Archeologia – Ultime notizie ed approfondimenti

Nelle viscere di Milano, riaperto il Foro romano

Il Foro sorge proprio alle fondamenta della Pinacoteca milanese, nell’area urbana attualmente compresa tra piazza Pio XI, piazza San Sepolcro e via della Zecca, che ospitava la platea forensis, la sede dei principali edifici pubblici: la Curia (luogo di riunione del Senato locale), la Basilica (in cui era amministrata la giustizia), il Capitolium (il tempio dedicato alla “Triade Capitolina”: Giove, Giunone e Minerva), le tabernae (negozi, botteghe artigiane, luoghi di ristorazione).
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Le ossa raccontano vita, cure e malattie degli antichi romani

Attraverso un’analisi necessariamente interdisciplinare, si sta stabilendo una relazione tra condizioni di vita, malattie e terapie specifiche delle comunità a cui si riferiscono i campioni antropologici provenienti da sei sepolcreti romani di epoca imperiale, di notevole rilevanza scientifica, portati alla luce durante i lavori di archeologia preventiva condotti dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma. Leggi qui gratis il catalogo della mostra, prodotta al termne della ricerca
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Caulonia antica, qui abitano i discendenti delle Amazzoni

La vita della colonia greca sulle coste del Mar Ionio, ricordata dalle fonti per essere stata fondata da Klete, la nutrice di Pentesilea, regina delle Amazzoni, viene raccontata attraverso la storia di un quartiere abitativo (San Marco nord-est), che ebbe una vita molto lunga e densa di trasformazioni (dall’VIII secolo a.C. all’epoca romana imperiale) e il cui svolgimento si può seguire grazie ai reperti esposti nella mostra a Firenze
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Trovata la porta dell'Aldilà, il Cerbero esce dal fango infernale

A Hierapolis il team di archeologi italiani guidato dal prof. Francesco d’Andria ha rinvenuto altre due sculture marmoree nel sito del Plutonium, presso le antiche terme della plurimillenaria città frigia. I reperti confermano: qui si apriva l'uscio degli inferi
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Conoscere la Vittoria alata di Brescia in pochi, concentrati minuti

La statua venne dedicata alla dea probabilmente da una personalità importante in qualità di ringraziamento (ex voto) per un successo militare e poteva forse essere esposta all’interno del tempio o in un edificio pubblico della città, probabilmente il Capitolium stesso (isolata, o forse associata alla figura maschile il cui nome era riportato sullo scudo che la Vittoria tratteneva).La figura della Vittoria alata è ben documentata nell’arte romana, soprattutto su monete e rilievi di età imperiale. Il tipo costituisce una variante di una statua della fine del IV secolo a.C., l’Afrodite cosiddetta Capua, raffigurata mentre si ammira seminuda nello specchio che tiene tra le mani.
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