Dal 1910 al 2010. Cent’anni di tagli simbolici e acconciature italiane. Il video. E voi che testa preferite?
Noi abbiamo spesso sottovalutato i messaggi collettivi e individuali che stanno in un taglio del coiffeure e in un'acconciatura, ritenendo queste forme una sorta di incomprensibile capriccio femminile oppure come frutto esclusivo dell'ordine, del decoro e della bellezza coltivata che appartengono al mondo femminile. Eppure, osservando questo filmato,già delle prime battute, ci accorgeremo che nella Belle epoque la capigliaura è ricca, sormontante e piena di riporti di riccioli, quasi a configurare una donna-statua feconda e portratrice di nobiltà, benessere e piacere. Negli anni venti, il taglio riduce la massa dei capelli, alla maschietta. Le giovani signore non si sentono più matrone romane, come le proprie madri, ma aspirano ad interpretare un ruolo nuovo,più vicino al mondo maschile che aveva clamorosamente provocato il disastro della prima guerra mondiale, ma con un'insita percezione della necessità di cambiamento. Insomma: questo passaggio è avvertbile non solo nell'arte della conciature, ma in ogni arte applicata. Pensate,ad esempio, cosa cambia,in quel periodo le immagini dellemonete. Lasciamo a voi, il compito, divertente e appagante di legerre ogni sequenza novecentesca attraverso la capigliatura, com' è presentata dal filmato. Arrichiremo la nostra capacità di lettura del segno.
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