Fotografia

Roberto De Mitri, fantasmi, ombre, nebbia. Scaglie d'argento imbrunito sul nero. Le foto

Eīhwaz è un ottimo selettore di fotografi post-romantici o caratterizzati da una sorta di tormento nichilista. Per questo predilige i propri conterranei, artisti-fotografi del Nord o del Centro Europa, che cercano nella grana dell'immagine, dissolvendola, nel riflesso; al contrario della ciarliera e cantata fotografia di stampo americano. Le opere dell'italianissimo Roberto De Mitri sono state scelte da Eīhwaz per un video, che qui vi mostriamo. Il fotografo italiano ricerca nella materia più lieve, come polvere su un dagherrotipo; tracce di ciò che esiste ed è esistito, ombre e veli, come vecchie farfalle rinsecchite sulla carta e polveri d'argento ossidate
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Quei cani sono uomini e donne. Trova persone vere e vedrai l’anima del mondo. Le foto di Erwitt

Istantanee d'ironia e umanità in mostra alla Venaria Reale. L'umanesimo di Elliot Erwitt evidenziato dalla splendida mostra curata da Biba Giacchetti con il progetto grafico di Fabrizio Confalonieri, organizzata da Civita Mostre. Con ben oltre 170 immagini, “Elliot Erwitt PERSONAE” è il titolo della prima retrospettiva delle sue fotografie sia bianco e nero che a colori, un concentrato di genialità . Un percorso unico dato dall'ironia immediata d' accostamenti, dall'antologia della prima parte della mostra caratterizzata da scatti fotografici in bianco e nero dei suoi divertentissimi cani antropomorfi, a quelli nei musei per indagare la sua personale visione dell'interagire dei visitatori con le opere d'arte, alla parte romantica, ai potenti della Terra ,alla foto di Marilyn Monroe e Jacqueline Kennedy.
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Alicja Brodowicz. Paure, terrori, incubi e sogni delle bambine e delle ragazzine. Il video delle fotografie

Alicja Brodowicz, nata a Cracovia, in Polonia, opera sopratutto nella Repubblica ceca, portando con sé antiche suggestioni legate al Paese d'origine. La fotografa esplora qui, con particolare intensità e poesia, l'universo mentale di se stessa bambina, offrendo una serie di immagini che appartengono al vissuto psichico di tante ragazzine. Come spiegare questi terrori che Brodowicz rende così acutamente? E quanto questi incubi sono strutturalmente indispensabili alla creazione di un equilibrio, in direzione della vita? Le immagini della fotografa polacca sono da osservare con particolare attenzione: splendidi lacerti di coscienza e simboli da decodificare
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Willy Ronis, la bellezza dell'ordinario come fonte di grandi emozioni. Fotografare al volo, dal vivo

Il percorso fotografico della mostra di Venezia, ai Tre oci, organizzata da Civita Tre Venezie, segue un ordine tematico articolato in 10 sezioni che ripercorrono vissuti, esperienze e temi della carriera del fotografo francese; dagli scioperi, alle strade di Parigi, dai reportage sulle condizioni degli operai, ai suoi viaggi tra cui Venezia in cui Ronis si fa assumere su un piroscafo, da dove scatta immagini come ricordi ai croceristi. Celebri o meno conosciute, sono i ricordi e riflessioni personali dietro l’apparente semplicità di uno sguardo sulla vita intima e famigliare,ritratti di amici e i raffinati nudi. A Parigi, Roma ,Djerba ...secondo gli incontri o le modelle. Ronis fa posare le donne. I suoi nudi sono spesso ambientati nell'intimità e nascondono i volti per meglio evidenziare i contorni del corpo*
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Rosita Delfino. Corpi lievi, magie, sogni, spettri quotidiani, anima e anime. Le fotografie dell'artista

Il suo primo approccio alla foto risale al 2009 e da allora è stata emotivamente coinvolta dal grande potere delle immagini nel comunicare e sorprendentemente evocare le parole, accanto alle più intime espressioni dell'anima. Solo le immagini possono trasformare la realtà oggettiva in una nuova creazione dando voce al singolo mondo segreto. Un interminabile dialogo tra apparire e essere, un affascinante viaggio nelle visioni delle donne, dove il corpo va oltre lo spazio e il tempo per immergersi in una dimensione onirica
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La bellezza femminile tra il 1910 e il 1930 nelle foto Alfred Cheney Johnston. Il video delle immagini

 Alfred Cheney Johnston fotografò numerose attrici americane che ci consentono di vedere l'idea di bellezza a cavallo del primo conflitto bellico e nel successivo periodo, i cosiddetti "anni ruggenti" quandosi si tentò di riacciuffare, con nuove regole e stimoli, la spensieratezza della Belle époque, cercando soprattutto di rimuove il trauma spaventoso del conflitto mondiale. Il video di foto si riferisce soprattutto alle ragazze dell'imprenditore dello spettacolo Ziegfeld
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Fotografie metafisiche, Kenro Izu cattura l’istante di rivelazione delle pietre. Il senso del sacro. Video

Kenro Izu (1949) è un fotografo di origini giapponesi che risiede negli Stati Uniti. Ha frequentato il Nihon University College of Art di Tokyo dal 1969 al 1972. Dopo essersi trasferito negli Stati Uniti nel 1972, ha lavorato per due anni come assistente fotografico a New York City e successivamente ha creato il suo studio, specializzato in still life. Dal 1979, oltre al suo lavoro commerciale ben consolidato, Kenro ha iniziato il suo serio impegno professionale per la sua fotografia d'arte, spostandosi per il mondo per catturare i sacri, antichi monumenti di pietra. Ha viaggiato e documentato Egitto, Siria, Giordania, Inghilterra, Scozia, Messico, Francia e Isola di Pasqua (Cile)
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Il corpo nudo ha uno stile? Sì. Nudi femminili da Napoleone III alle maschiette del Déco. Il video

La seconda metà dell'Ottocento reintroduce figure femminili più pesanti, dai grossi seni e dalla pelle liscia e serica, sostenuta da una alimentazione molto ricca. In questo periodo le modelle di nudo appaiono, in genere più rotonde - escluse le adolescenti - mentre il vero passaggio in direzione di una figura femminile identica alla nostra, avviene nella Belle époque e durante gli anni Venti, all'avvio del Déco, che coincide, a livello di capigliatura, con il taglio corto dei capelli corto, alla maschietta. Per rinviare a una figura androgina, le donne delle classi abbienti, nei primi decenni del secolo, fanno movimento e si mettono a dieta per ridurre le parti grasse e per non dare grande spazio al seno.  Negli anni attorno alla seconda guerra mondiale assisteremo, invece, all'esibizione di donne forti e pesanti, con i capelli decolorati, probabilmente in linea con il modello tedesco, della femmina-fattrice
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Lindsay Seers, quella strana artista paranormale che fotografa con la bocca. Opere alla Tate. Il video

Lindsay Seers (nato nel 1966) è un'artista britannica, con doti particolarissime, ritenute, da alcuni, al limite del paranormale e una straordinaria memoria eidetica, capace di basarsi sulle immagini e di ripercorrerle in ogni punto, come se fossero fotografie o testi tratti integri da una biblioteca In campo fotografico, Linsay ha utilizzato il proprio corpo per produrre fotografie, inserendo nel fondo della bocca carte emulsionate che si impressionavano, dischiudendo le labbra. Nata sull'isola Mauritius in una famiglia navale, non parlò finché non aebbe sette anni, dopo la partenza della famiglia dall'isola. Durante questo periodo sua madre affermava che sua figlia possedeva una memoria eidetica (altrimenti nota come memoria fotografica) così vivida che non sentiva alcun bisogno di comunicazione verbale. Ha parlato per la prima volta dopo aver visto un ritratto fotografico di se stessa, che l'ha spinta a chiedere "Sono io?"
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Tina Modotti quotazioni gratis – Biografia e immagini

E’ lo zio Pietro, che ha un piccolo studio fotografico, ad avvicinarla, per primo, alla fotografia. Nel 1913 si trasferisce a San Francisco, raggiungendo il padre che era già emigrato e trova un lavoro in una fabbrica tessile, iniziando anche ad affacciarsi nel mondo della recitazione teatrale. Sposa nel 1918 il pittore Roubaix "Robo" de l'Abrie Richey, e con lui sceglie di andare a vivere a Los Angeles, dove Tina nutre la speranza di affermarsi come attrice, esordendo nel 1920 con il film The Tiger’s Coat
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