Da Mantegna a Rembrandt, passando per i segreti della Cabala. Quando l'Occidente accolse in libri e dipinti la lingua dei Profeti per rappresentare la voce di Dio e i misteri del Cosmo.Nel Rinascimento gli antichi caratteri ebbero un grande successo. Il caso di Isabella d'Este e del suo pittore di corte. La presenza di elementi alfabetici ebraici è fitta nelle illustrazioni di libri ermetici o alchemici, anche perchè si riteneva che Mosè fosse il fondatore della scienza alchemica. L'origine della cabala è attestata dagli stessi autori cristiani delle origini, come Paolo, Origene e Ilario. Si dice infatti che, dopo aver conferito la Legge, che fu trascritta nel Pentateuco. Dio abbia svelato a Mosé tutti i misteri in essa racchiusa, raccomandandogli di non metterli per iscritto, bensì di rivelarli a voce ai propri successori, affinché costoro, a loro volta, facessero lo stesso
Leggi tutto Arcani ebraici in pittura. Scritte misteriose di ascesi o condannaLo spidocchiamento fu un diffusissimo rito igienico con connotazioni sociali e sessuali testimoniato dalla pittura di genere. Dal diario al resoconto inquisitorio: il passo verso la pittura è breve. Nel XVII secolo la preclusione culturale nei confronti dell’acqua è molto più d’una constatazione. Le pitture sei-settecentesche, tanto per contribuire a rivelare quell’universo femminile che orbita intorno ai balzi dei parassiti, hanno privilegiato scene di donne intente alla doverosa incombenza.
Leggi tutto Pennelli e pidocchi, il rito dello spidocchiamento nella pittura e nella vitaIn alcuni disegni preparatori di Federico Barocci, la Vergine Maria
è raffigurata senza veli, come una sensuale Venere classica.Nessun intento blasfemo, però, da parte dell’artista, che nei bozzetti cercava con maniacale puntiglio la perfezione anatomica
dei futuri protagonisti delle sue tele sacre
Leggi tutto Federico Barocci – I disegni delle Madonne nude. Perché le disegnava senza vesti?Un sole a dodici raggi, una sigla antichissima e plurisignificante, una complessa simbologia. Il più celebre dei trigrammi fu eletto a proprio “marchio” da due protagonisti della storia della Chiesa: Bernardino da Siena ed Ignazio di Loyola
Leggi tutto Ihs, trigramma. Un "logo" taumaturgico per due santi. Cosa significa. La potenza nella meditazioneIl pittore nato a Creta dipingeva cieli percorsi da spiriti alati le cui vesti lasciavano trapelare gambe di donna flessuose e conturbanti. E l’Inquisizione lo chiamò a rapporto…
Leggi tutto El Greco dipinse l'erotismo degli angeli e fu interrogato dagli Inquisitori. Sensi e seduzione degli SpiritiIl maestro tedesco lavorò a un’incisione che mise in relazione l’insorgenza del morbo gallico con la congiunzione di Giove e Saturno in Scorpione avvenuta nel 1484. Ecco come nacque quell’opera che poggiava su ricerche svolte con l’osservazione della volta celeste e con il collegamento tra stelle e corpo umano
Leggi tutto Dürer incise l’arrivo della sifilide in Europa, malattia nuova portata dalle “stelle” Lo studio dedicato da Maurizio Bernardelli Curuz al noto dipinto di Giorgione porta, attraverso comparazioni iconografiche e documenti, a stabilire l'identità dei tre filosofi-alchimisti e a comprendere il significato della tavola retta dal primo personaggio sulla quale appaiono elementi di quadratura del cerchio, attraverso le lunule, secondo una procedura che era stata stigmatizzata da Leon Battista Alberti. La soluzione di quel quesito – Leonardo da Vinci avrebbe interrotto la propria attività pittorica per diversi mesi, per giungere a una soluzione impossibile – veniva considerata alla luce dell’impegno convergente di ogni popolo e di ogni tradizione.
Leggi tutto I tre filosofi di Giorgione significato La formazione nella bottega dei fratelli Giulio e Antonio, la svolta autonoma, i contatti con i Fiamminghi. Pagliaga: "Ritengo che Vincenzo fosse soprattutto interessato alla dimensione ironica e grottesca evocata dai personaggi popolari del mondo contadino, che inseriva nei suoi dipinti esaltandone gli aspetti più rozzi e in qualche modo 'volgari'".
Leggi tutto Vincenzo Campi, la quotidianità senza tempo di un maestro del ‘500. Il videoIl 14 giugno 1559 Orazio Vecellio, figlio del sommo Tiziano, viene pugnalato a Milano dallo scultore Leone Leoni, e, gravemente ferito, riesce a stento a salvarsi dalla furia dell’assalitore. Quali le ragioni del gesto delittuoso e all’apparenza inspiegabile? Lettere, testimonianze, verbali di polizia ci consegnano una verità dalle molte facce, ogni volta diversa. Finché spunta la pista legata a quattordici
dipinti misteriosi svaniti nel nulla…
Leggi tutto Accoltellato il figlio di Tiziano. Tre moventi per un crimine. Investigare nel mondo dell'arteTRUFFE D'ARTE - L’alchimista Federico Gualdi, ritenuto possessore del segreto dell’eterna giovinezza, appare in una tela attribuita a Tiziano. Ma l’artista era vissuto un secolo addietro… Cronaca di un gioco che passa dalla pittura per arrivare all’oro
Leggi tutto Sono immortale, la prova nel mio ritratto. L’antica truffa di un alchimista che utilizzò la pittura