Aneddoti sull’arte

Properzia de’ Rossi, grande scultrice del Cinquecento e “pubblica concubina”

Fu turbolenta protagonista di clamorosi scandali nella Bologna del ’500. Nell’opera citata da Vasari trasformò la biblica moglie di Putifarre in una donna impegnata a rivendicare il diritto alla libera espressione dei propri sentimenti
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Toulouse-Lautrec, performance contro il mondo: prima merda d'artista sulla spiaggia (1898)

E poiché verso la fine degli anni Novanta, le cose al piccolo Henri, andavano proprio male, lui e Maurice si ritrovarono a cercare qualche momento di infantile serenità al mare.Maurice aveva portato, naturalmente la macchina fotografica, e a Henri venne in mente che sarebbe stato un bell'omaggio a tutta quella gente dalla quale era disonorato offrire la sintesi estrema della sua ribellione e della sua considerazione del mondo. Defecare pubblicamente
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Adolf Hitler disegnava i Sette Nani e Biancaneve. Ecco i cartoni del dittatore

Hitler li adorava. E se li faceva proiettare segretamente ogni sera. Aveva una grande passione per i sette nani, che tanto gli ricordavano gli gnomi delle fiabe della sua infanzia.Li disegnava nei momenti liberi, riprendendo quelle matite che aveva tanto amato, al punto da sognare, in gioventù, di diventare pittore. (in fondo alla pagina troverete il link gratuito attraverso il quale potrete leggere la storia di Hitler pittore e vedere un buon numero di sue opere). E in fondo, quella che Disney aveva rappresentato con i suoi miti, con le sue statue, i suoi paesaggi era, davvero, la Germania.
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Quanti mali, Monna Lisa: le diagnosi mediche osservando il volto dell’illustre paziente

L’osservazione del più celebre ritratto del mondo, ha condotto la comunità medica a stilare una lunga, e un po’ improbabile, lista di patologie cui potrebbero essere attribuite le caratteristiche fisiche della modella. Ma quella cisti sull’occhio è chiaro segno di una cardiopatia
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Picasso, storia disperata. La donna del mio amico. Suicidio e nascita periodo blu

Fu a causa dell'amicizia stretta con il giovane compagno di avventure - entrambi erano diciannovenni -  o l'ossessivo tornare sui particolari di quella fine tragica, che l'avrebbe portato in pieno "periodo blu", nascondeva anche un senso di colpa nella vicenda? Pablo era tormentato dalla morte dalla quale era stato sfiorato? Pensava di non aver fatto abbastanza per quell'amico fragile e sensibile? O nell'esuberanza sessuale che lo caratterizzava e che ardeva, allora, potenziata dal fuoco dei vent'anni, aveva, senza averlo voluto, frantumato i tabù posti alla base dell'amicizia?
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Le reliquie corporee di Canova, il corpo tagliato in tre parti. Mano e cuore a Venezia

Il cadavere dell’artista, dopo la contesa tra Possagno e Venezia, venne diviso in tre parti: il corpo al paese natale, il cuore alla chiesa dei Frari e la mano all’Accademia. Una dissezione idolatrica che vide applicato al mondo dell’arte il principio dell’antico culto dei santi
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Pennelli e pidocchi, il rito dello spidocchiamento nella pittura e nella vita

Lo spidocchiamento fu un diffusissimo rito igienico con connotazioni sociali e sessuali testimoniato dalla pittura di genere. Dal diario al resoconto inquisitorio: il passo verso la pittura è breve. Nel XVII secolo la preclusione culturale nei confronti dell’acqua è molto più d’una constatazione. Le pitture sei-settecentesche, tanto per contribuire a rivelare quell’universo femminile che orbita intorno ai balzi dei parassiti, hanno privilegiato scene di donne intente alla doverosa incombenza.
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Dalì urlò: "Guardate! C’è una piccola bara nascosta nell’Angelus di Millet". Le ricerche

Salvador Dalì, osservando il quadro in modo ossessivo, rapito da qual momento di silenzio argentato che precede la pienezza della sera e scivolano le ombre sella notte, ne fece un oggetto di ricerca spasmodica. Ad esso dedicò anche un libro " Il tragico mito dell'Angelus di Millet". La radiiografia compiuta dal Louvre nel 1963 avrebbe messo in luce un parallelepipedo compatibile con la forma di un feretro
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Federico Barocci – I disegni delle Madonne nude. Perché le disegnava senza vesti?

In alcuni disegni preparatori di Federico Barocci, la Vergine Maria è raffigurata senza veli, come una sensuale Venere classica.Nessun intento blasfemo, però, da parte dell’artista, che nei bozzetti cercava con maniacale puntiglio la perfezione anatomica dei futuri protagonisti delle sue tele sacre
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Pierino da Vinci rubò allo zio Leonardo volti e sorrisi per le sue statue

Nonostante non si fossero mai conosciuti, il ragazzo di Vinci fu cresciuto nell’aura straordinaria del celebre fratello del papà. Al punto che fece propri gli esiti della grazia leonardesca, suscitati da un enorme rispetto per la figura umana e dall’attenzione ai moti dell’anima. Le sue sculture dimostrano un’attenta osservazione dei dipinti di quell’illustre familiare che ne divenne il “padre a distanza”
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