Charging Bull (conosciuta anche come il Toro di Wall Street) fu, di fatto, un'installazione non richiesta, divenuta poi una scultura stabile e amatissima. Nel 1989, senza alcuna preventiva autorizzazione, l'artista decise, infatti, di giocarsi il tutto per tutto. Fece fondere l'opera - per un costo di 360 mila dollari - e la portò all'esterno della Borsa di New York. Fatto possibile in America, impossibile - immaginate quante denunce, multe e processi? - in Italia. I dirigenti della Borsa non furono comunque contenti del toro che non avevano commissionato, e questo fu subito ricollocato in un angolo del triangolo verde del Bowling Green proprio all'inizio di Broadway
E' un San Cristoforo con il Bambino e con i bambini. La nuova acquisizione è avvenuta a livello di Stile arte, nella prosecuzione di una ricerca sui materiali contestuali, in Caravaggio. Caravaggio non è solo testo. E' - direi - soprattutto contesto. Il testo non funziona, da solo. E' necessaria l'azione di un basso continuo, che lui, Caravaggio, prevede. E necessaria l'azione di note con un timbro acuto, che lui prevede, ma che una visione frontale e monodica ci sottrae. Ascoltare Caravaggio prestando attenzione soltanto al motivo melodico è come ascoltare Mozart eseguito a una pianola. Bellissimo, ma limitato e limitante
Oggi, nelle giornate di San Valentino, vi invitiamo a un gioco. Chi sta nel riflesso del vostro orecchino? Chi, presente o perduto, permane in questo vostro punto della memoria gioiosa? E per i maschi: qual è la donna in cui vorreste restare sempre, anche come un pur semplice riflesso? Essere guardati da qualcuno che gira la testa per guardarci e per incontrare lo sguardo è centrale, nella seduzione amorosa o o in qualsiasi rapporto supportato da un'origine affettuosa. E' seduzione - al primo e forse unico sguardo - ma pure rinnovo di un patto di reciproco interesse
Il deposito prezioso risale al 1105 circa. Probabilmente è collegato alla moglie del sovrano polacco, che era nata a Ravenna. Altre 13mila monete erano state trovate, nel campo, nel 1935. Un archeologo ha chiesto a un sacerdote del luogo di essere aiutato, attraverso testimonianze e ricordi, ad individuare il punto in cui erano state rinvenute le monete, nel secolo scorso. Il prete ha accettato. E il metal detector ha iniziato a suonare
Esistono profondi elementi di continuità strutturale e formale tra l'opera di Buonarroti e la statua dell'imperatore Alessandro Severo della Collezione Farnese. Il meccanismo adottato da Michelangelo per dare potenza e ardita stabilità al suo eroe sembra ricalcare un prototipo. Tutti i punti di sorprendente sovrapponibilità tra il modello michelangiolesco e il reperto antiquario. E una certezza. La statua dell'imperatore poteva essere sia a Roma che, replicata, in altri luoghi dell'impero. Lo studio di Giovanni Cangi
Durante la seconda guerra mondiale, lo statista fu costretto, per gli eccessivi impegni, ad allontanarsi dalla pittura e, secondo gli studiosi, questa sarebbe l'unica opera realizzata durante il conflitto bellico. Churchill l'avrebbe dipinta dopo la conferenza di Casablanca, quando americani e inglesi concertarono l'attacco alla Germania. Roosevelt fu poi ospite di Churchill, nella villa di Marrakech. E fu incantato da luogo e dalla vista che offriva. Per questo Churchill avrebbe deciso di dipingere il paesaggio del Marocco, per farne dono all'alleato
L'equipe di Stile arte ha permesso poi, rispetto ai preziosi materiali portati alla luce dei restauratori, di ricostruire le figure interagenti del fondale. La scena dimostra d'essere stata percepita e dipinta con maggiore complessità. Sullo sfondo appaiono un edificio religioso, un albero, un chierico che reca quello che pare un cesto offertoriale. Una figura velata, alla distanza, e accanto alla Madonna una figura maschile che si inserisce tra lei e il Bambino, a comporre una perfetta Sacra famiglia. Interessante la presenza dell'albero, spesso legato al simbolo della genealogia di Gesù e al legno della Croce
Figure dipinte poi cancellate o, come sostiene Maurizio Bernardelli Curuz, l’arte del Cinquecento e del Seicento prevedeva fondali parzialmente affioranti, in grado di comunicare senza definire, di alludere senza sostenere? Le indagini diagnostiche consentono sempre più spesso di portare alla…
La scoperta e lo studio condotti da Roberto Manescalchi, con conferme di verifiche tecniche condotte con le nuove tecnologie, nell'ambito di un percorso di analisi storico-artistica di due lacerti strappati nell'Ottocento, non documentati nell'unità, finiti sul mercato e poi perduti. Lo storico dell'arte toscano ne affronta la sorprendente ricostruzione
A cosa ci serve che la scienza ci dica che un foglio di carta è compatibile con una carta usata e o in produzione al tempo di Modigliani se non siamo in grado di vedere che quel foglio, ancorché coevo, non porta i segni dell’artista, ma porta invece quelli dell'imitatore che lo ha riempito magari soltanto ieri? Niente! La scienza è assolutamente impotente ve lo assicuro e non continuiamo su come si possa falsificare un disegno e trarre in inganno chimici ed analisti per non agevolare delinquenti abituali che avrebbero poi anche la pretesa della conoscenza