Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz

Ricostruita la storia del relitto trovato nelle acque siciliane a 500 metri dalla costa di Milazzo

Il 12 settembre 1866, durante un viaggio da Cardiff a Messina, a causa delle condizioni meteo avverse il comandante W. Skilling condusse il veliero a una navigazione troppo ridossata lungo la costa del promontorio di Milazzo, fino a che l’urto accidentale con gli scogli semi sommersi a circa un miglio dal Capo ne causò l’affondamento di fronte alla Cala dei Liparoti. L’equipaggio fu tratto in salvo ma prima di sbarcare nel porto di Milazzo, dovette osservare una quarantena di quindici giorni a bordo di un’imbarcazione adibita a lazzaretto

Archeologia | Scavi a Fano. Sono i resti della Basilica di Vitruvio? Un altro vano scoperto in queste ore. Il breve video girato con il drone

Nel video, realizzato grazie al drone, è possibile notare la presenza di un nuovo vano (che abbiamo denominato “vano C”), a pianta rettangolare e di ridotte dimensioni, purtroppo privo di pavimento, probabilmente asportato in epoca tardoantica o medievale. I muri conservano tracce di intonaco parietale, ma l’assenza di bucature nel paramento lascerebbe pensare che questa stanza non avesse le pareti rivestite in marmo, a differenza dei due vani A e B

Gli archeologi individuano i resti di un palazzo colonnato romano lungo almeno 24 metri. Sono vestigia del Foro sull’Adriatico?

Sono stati scoperti anche due incavi frammentari di tali colonnati. Hanno un diametro di oltre 50 cm, il che significa che il portico doveva essere alto almeno 5 metri. Ciò vuol dire che il colonnato apparteneva a un edificio imponente, monumentale. La parte anteriore dello stilobate fu accuratamente lavorata. L'unica possibile spiegazione di questa disposizione è che si trattasse di un portico che fiancheggiava da un lato il foro romano. È stato portato alla luce anche il muro di fondo del portico, realizzato con pietre accuratamente accostate

Il filo, la tela, i legami. A Nuoro la mostra delle opere di Maria Lai (1919-2013) e di Jorge Eielson (1924-2006)

Sullo sfondo di una Sardegna rurale, immersi nei luoghi remoti dell’Ogliastra, due autori straordinari del Novecento intrecciano la loro storia privata con quella espressiva; condividono riflessioni sul mondo e sull’estetica, siglano opere a quattro mani, si dedicano vicendevolmente parole e immagini. Le poesie di Jorge suggeriscono a Maria nuove fiabe per i suoi fili. La Sardegna di Maria, il suo passato arcaico, le sue fate, il Mediterraneo, nutrono i versi di Jorge e quei nodi di stoffa retaggio di una cultura sudamericana che egli porta con sé sull’isola e cuce alle iconografie primigenie della sua terra d’adozione

Piatti, coltelli, anfore, utensili, decorazioni, giochi recuperati ora dagli archeologi in una domus dell’Acropoli di Populonia

"Un’autentica emozione, davanti agli scorci mozzafiato del Golfo di Baratti, visitare la grande casa aristocratica romana di età repubblicana dove si sta svolgendo una campagna di scavo che in sole cinque settimane ha svelato sorprendenti reperti della vita nel I secolo avanti Cristo. dice Francesco Ferrari, sindaco di Piombino - La casa, distrutta da un grande incendio, continua a restituire piatti, pentole, anfore, coltelli, giochi e tante altre preziosissime testimonianze. Un grande lavoro svolto da archeologi ed esperti che coinvolge il pubblico con visite settimanali al cantiere.

L’occasione del giorno. Quadro impressionista di Dupuy (1901) all’asta on line. Offerte ferme a 160 euro

L'autore, allievo di Léon Bonnat, espose ogni anno al Salon des artistes français. Dal 1897 divenne membro della giuria. Le sue opere sono conservate al Musée du Luxembourg e al Petit-Palais, nonché in molti musei di belle arti, tra gli altri, a Filadelfia, Sydney, Pau, Saint-Étienne, Bourges, Vierzon e Roubaix. La tela Le Luxembourg è al Palais du Sénat e Bateliers a Port Henri-Quatre al Petit-Palais. Al Ministero dell'Agricoltura è il pannello decorativo Le Blé e la decorazione del grande soggiorno

Scoperta sepoltura del VII secolo a.C. Viaggio nell’aldilà a Vulci. Qui il breve video dell’apertura del sepolcro

Una tomba etrusca, perfettamente conservata e mai violata, è stata aperta stamane da Carlo Casi, direttore scientifico Parco di Vulci, durante gli scavi archeologici. Vulci è un’antica città etrusca nel territorio di Canino e di Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, nella Maremma laziale

113 gioielli antichissimi vanno all’asta on line in queste ore. La moda del gioiello archeo. I costi? Contenuti

113 gioielli antichissimi, provenienti da collezioni europee, vanno all'asta on line, in queste ore - sul sito Catawiki. Responsabile d'asta. Gli oggetti sono stati scelti da Peter Reynaers, che ha anche verificatole attestazioni di lecita provenienza. E' una splendida carrellata, quella che potrete vedere, conoscendo origine, quotazione e offerte in corso. Per vedere potere CLICCARE QUI

Un tempietto del IV-III secolo a. C. con resti di ceramiche votive e un brucia-incensi scoperto su un colle della Campania

Siamo a Velia, nella città di Parmenide e Zenone, che qui vissero nel V secolo a. C. "Sebbene le ricerche siano solo all’inizio - conclude la Soprintendenza - si può già affermare che esse saranno fondamentali per gettare luce sulla conoscenza e l’interpretazione di questo importante edificio situato nella prima parte della valle della Fiumarella, subito fuori l’antica città di Velia".