Il 12 settembre 1866, durante un viaggio da Cardiff a Messina, a causa delle condizioni meteo avverse il comandante W. Skilling condusse il veliero a una navigazione troppo ridossata lungo la costa del promontorio di Milazzo, fino a che l’urto accidentale con gli scogli semi sommersi a circa un miglio dal Capo ne causò l’affondamento di fronte alla Cala dei Liparoti. L’equipaggio fu tratto in salvo ma prima di sbarcare nel porto di Milazzo, dovette osservare una quarantena di quindici giorni a bordo di un’imbarcazione adibita a lazzaretto
Nel video, realizzato grazie al drone, è possibile notare la presenza di un nuovo vano (che abbiamo denominato “vano C”), a pianta rettangolare e di ridotte dimensioni, purtroppo privo di pavimento, probabilmente asportato in epoca tardoantica o medievale. I muri conservano tracce di intonaco parietale, ma l’assenza di bucature nel paramento lascerebbe pensare che questa stanza non avesse le pareti rivestite in marmo, a differenza dei due vani A e B
Sono stati scoperti anche due incavi frammentari di tali colonnati. Hanno un diametro di oltre 50 cm, il che significa che il portico doveva essere alto almeno 5 metri. Ciò vuol dire che il colonnato apparteneva a un edificio imponente, monumentale. La parte anteriore dello stilobate fu accuratamente lavorata. L'unica possibile spiegazione di questa disposizione è che si trattasse di un portico che fiancheggiava da un lato il foro romano. È stato portato alla luce anche il muro di fondo del portico, realizzato con pietre accuratamente accostate
Sullo sfondo di una Sardegna rurale, immersi nei luoghi remoti dell’Ogliastra, due autori straordinari del Novecento intrecciano la loro storia privata con quella espressiva; condividono riflessioni sul mondo e sull’estetica, siglano opere a quattro mani, si dedicano vicendevolmente parole e immagini. Le poesie di Jorge suggeriscono a Maria nuove fiabe per i suoi fili. La Sardegna di Maria, il suo passato arcaico, le sue fate, il Mediterraneo, nutrono i versi di Jorge e quei nodi di stoffa retaggio di una cultura sudamericana che egli porta con sé sull’isola e cuce alle iconografie primigenie della sua terra d’adozione
"Un’autentica emozione, davanti agli scorci mozzafiato del Golfo di Baratti, visitare la grande casa aristocratica romana di età repubblicana dove si sta svolgendo una campagna di scavo che in sole cinque settimane ha svelato sorprendenti reperti della vita nel I secolo avanti Cristo. dice Francesco Ferrari, sindaco di Piombino - La casa, distrutta da un grande incendio, continua a restituire piatti, pentole, anfore, coltelli, giochi e tante altre preziosissime testimonianze. Un grande lavoro svolto da archeologi ed esperti che coinvolge il pubblico con visite settimanali al cantiere.
"Lo scavo in Area A - la domus tardoantica - ha restituito fin dalle prime battute di questa campagna un vano absidato lungo e stretto, che si è rivelato essere un vano scala nel quale è ricavata una nicchia. - testimoniano gli archeologi del Parco di Ostia antica
L'autore, allievo di Léon Bonnat, espose ogni anno al Salon des artistes français. Dal 1897 divenne membro della giuria. Le sue opere sono conservate al Musée du Luxembourg e al Petit-Palais, nonché in molti musei di belle arti, tra gli altri, a Filadelfia, Sydney, Pau, Saint-Étienne, Bourges, Vierzon e Roubaix. La tela Le Luxembourg è al Palais du Sénat e Bateliers a Port Henri-Quatre al Petit-Palais. Al Ministero dell'Agricoltura è il pannello decorativo Le Blé e la decorazione del grande soggiorno
Una tomba etrusca, perfettamente conservata e mai violata, è stata aperta stamane da Carlo Casi, direttore scientifico Parco di Vulci, durante gli scavi archeologici. Vulci è un’antica città etrusca nel territorio di Canino e di Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, nella Maremma laziale
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Siamo a Velia, nella città di Parmenide e Zenone, che qui vissero nel V secolo a. C. "Sebbene le ricerche siano solo all’inizio - conclude la Soprintendenza - si può già affermare che esse saranno fondamentali per gettare luce sulla conoscenza e l’interpretazione di questo importante edificio situato nella prima parte della valle della Fiumarella, subito fuori l’antica città di Velia".