciato in segno di disapprovazione un mazzo di ravanelli da un ammiratore della Tebaldi (il soprano italiano allʼepoca egualmente amato)

Fragole gialle, facce blu, alberi rossi: perché il nostro cervello apprezza l’arte moderna?

Neuropsichiatra e specialista di neuroestetica, Luca Ticini ci conduce nei labirinti della mente che presiedono all'emozione dell'arte. Il rapporto tra colore e forma, lo spiazzamento cromatico, il rapporto tra aspettativa del canone e liberazione del colore creano una forza espressiva che libera energie positive e ci consente di superare la visione usurata del quotidiano

Maurizio Cesarini – C’è un perfetto dandy annegato nel mare

"L'immersione nelle acque marine, pur nell'aspetto iconologico che può rimandare a vari sensi legati all'abluzione come pratica rituale, tuttavia non ha inteso avere un aspetto liturgico o rituale, determinando invece il senso della sparizione, dell'annullamento, del naufragio. Appunto in questo naufragare s'è perso per sempre Von Hauser, ma da questa perdita tutta l'azione ha acquistato il senso di linguaggio e di metafora, forma simbolica di una imago destinata alla sparizione sin dal suo primo apparire".