Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz

Venduto a 866mila euro il tesoro di monete antiche trovato da una coppia sotto il pavimento della cucina

Avevano acquistato il vecchio edificio una decina di anni fa. Un cottage, in campagna. Luogo nel quale, secondo alcune leggende, erano state nascoste, in un’epoca imprecisabile, un sacco di monete d’oro. Ora non è dato sapere se il metal detector di casa sia stato utilizzato sul rustico pavimento della cucina, casualmente – durante la sistemazione dell’apparecchiatura – o se l’indagine sia stata sistematica. Fatto è che il rilevatore di metalli ha iniziato a suonare come un pazzo, presso la cucina della bella casa antica di Ellerby, nel North Yorkshire, in Gran Bretagna. I due si sono chiesti se fosse un vecchio tubo metallico o se, in tempi recenti, gli elettricisti avessero fatto passare da lì i cavi dell’elettricità. Ma ciò pareva assai strano.

La storia d’affetto di due nobili del Settecento sepolti in questi sarcofagi con un contenitore per il cuore

Si tornerà a scavare sul sagrato della chiesa che aveva offerto, in una verifica archeologica, due sepolture particolari. Il cardiotafio - la scatola a forma di cuore - quando è stato aperto ha diffuso nell'aria un intenso profumo di menta piperita. I segni della trapanazione del cranio hanno permesso di ricostruire l'identità e la storia dei due, che erano suocero e genero

La Signora degli Anelli di Ercolano. Cosa significano i due anelli? Chi era? Tante risposte nell’articolo

Gli indizi di vita e di morte della Signora degli anelli di Ercolano, una ricca signora quarantenne che morì per una nube incandescente, nel 79 d. C., durante l'eruzione del Vesuvio, mentre attendeva l'imbarco di fuga, non lontano dalla riva. Il calore era così alto che i liquidi del corpo bollirono e a qualcuno dei fuggiaschi esplose letteralmente il cranio a causa dell'ebollizione del cervello. La densità ossea della donna è in grado di raccontarci la dieta ricca che caratterizzava le sue giornate. E gli anelli testimoniano il suo stato civile

Giovanni Battista Moroni e Romanino. Confronto in Adoremus al Museo diocesano di Brescia

Apre la mostra l’Annunciazione di Giovanni Battista Moroni, della metà del Cinquecento. La scena si svolge in penombra: il sopraggiungere dell’angelo – recante un giglio, simbolo della purezza di Maria – sorprende la Vergine intenta nella preghiera. Ogni elemento della composizione sottolinea la dimensione domestica in cui si svolge l’episodio.