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Bologna restaura i portici, patrimonio Unesco. Coinvolti gli studenti dell’Accademia. Gli interventi


Laboratori didattico-formativi per gli studenti dell’Accademia impegnati nel restaurare e valorizzare un bene culturale, grazie ad un programma operativo ideato da oltre un decennio dalla Regione Emilia-Romagna e sviluppato ogni due anni d’intesa con l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Si chiama “Tre Istituzioni e un Patrimonio” e per l’edizione 2022-2023 l’attività che verrà realizzata è il “Progetto Portici”. Oltre a Regione e Accademia, infatti, in questa occasione il terzo partner coinvolto è il Comune di Bologna, ufficialmente “Città dei Portici” a seguito della nomina, nel 2021, di Patrimonio Mondiale UNESCO.

Bologna è diventata ufficialmente la Città dei Portici con la nomina di Patrimonio Mondiale UNESCO giunta il 28 luglio 2021. Da dieci secoli i portici di Bologna sono protagonisti dell’ ospitalità e del buon vivere della città. Concepiti in origine come spazi coperti di proprietà privata e oggi utilizzati dal pubblico, i portici sono un simbolo di sostenibilità e contemporaneità, ancora oggi riconosciuti dai bolognesi e dai visitatori come elementi identificativi della città.

Pio Panfili, Strada Maggiore in Bologna, seconda metà del secolo XVIII
penna con inchiostro bruno e acquerello nero e bruno su carta avorio, 550×415 mm.

Il progetto di restauro è stato presentato nell’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, con gli interventi dell’assessore alla Cultura e Paesaggio della Regione Emilia-Romagna, Mauro Felicori, la presidente dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, Rita Finzi, la direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Bologna Cristina Francucci, l’assessora con delega alla Valorizzazione dei beni culturali e Portici Unesco del Comune di Bologna, Valentina Orioli, la soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena Reggio Emilia e Ferrara, Francesca Tomba, e la Site manager Portici Patrimonio Mondiale, Federica Legnani.

In questa edizione “Progetto Portici” prevede la realizzazione di cinque “cantieri” che andranno ad impegnare più di 50 studenti dei Corsi di Restauro, di Comunicazione, di Educazione al patrimonio, di Design grafico e dei Linguaggi del cinema e dell’audiovisivo.

In particolare, saranno coinvolti nelle attività di restauro il portico ligneo di Palazzo Grassi, in via Marsala 12, e una porzione di portico con tabernacolo e affresco di Madonna con Bambino in Via delle Belle Arti. Anche i settecenteschi disegni con vedute di Bologna di Pio Panfili, conservati all’Archiginnasio, saranno oggetto di manutenzione.

Il portico ligneo di via Marsala

“La Regione ha tra i suoi compiti istituzionali quello di contribuire al consolidamento del tessuto culturale del nostro territorio e il programma ‘Tre istituzioni e un patrimonio’ risponde interamente a questa esigenza, dimostrando in questi anni l’efficacia dell’azione coordinata tra enti per la valorizzazione di un patrimonio, spesso poco conosciuto – ha detto in conferenza stampa l’assessore regionale Felicori -. L’idea dei ‘cantieri-scuola’ ha inoltre permesso a centinaia di studenti di mettersi in gioco e fare un’esperienza formativa sul campo, utile al loro futuro ruolo di operatori nell’ambito dei beni culturali”.
Per la realizzazione del Progetto Portici la Regione Emilia-Romagna ha sottoscritto una convenzione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna che la impegna a coordinare tutte le fasi organizzative e a sostenere il progetto con un contributo complessivo di 20 mila euro a favore dell’Accademia.

“Siamo felici di essere partner fin dalla prima edizione di un progetto virtuoso che si basa su un presupposto fondamentale come la messa in rete e il confronto tra tre istituzioni, che diventano agenzie formative sul territorio offrendo esperienze sul campo ai nostri studenti e studentesse – ha detto la direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, Cristina Francucci -. Quest’anno, alla fondamentale attività di restauro e conservazione della Scuola di restauro e di divulgazione e documentazione dei Corsi di Design Grafico e Linguaggi del cinema e dell’audiovisivo, si aggiunge quella di educazione al patrimonio cittadino con un’operazione peer to peer rivolta a diverse classi delle scuole secondarie di primo grado curata dal nostro Dipartimento di Comunicazione e Didattica dell’arte”.

“Siamo lieti che il programma ‘Tre istituzioni e un Patrimonio’ abbia scelto per quest’anno di lavorare sui Portici – ha detto l’assessore Orioli – celebrando così l’iscrizione del nostro patrimonio urbano alla World Heritage List e aprendo spazi significativi di sperimentazione coerenti con gli obiettivi del Piano di Gestione del Sito Unesco.”

Nel corso della conferenza stampa sono state presentate le attività previste dal progetto, a cura di Antonella Salvi, del coordinamento dei progetti di “Tre Istituzioni e un Patrimonio” e Camilla Roversi Monaco, del coordinamento dei cantieri di restauro per l’Accademia di Belle Arti, e con gli interventi dei docenti e degli studenti dei Corsi dell’Accademia coinvolti dal progetto.