Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz

Scoperta città romana di servizio attorno alle meraviglie del ninfeo e delle terme, centro di cura e di svago di 2000 anni fa

Ciò che colpisce è il numero elevato di cantine a servizio di ogni edificio abitativo. L'ipotesi è che qui venissero stoccati i prodotti che poi venivano immessi sul mercato attorno al santuario, alle terme e al teatro. E' chiaro che, specie in certi periodi dell'anno, i pellegrini fossero molto numerosi. Per questo la città doveva essere molto organizzata sotto il profilo dell'accoglienza

Giovanni Soccol, grandi riflessioni pittoriche notturne attorno a Venezia che dorme. La mostra

Soccol è pittore, architetto e scenografo. Si forma artisticamente negli anni Cinquanta sotto la guida di Ilse Bernheimer e Gennaro Favai e poi di Guido Cadorin. Nel 1956 frequenta la Scuola Libera del Nudo presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia e si laurea in Architettura nel 1967 con relatore Carlo Scarpa. Nel 1974 succede a Mario Deluigi nella cattedra di Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia. La sua prima personale si tiene a Trento, alla Galleria Argentario, nel 1969

Scava in giardino e trova questo oggetto medievale. Sai cos’è? E cosa c’entra con le pratiche di magia bianca?

L'oggetto trovato nel campo è la raffigurazione di un'ampolla. E' dotato di spessore - quindi non è uno stemma - è lievemente convesso, sull'esterno - come un contenitore - ed è sigillato su tutti i quattro lati. Il reperto è in lega di piombo. E' alto 4,98 centimetri, è largo 3,75 ha lo spessore di 1,15 e un peso di 53,29 grammi

Scoperto il profumo portato in borsetta da una 30enne romana, morta 2000 anni fa e sepolta in una “bara di vetro”

Il mausoleo, in cui erano state riposte le sue ceneri, conteneva complessivamente i resti mortali di sei persone, inseriti in altrettante urne cinerarie, una delle quali era di vetro. L'una vitrea era stata utilizzata, dopo il rogo funebre, per accogliere proprio i resti della donna. Qui gli archeologi hanno trovato tracce di una borsa di stoffa nella quale stava l'intatto flacone di cristallo di rocca - contenente il profumo - e tre grani di ambra

Una strada romana, una peschiera, un pozzo e ipogei sepolcrali trovati durante scavo archeologico a Lucca

Sono questi i primi risultati dello scavo archeologico aperto nel grande complesso da oltre 10mila metri quadrati sotto l’egida della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara, all’interno dell’enorme cantiere edile aperto dalla Provincia di Lucca per i lavori di ristrutturazione, recupero e adeguamento dell’immobile che tornerà ad ospitare studenti e professori del Liceo delle scienze umane ‘Paladini’ e dell’istituto professionale ‘Civitali’ di Lucca.