Nel caso dei modelli in "carne ed ossa" ricavati da statue realistiche, l'errore è praticamente nullo poiché nella quasi totalità dei casi artisti ed artigiani partivano da un calco del volto dell'effigiato, per giungere al massimo realismo.
Varie fonti suggeriscono che una qualche forma del maniero sopravvisse fino al 1815, quando alla fine fu demolito a seguito di un incendio. La cappella era l'unico resto sopravvissuto del maniero medievale, anche se alcuni elementi degli annessi legati al maniero, come il fienile e le scuderie, rimangono ancora oggi
Questi lacrimatoi, o vasi lacrimali, erano ampolle realizzate in vetro o materiali preziosi come l'argento o l'alabastro, contenenti unguenti o profumi, noti in latino come "unguentarium"
I pezzi provengono da collezionisti europei. Alcuni - come il volto dipinto di un sarcofago egizio - sono stati oggetto di pubblicazioni specialistiche. Ecco un'interessante viaggio tra sculture, urne cinerarie, vetri, statuetta e pregiate suppellettili dell'antichità. Per vedere tutti gli oggetti, conoscerne quotazioni e osservare le offerte in corso potete cliccare qui
Esiste questo disturbo? Per quanto non riconosciuto ufficialmente esso appartiene, in modo evidente, a una famiglia di disturbi che possono essere collegati al turbamento grave che le opere d'arte e gli ambienti storici sono in grado di provocare in alcuni viaggiatori, come avviene nell'ambito della riconosciuta dalla Sindrome di Stendhal, una sorta di parossistico attacco di panico che può colpire i visitatori di fronte a contesti storico-architettonici di grande rilievo - lo stesso grave malessere di cui soffrì lo scrittore Stendhal, a Firenze - od opere d'arte.
La Missione Archeologia Egiziana, che ha iniziato a scavare a Sakara nel 2018, ha compiuto qui, tra quest'anno e gli anni precedenti, la scoperta di centinaia di sarcofagi dipinti contenenti mummie in buono stato di conservazione - che ospitano i corpi di statisti e sacerdoti della 26a dinastia -, un enorme deposito di statue in bronzo, cosmetici e un gran numero di mummie animali, tra le quali quelle di rane, gatti neri, di cuccioli di cani e gatti
La dottoressa Silvia Bello, esperta di evoluzione del comportamento umano presso il Centre for Human Evolution Research del Natural History Museum di Londra, afferma: "Invece di seppellire i morti, queste persone li mangiavano. Interpretiamo le prove secondo cui il cannibalismo è stato praticato in più occasioni nell'Europa nord-occidentale in un breve periodo di tempo, poiché questa pratica faceva parte di un comportamento funerario diffuso tra i gruppi magdaleniani."
I volontari hanno avvisato le forze di polizia e la Capitaneria di porto. E' probabile che prossimamente, nella zona sia organizzato un sopralluogo subacqueo. Un'antica testimonianza rimasta per duemila anni circa, in quel punto, o un reperto recuperato in un altro tratto di mare e caduto poi in acqua? Oppure il trascinamento del contenitore di ceramica, a causa delle correnti subacquee che diventano intense durante il maltempo? O la pulizia di una rete? Si prospetta anche un'altra possibilità.
Prende avvio il progetto diffuso “Itinerari Guerciniani” con una serie di iniziative, attività e itinerari per scoprire le opere di Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino conservate nei numerosi luoghi sul territorio emiliano-romagnolo - dove la sua arte ancora oggi vive e splende ai vertici della pittura barocca del Seicento europeo - in una prospettiva di creazione del sistema museale cittadino e metropolitano e di rafforzamento delle collaborazioni culturali nel contesto del sistema museale regionale dell'Emilia-Romagna
Durante gli scavi condotti a una profondità di circa 4/5 metri, è stato rivelato un muro di chiara fattura romana, caratterizzato dallo stile opus reticulatum. Questo elemento architettonico ha rivelato l'ingresso a quello che sembrerebbe un "arcosolium," una caratteristica comune nelle catacombe napoletane, che si distingue per la sua volta arcuata.