Pittura del Novecento

Il pittore che amava la neve. Il candore nelle opere di Alfons Walde (1891-1958). Video

Compì studi regolari frequentando, infine, il corso di architettura alla Scuola Tecnica di Vienna. Contemporaneamente ha iniziato e perfezionato la formazione pittorica. Frequentò gli ambienti artistici di Gustav Klimt e Egon Schiele, ma i soggetti principali dei suoi dipinti - dopo un periodo nel quale risentì dell'influenza dei due grandi artisti - erano le montagne che circondavano Kitzbuehel
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Perchè i pittori ebrei non potevano dipingere figure? Le difficoltà di Soutine

“Non avrai altro Dio all’infuori di me. Non fabbricarti nessun idolo e non farti nessuna immagine di quello che è in cielo, sulla terra o nelle acque sotto la terra”. Il monito compare nella Bibbia, nel libro dell’Esodo (20, 4-6), ed è rivolto dall’Altissimo a Mosè sul Sinai. Così, già tra pietre e rovi di quel sacro monte, si incrociano le strade della religione e dell’arte
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Come dipingeva Renato Guttuso, i segreti tecnici del suo atelier. Analisi e video

Egli, in precedenza, ha preparato, stemperandolo con abbondante essenza di trementina, un colore bruno - marrone scuro, più una piccola parte del nero - tenendo l'impasto piuttosto liquido, a livello di emulsione, per raggiungere, senza il rischio di colature, la fluidità del movimento, come se utillizzasse china. Il contorno è già in grado di esprimere il realismo didadascalico del maestro. Successivamente egli non inteviene con impasti di colori, riempiendo di colore la forma. Cambiando pennello, lo vediamo intento a tracciare altre linee cromatiche - dello stesso rosso - individuando nel soggetto da rappresentare qualcosa di topograficamente simile alle isoipse topografiche
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Guernica di Picasso. Prima stesura? Nel 1446. Le matrici del capolavoro. L’urlo

Abbiamo analizzato struttura e lessico figurativo della grande opera di Picasso. Da ciò emerge con chiarezza che il capolavoro-denuncia pone le proprie radici nel Trionfo della Morte affrescato da un anonimo a Palermo a metà del XV secolo. Ecco come l’artista novecentesco recupera e rilancia creativamente l’antica matrice
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Giacomo Balla fu nauseato dal Futurismo. E tornò alla pittura figurativa. Eccola

Per Balla il Futurismo aveva tanta forza da ricostruire l’universo su fondamenta nuove. L’artista torinese credette a lungo nell’impossibile sogno. Poi, negli anni Trenta, la svolta imprevedibile, il ripudio dell’avanguardia e il ritorno all’assoluta verità della figura
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Chagall e Mirò – Gemelli diversi: i punti di contatto stilistico ed espressivo

Due mondi diversi, che si guardano. L’uno, quello di Chagall, tutto declinato in senso lirico e sognante, l’altro, quello di Miró, più concreto e materiale, ma entrambi accomunati da un’identica, estrema libertà espressiva e dalla capacità di riversare nelle opere un’inconfondibile dimensione evocativa e onirica.
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Egon Schiele condannato per corruzione

Il diario dal carcere di Egon Schiele, che nell’aprile del 1912 fu incarcerato. L’autoricostruzione di un “crimine”: l''ospitalità data ad una giovinetta appena conosciuta. L’arrivo del padre di lei seguito a breve distanza da una visita della polizia. La candida dichiarazione relativa a disegni erotici che la (in)Giustizia trasforma in osceni. Schiele investiga su se stesso per capire i motivi della sua carcerazione. Di quei giorni interminabili durante i quali si rende conto di come il suo arresto non sia un malinteso.
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