“La mia generazione” racconta a Stile il grande maestro italiano “ha avuto la possibilità di rimodellare il corpo ed il corpus della rappresentazione” - Gli incontri con Bacon, Sutherland, Lichtenstein, Warhol e l’ingabbiatura, non condivisa, nella Pop Art - Il fascino del linguaggio degli antichi codici miniati e di quello del fumetto, accomunati dalla “forma chiusa a tratto di contorno” - Tra ironia, dramma, richiami della memoria, sino alle recenti prove, più inclini alla pacatezza.
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La ricerca estetica di un senso del vivere emerge dall’opera di questo maestro contemporaneo, tra i fondatori del Gruppo del “Realismo esistenziale” - Intervistato da Stile, il pittore livornese ribadisce il suo profondo convincimento: all’arte è assegnata una funzione attiva nell’indagine del significato ultimo delle cose - Dall’aggressiva presa di posizione intellettuale ad una “religiosa” consapevolezza della precarietà umana.
Gli artisti contemporanei trasfigurano vedute credibili ma spaesanti, oscillando tra il reale e l’artificio virtuale, filtrati dal distacco critico dai luoghi di appartenenza come fossero etnologi di una naturalità perduta
L’opera, ritenuta da alcuni il capolavoro dell’artista bresciana, presenta un dipinto a olio di grandi dimensioni realizzato nei primi anni sessanta, e ripreso tra il 2010 e 2011 per creare una installazione dove, in un ordine geometricamente calcolato, elementi e materiali diversi danno vita a un austero rito conviviale fortemente segnato dal presagio e i simboli della passione. E' in mostra a .Milano, alla Galleria d'arte Sacra dei Contemporanei - Villa Clerici, dal 20 marzo al 19 luglio 2014
Come per magia, nelle notti scorse, alcune cabine elettriche di Milano, in zona Isola, hanno subito una metamorfosi inaspettata...
E’ tra i protagonisti dell’avventura dada. Poi, la crisi e la svolta, “nella vita e nello stile”. “E’ l’Italia - confessa - che mi ha aperto gli occhi”. E il pittore tedesco comincia a creare i suoi ritratti straordinari, che riecheggiano Raffaello e Bronzino
L'emigrazione dalla Sicilia a un Nord freddo e distante, poco solidale. I primi passi all'Artistico e con un generoso maestro indipendente. La ricerca di una strada, l'impossibilità economica di acquisire tele da dipingere e l'accordo con un rigattiere per ottenere la materia prima. L'artista si racconta.- E Stile sottolinea - nell'ambito dell'intera prooduzione - l'efficacia delle sue opere neo-pop, che dialogano con il passato
"Da piccola avevo un grande sogno: fare la pittrice. Così dopo lo studio mi dedicavo a designare parti del corpo umano. Inoltre, spesso andavo con mia madre a fare visita ad un'amica artista. Ricordo ancora oggi che mi piaceva l'idea di uno spazio tutto personale, pieno di tele e colori, dove la fantasia e la creatività avevano libero sfogo..."