Pittura del Novecento

Salvador Dalì – Ossessione del cibo, ricette afrodisiache, compulsioni gastro-erotiche

"La mia pittura è gastronomica, spermatica, esistenziale". Nulla di più chiaro, e conciso, con cui descrivere le proprie pulsioni, anche creative, poteva essere detto. Basti pensare a quanto accadde ai suoi quadri: uova fritte al tegamino - senza tegamino - penzolanti da cucchiai surrealisti; pani sodomiti, rivoluzionari o sentimentali; costolette d'agnello che ammiccano dalla spalla nuda di Gala o che "firmano" l'autoritratto dell'artista: telefoni a forma di astice o coperti da sardine fritte; orologi molli, sensuali, pronti a segnare una "Memoria persistente" come il gusto intenso del Camembert leggermente sciolto al caldo estivo a dalì libro 2
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Mare, bagnanti e cieli immobili nell'estate neo-metafisica di Ram, dopo l'esperienza futurista. Perché?

Pittore, scultore, cartellonista, scenografo, illustratore, Ruggero Alfredo Michahelles, conosciuto con lo pseudonimo di RAM, insieme al brillante e più noto fratello maggiore Ernesto, in arte Thayhat, famoso inventore del rivoluzionario abito tuta, rappresenta ancora oggi un caso singolare di artista polimorfo difficilmente etichettabile se non prendendo a prestito la definizione che Alberto Savinio coniò per se stesso, di «centrale creativa».
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I meccanismi costruttivi di Hopper svelati dalla fotografia

Richard Tuschman, ha ricreato ambienti e situazioni hopperiane, attraverso immagini di alto livello qualitativo. Non siamo di fronte ad una semplice operazione di mimetismo - che finirebbe nel punto in cui s'accende,per un attimo, il fuoco della curiosità, di fronte al coincidente - ma ad una ricostruzione dei meccanismi espressivi. La meccanica espressiva, l'uso attenuato del colore, come avvolto da un triste pulviscolo, la luce priva di gioia,le ombre allungate del crepuscolo o dell'alba - nelle fotografie appaiono acuite -e pertanto rendono ancor più evidente la costruzione hopperiana-. Perché, in fondo, l'olio e la tela, addolciscono, stipulano un contratto narrativo tra pittore e osservatore.
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Kazimir Malevich. Dipinse il famoso quadrato nero. Poi se ne pentì. Perchè?

“Mi sono trasfigurato nello zero delle forme e sono andato al di là dello zero”. Così negli anni Dieci l’artista descriveva l’idea suprematista. Poi un lungo silenzio, interrotto dall’inattesa riscoperta dell’immagine, nel rimando ai maestri del Rinascimento e alla pittura sacra della tradizione russa
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David Hockney verso la semplificazione gioiosa della realtà. Il video

David Hockney, britannico naturalizzato americano, è considerato il più grande pittore figurativo in attività. La sua ricerca muove dalla pittura pop. Con gli anni, il maestro ha lavorato per ridurre effetti prospettici o elementi di superficie per giungere alla struttura della figura umana, priva di velature e di finiture, colta in una piattezza molto incisiva e decorativa. la gioia è sotto l'epidermide
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Vi siete mai chiesti quanto costa un quadro di Frida Kahlo? Poco? Tanto? Le quotazioni, qui

Non vi è dubbio che il mito formatosi attorno alla figura e all'opera di Frida Kahlo (1907-1954) abbia ormai assunto una dimensione globale; icona indiscussa della cultura messicana novecentesca, venerata anticipatrice del movimento femminista, marchio di culto del merchandising universale, seducente soggetto del cinema hollywoodiano, Frida Kahlo si offre alla cultura contemporanea attraverso un inestricabile legame arte-vita tra i più affascinanti nella storia del XX secolo
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Quanto valgono i quadri di De Vlaminck, violinista-ciclista e pittore-belva

Nel 1905 partecipa al suo primo Salon des Indépendants, creando scandalo per i suoi quadri da "belva" - fauve, in francese, ha questo significato - accanto ad Henri Matisse , André Derain , Raoul Dufy. Il mercante Ambroise Vollard capisce che quella pittura accesa, violenta e semplice, che ha creato tanto scalpore, può essere un ottimo investimento.
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Adolf Hitler disegnava i Sette Nani e Biancaneve. Ecco i cartoni del dittatore

Hitler li adorava. E se li faceva proiettare segretamente ogni sera. Aveva una grande passione per i sette nani, che tanto gli ricordavano gli gnomi delle fiabe della sua infanzia.Li disegnava nei momenti liberi, riprendendo quelle matite che aveva tanto amato, al punto da sognare, in gioventù, di diventare pittore. (in fondo alla pagina troverete il link gratuito attraverso il quale potrete leggere la storia di Hitler pittore e vedere un buon numero di sue opere). E in fondo, quella che Disney aveva rappresentato con i suoi miti, con le sue statue, i suoi paesaggi era, davvero, la Germania.
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Capire la Pop Art

Maria Prather del Whitney Museum risponde alle domande di Stile sul fenomeno artistico americano: "Per molti aspetti la Pop Art è stata una reazione a ciò che l’ha preceduta. Anziché enfatizzare l’arte come espressione individuale o come ricerca di una dimensione spirituale, gli autori pop guardavano alla società contemporanea e ne facevano l’oggetto della propria arte"
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Quanto vale un quadro di Braque, vita e opere del fondatore del Cubismo

Studiando metodicamente le linee di contorno di Paul Cézanne, Braque giunse gradualmente a composizioni nelle quali le linee cezanniane venivano spezzate dalla luce, come in "Natura morta con brocche" . A partire dal 1908 avviò la frantumazione di ogni visione tradizionale, giungendo al periodo comunemente noto come Cubismo (1911-1914). Egli poi utilizzò forme geometriche, prevalentemente in nature morte , introducendo nei suoi dipinti lettere a stencil e collages. Reale " pensatore " del cubismo, ne ha sviluppato le leggi della prospettiva e del colore.
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