Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz

Nel nome misterioso e reale di Zaziau, cultura e danza attorno alle incisioni rupestri della Valcamonica

Non solo incisioni rupestri al Museo di Nadro e alla Riserva delle Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo (BS), ma un ricco e suggestivo palinsesto di eventi per la stagione 2022/2023: un articolato programma di corsi e laboratori, una serie di conferenze, presentazioni di libri, spettacoli, rievocazioni storiche, performance in abiti preistorici, mostre d’arte e molto altro ancora

Perché etruschi e romani deposero 20 statue di bronzo e 5000 monete nella vasca termale di San Casciano dei Bagni

Le risposte degli archeologi durante un convegno-anteprima. La gran parte di questi capolavori dell’antichità si data tra il II e il I secolo a.C. Si tratta di un periodo storico di grandi trasformazioni nella Toscana antica, nel passaggio tra Etruschi e Romani. In quest’epoca di grandi conflitti tra Roma e le città etrusche, ma anche di lotte all’interno del tessuto sociale di Roma, nel santuario del Bagno Grande nobili famiglie etrusche e romane dedicarono assieme le statue all’acqua sacra

Ulisse e gli altri. L’eroe risale alla luce dai depositi con tutti gli amori e i compagni di viaggio. La mostra

Il Museo Nazionale Romano apre le porte dei propri depositi e svela alcuni straordinari reperti, rendendo accessibile un patrimonio culturale inaspettato. Attraverso Depositi (ri)scoperti si avvia infatti il progetto di valorizzazione, costituito da un ciclo di brevi esposizioni, che permetterà di far conoscere al pubblico una grandissima quantità di opere solitamente custodite all’interno dei depositi: migliaia sono i reperti conservati in questo “museo nel museo”, quali sculture, mosaici, affreschi, oggetti in terracotta, in vetro e in bronzo. Reperti rinvenuti nel corso di più di un secolo di vita del Museo Nazionale Romano che raccontano non solo l’antichità di Roma, ma anche la storia della sua trasformazione e dei suoi scavi, dall’istituzione di Roma Capitale ad oggi

Siena. Camminare per 320 metri nei bottini sotto la piazza arrivando alle radici della fonte Gaia

Il sindaco De Mossi: "Mettiamo di nuovo a disposizione della comunità un patrimonio inestimabile della nostra città, una particolarità assoluta, direi di livello mondiale. È sempre una grande emozione poter fare anche pochi passi all’interno di questo acquedotto, che unisce fascino e ingegno e che costituisce un pezzo della nostra storia, da conservare, preservare e far conoscere"

Reggia di Napoli. Torneranno i tappeti ora chiusi nei depositi, tra i quali uno del Re Sole

“Il restauro e il riallestimento dell’Appartamento Storico è uno degli interventi fondamentali del Piano Strategico “Grandi Progetti Beni Culturali”, nell’ambito del quali il Ministero della Cultura ha assegnato al Palazzo Reale di Napoli un finanziamento di 23 milioni di euro – afferma il direttore Mario Epifani - Per il momento abbiamo deciso di concentrarci su quattro tra le sale principali del percorso di visita, con l’obiettivo di restituire un assetto il più possibile fedele a quello documentato quando il Palazzo era ancora abitato dalla famiglia reale. Il visitatore potrà così apprezzare maggiormente la preziosità degli arredi e delle opere d’arte conservate nell’Appartamento e rivivere il fasto di una reggia”