La politica nell’arte

Mostri e mascheroni di gatti e leoni. Le decorazioni architettoniche contro Satana e gli avversari politici

I mascheroni ebbero maggior fortuna apotropaica nel declino della centralità economica dell'Italia, a partire dal grave trauma del Sacco di Roma (1527), nella rottura insanabile tra il mondo protestante e quello cattolico, tra le inquietudini del Manierismo e, successivamente, nell'avanzare seicentesco del pensiero razionalista che tendeva a lasciare sempre più l'umanità a se stessa, senza celesti protezioni
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L’arte e il fascismo, tutti i colori del nero. Guerra, politica e cultura tra futurismo e classicismo

Alla Casa natale di Mussolini, a Predappio, una mostra che analizza il rapporto tra creatività e regime - Giampiero Mughini a Stile: “Non è vero che dalla parte del fascismo non ci sia stata cultura: pensiamo, per quanto riguarda la pittura, all’adesione di grandi come Marinetti e Sironi” - Quando il Duce affermava: “L’arte dev’essere tradizionalista e moderna”, favorendo così tanto il Futurismo quanto il linguaggio classicista e monumentale del “Novecento” di Margherita Scarfatti.
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Quel quadro? Fucilatelo! Guerre e plotoni d'esecuzione contro la Madonna del nemico

La guerra delle immagini portò nel 1810 in America latina il plotone d’esecuzione al cospetto di una tela che raffigurava la Madonna di Guadalupe, simbolo del meticciato. Le vicende esplosive della pittura devozionale, tra Vergini armate e Signore apocalittiche
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Aldo Gay – Una matita nel cuore del dramma

Aldo Gay ricostruì in presa diretta, utilizzando il lapis come una macchina fotografica, la deportazione degli ebrei italiani ad Auschwitz-Birkenau, a partire dalla razzia nel ghetto di Roma. Non smetteva mai di disegnare quest’uomo dalla dignità straordinaria, nemmeno nei momenti di maggior difficoltà e incertezza, quando l’unica via di scampo sembrava la fuga: “Tutti fuggono portandosi via alla meglio tutto il trasportabile, lunghe carovane di asini con carichi di materassi, cibarie e mobilia”, scrive Gay nel suo Diario dei nove mesi. E disegna donne sconvolte con fagotti in testa; cavalli e buoi che trasportano enormi e pesanti carichi; una madre che stringe fra le braccia la sua bambina, quasi a nasconderla e a proteggerla, sotto l’ampio cappotto, dallo sguardo beffardo e spietato dei soldati nazisti, che si prendono gioco di lei minacciandola con una pistola...
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Come leggere i simboli nella scultura politica. Le frasche simboliche. La Bella Italia

La rappresentazione di idee e il processo di comunicazione, analizzando lo scultore dell'Ottocento lombardo che rinnova l'apparato simbolico per adeguarsi al nuovo modo di sentire degli italiani
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