Nei pressi, a terra, è stato trovato un grosso contenitore che reca ancora depositi di una sostanza organica bianca che è stata inviata in laboratorio per stabilirne la natura. Probabilmente le piccole divinità antropomorfe hanno un collegamento rituale con l'ampio contenitore. Protettrici celesti che differenziavano le loro azioni di protezione, antenate?
Pubblicato lo studio comparato sul genoma degli abitanti di Tamir, che costituivano un enclave genetica con forti tratti europei, a Nord della Cina. Un popolo che non si fondeva con gli altri, ma che colloquiava con le popolazioni circostanti. Sono nostri parenti? Le risposte dei ricercatori
Il Comune sardo di Gesturi ha annunciato, in queste ore, il ritrovamento di un lungo pugnale in bronzo. La scoperta è avvenuta durante lavori di valorizzazione e messa in sicurezza del proto-nuraghe Bruncu Maduli - svolti con un finanziamento di 100.000 - che ha previsto anche scavi e restauri archeologici. L'arma è stata consegnata alla Soprintendenza, ma l'ente municipale auspica che essa possa essere destinata al Museo della giara di Gesturi.
La moneta - che pesa 1,33 grammi e ha un diametro di 12 millimetri - rimane, per ora, affidata a chi l'ha trovata. Si può presumere che il reperto sia dichiarato tesoro e che possa essere acquistato, a prezzo di mercato, da un museo o da un'istituzione culturale della zona.
L'alunna - nei primi giorni di maggio 2023 - stava giocando attorno alle pietre che emergono da uno sterrato, cercando sassolini, quando al bordo di una di esse si è imbattuta uno strano oggetto lanceolato. L'ha preso e l'ha portato agli insegnanti che hanno capito che si trattava di un reperto archeologico
L'equipe archeologica ha effettuato un sopralluogo anche nella parte centrale della baia di Gradina, e si è accertata, a una profondità di 4-5 metri, l'esistenza di un insediamento quasi identico a quello di Soline. Reperti neolitici come lame di selce, ascia di pietra e frammenti di sacrificio sono stati trovati sul sito
Un nuovo strumento per la conoscenza e la valorizzazione di un gioiello del patrimonio storico trentino. Verrà presentato nel restaurato Giardino Bortolotti detto "dei Ciucioi" a Lavis, venerdì 12 maggio alle 16, il nuovo volume monografico dedicato al giardino stesso, edito dalla Soprintendenza per i beni culturali in collaborazione con il Comune di Lavis, ente proprietario.
Le strutture molto precise e la sopravvivenza del recinto fortificato nonché delle suddivisioni reticolari lascerebbero intendere che non siano semplici accampamenti, ma fortilizi temporanei d'espansione realizzati dall'esercito romano e mantenuti vivi almeno per tutta la durata della campagna come punti di sosta dell'esercito stesso per raggiungere i campi di battaglia e per poter all'occorrenza arretrare, con coperture.
La costruzione - proseguono gli archeologi dell'Inrap - era di alta qualità con pareti rivestite di intonaco dipinto policromo e, in alcuni punti, impiallacciatura bicolore che combina scisto nero e marmo bianco di Carrara. Nei pressi del sito, il ritrovamento di un mosaico su ipocausto conferma la qualità architettonica dell'insieme
Le indagini scientifiche hanno confermato che la donna aveva un'età compresa tra i 18 e i 22 anni quando morì tra la fine del III e l'inizio del II secolo a.C. Lo scheletro presenta un trauma da corpo contundente oltre a un foro quadrato compatibile con una ferita da taglio da un chiodo romano.