Arte contemporanea

Gualtiero Marchesi, Sonata per Warhol nonostante lui cantasse la zuppa

Ho conosciuto personalmente Andy Warhol. Era l’ottobre del 1983 e il grande artista si trovava in visita a Milano, in compagnia di Jean Michel Basquiat. Lo incontrai in quell’occasione, ad una festa organizzata in suo onore in una discoteca:.A lui, che compose l’elegia della Coca-Cola, dell’hamburger e della minestra in scatola, ho dedicato un piatto all’insegna della mediterranea pasta, condita da mediterraneo olio d’oliva e da mediterraneo pecorino. Stesso sapore, dunque: eppure... Le sequenze della mia opera “seriale” si scompongono in quattro tipi di pasta: ecco il pacchero, corto e tozzo, inesorabilmente trafitto di lato da una forchetta; ecco lo spaghetto, ghiribizzo che s’avvolge in iperboli imprevedibili attorno ad un’altra forchetta; ecco la sgranata nebulosa del risone, per un attimo ricomposta nella conca d’un cucchiaio; ed ecco, infine, la precisione del “radiatore”, gioiello sortito dall’estro di designer. Consegue, da ciò, il centrifugo distacco dell’unicità verso tattilità diverse, consistenze diverse, e diverse sensazioni.
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Francesca Licari, ricerca continua in ogni direzione poetica

L'artista a Stile Arte: "Ho cominciato col figurativo su carta e su tela, con l’uso dell’acquarello, tempera e olio, in seguito su legno, il materico, il pirografo, la porcellana colorata in polvere e la cera persa per le gioie- sculture.Io stessa scelgo la pietra da scolpire, cercandola fra le campagne siciliane e provo una fortissima emozione nel rendermi conto che è la stessa pietra usata dai miei avi per costruire templi, anfiteatri e abitazioni; una pietra morbida e ricca di sapienza, ancora oggi usata nell’edilizia. Ma è la scultura a coinvolgermi particolarmente nel gioco della tridimensionalità e nel dominio sulla pietra che, man mano, si trasforma docile sotto i miei occhi.
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Camilla Rossi, bellezza e significato di segni soltanto all'apparenza casuali

Ogni vita od ogni movimento scrive se stesso per non essere cancellato. Camilla Rossi recupera poeticamente gli equilibrati crittogrammi dela realtà, trasformandoli in dipinti di elevata resa formale. "Prima di tutto - racconta - cerco di immaginarmi come esprimere con una serie di segni, un soggetto che reputo stimolante; quando parlo di soggetto intendo un elemento del quotidiano, per esempio un muro, un ricordo, un movimento. L’idea è poi trasferita sopra una lastra in cartone che successivamente stampo e rielaboro pittoricamente. La fase seguente comporta il sezionamento delle carte e il collage su tela; il lavoro viene poi “rifinito” attraverso l’uso di tecniche miste (olio, pastelli, acquarelli, gessi, etc…)."
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Le mitiche foto di Mulas che raccontano il circo di Calder

Raccontava Mulas riferendosi alle opere del grande artista americano: "Per lui volevo fare qualcosa di molto bello, volevo delle fotografie che fossero significative del suo atteggiamento - dell'aspetto giocoso della sua opera".Il Circus Calder è costituito da piccole sculture, figure umane, animaletti, costruiti con filo metallico, spago, gomma, stracci ed altri oggetti di recupero, utilizzati e messi in scena da Calder stesso per dar vita a spettacoli improvvisati. Una mostra a Merano.
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Francesco Clemente, dalla Transavaguardia a nuovi orizzonti

Il percorso espositivo palermitano segue la riflessione dell’artista e il suo procedere per cicli successivi di lavoro, nei quali i lunghi soggiorni in India e i viaggi in Europa, nei Caraibi, Egitto, Sud America, Giamaica danno vita a un vocabolario costantemente in divenire. Qui le stime, le quotazioni e gli esiti d'asta in divenire dei quadri di Francesco Clemente
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