In queste ore si chiude lo scavo del transetto della Cattedrale di Notre-Dame, Gli archeologi dell’Inrap hanno operato nel sottosuolo, dopo la rimozione del pavimento dell’edificio. Oltre alle tombe – tra le quali un sarcofago di piombo che sarà aperto nei prossimi giorni – sono stati rinvenuti diverse centinaia di elementi lapidari che vanno da alcune centinaia di grammi a quasi 400 kg, sepolti nella zona orientale del transetto stesso.
“Si presentano sotto forma di frammenti scolpiti e policromi, figure ed elementi architettonici religiosi. – dicono gli archeologi dell’Inrap – Una prima analisi stilistica delle decorazioni vegetali, del modo di rappresentare i volti, i capelli, i panneggi permette di considerare una datazione al XIII secolo. A differenza di quelli conservati al Louvre, questi frammenti colpiscono per la loro policromia, i colori a volte si sovrappongono con aggiunte, riparazioni, applicazioni di foglia d’oro”.
La loro disposizione nella fossa è interessante per gli archeologi perché, sebbene siano stati senza dubbio lasciati nella cattedrale per ragioni pratiche, sono stati comunque “sepolti” lì con cura: gli strati sono molto ben organizzati e agglomerati da un legante.