Il progetto porta la firma prestigiosa di Rodolfo Vantini (1792-1856) e l'opera bresciana fu terminata dall’allievo Giuseppe Cassa. L’architetto aveva disegnato un monumento sepolcrale di chiare forme neogotiche, ispirandosi alle trecentesche Arche Scaligere veronesi, nel quale confluivano, oltre a scelte ancora neoclassiche, anche le forme e il fascino dell’architettura egizia e l’inedito utilizzo della ghisa per le cuspidi delle guglie
Leggi tutto Per chi fu costruita la Tomba del cane e cosa contiene? Il mistero svelato del monumento di BresciaNel ritratto del cavaliere Secco Suardo, ambasciatore a Venezia dal 1545, il nobiluomo indica palesemente un elegante braciere, posto su una colonna. L’immagine-rebus è senza dubbio quella di “Su-ardo”, che viene rafforzata semanticamente dall’iscrizione, configurata come un’impresa araldica in caratteri latini: “Et quid volo / nisi ut ardeat?”. Il tema del fuoco (e del verbo ardere) riferisce l’impresa a un versetto evangelico (Luca, XII, 49) riguardante la missione di Cristo in terra: “Ignem vidi mittere in terram; et quid volo nisi ut accendatur” (Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso!)
Leggi tutto Il rebus del cognome dipinto. Così Moroni rappresentò il cognome bergamasco SuardoNobili e ricchi borghesi chiesero ai pittori più celebrati di cantare le imprese venatorie. Ecco due modi diversi di interpretare il mondo della caccia, dalla verità delle cose del Settecento all’edonismo biedermeier del secolo successivo
Leggi tutto Caccia nell’arte tra Pitocchetto e gli spiedi bresciani di InganniSe è la pietra a farla da padrona nelle architetture del centro storico di Brescia, anche il ferro concorre ad esaltare le bellezze della città, a partire dai cancelli dei palazzi signorili
Leggi tutto Ferrei splendori, antiche inferriate nel centro di BresciaIn quella “grande enciclopedia” che è il museo parigino la pittura bresciana è ben rappresentata. Esposti un Montagna e un Romanino. Ma i depositi nascondono altre sorprese, che Stile ha percorso minuziosamente. Ecco tavole e disegni di Moretto, Muziano, Gambara. Già nel 1530 Francesco I acquistava un Savoldo per la sua collezione
Leggi tutto I quadri e i disegni dei pittori bresciani conservati al LouvreI depositi del grande museo parigino conservano le pale del maestro bresciano che finirono a Brera con l’avvento di Napoleone. Vivant Denon ritenne che Parigi dovesse veder rappresentata la soave bellezza dei dipinti del Bonvicino. Così propose e ottenne lo scambio. Ma ora le opere non sono visibili
Leggi tutto Dipinti bresciani di Moretto nei depositi del LouvreRobusti sarebbe stato solo un soprannome, dato alla famiglia per essersi distinti il padre di Jacopo, Giovan Battista, e il fratello Antonio nella “robusta” difesa delle porte di Padova contro le truppe imperiali nel 1509. Del resto, anche “Tintoretto” era un soprannome, derivato dal mestiere di Giovan Battista, il quale faceva appunto il tintore e sarebbe stato originario di Brescia o della provincia e non di Lucca, come si è sostenuto per lungo tempo
Leggi tutto Il cognome di Tintoretto? “E’ Comin, non Robusti ed era di origine bresciana”La zona in cui sorge la casa di Alessandro Bonvicino detto il Moretto, grande pittore del Cinquecento bresciano e intellettuale di vaglia. Frequentò religiosi e studiosi importanti, tra i quali Sant'Angela Merici e Agostino Gallo che, in città risiedeva poco lontano da lui
Leggi tutto La casa del Moretto a BresciaAllieva, poi amante e moglie di Angelo Inganni, Amanzia Guerillot è una discreta artista che utilizza i modelli Biedermeier, sviluppandoli in chiave tutta femminile. Il Biedermeier è uno stile nato nei paesi di lingua tedesca. dopo il periodo della Restaurazione, caratterizzato da una valorizzazione degli spazi della casa, dall’amore per la piccola decorazione e per la semplicità agreste e dal rifiuto dei grandi temi che avevano acceso politicamente e filosoficamente i decenni precedenti
Leggi tutto Brescia. Amanzia Guerillot, rapida ascesa nella pittura e nel cuore di Angelo InganniLa ricerca della riproduzione di una realtà virtuale che divenga completa e coinvolgente sotto il profilo emotivo affascina ora così come un tempo...
Leggi tutto Romanino – Il realismo bresciano. Resurrezione di Lazzaro. Un uomo si tura il naso