“Cos’ho trovato?”. La scoperta in un campo. Non è una moneta, non è un bottone, non è una borchia. Davanti ha un’immagine, dietro è piatto. Rispondono gli archeologi

Il ritrovamento è avvenuto nelle ore scorse. Era nel terreno arato di un campo agricolo, non lontano da una suggestiva stradina di campagna. L’uomo che l’ha trovato l’ha raccolto e ha iniziato a studiarlo. Poi ha denunciato all’autorità il rinvenimento.

Nel cuore del tranquillo distretto di East Hampshire, nella parrocchia civile di Bentworth, questo insolito ha acceso la curiosità della gente. Solo dopo un’attenta analisi, l’oggetto ha rivelato la sua vera natura: un peso monetale medievale per un mezzo Noble, databile tra il 1421 e il 1470.

Davanti e dietro. L’oggetto di bronzo trovato nel campo inglese@ Fotografia Surrey County Council

Questo manufatto porta con sé una storia che intreccia economia, tecnologia e controllo statale nel cuore del Medioevo inglese.


Bentworth: un villaggio dal fascino discreto

Bentworth, piccolo centro abitato dell’East Hampshire, ha origini antiche che si perdono nei secoli. Il villaggio, circondato da dolci colline e campagne fertili, è noto per la sua chiesa medievale dedicata a San Maria e per la sua menzione nel Domesday Book del 1086. Sebbene oggi sia una comunità rurale tranquilla, durante il Medioevo Bentworth era parte di un sistema economico e sociale più ampio, in cui il commercio e il controllo del denaro giocavano un ruolo cruciale.

La scoperta del peso monetale aggiunge un tassello intrigante alla storia locale, suggerendo che l’area fosse partecipe di un più ampio sistema economico che si estendeva ben oltre i confini del villaggio.


Cos’è un peso monetale?

La zona del ritrovamento in una fotografia di Colin Smith, Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0

Un peso monetale è un piccolo oggetto metallico utilizzato per verificare l’autenticità e il peso delle monete. Durante il Medioevo, l’accuratezza del peso delle monete realizzate in materiale prezioso era cruciale: una moneta con un peso corretto garantiva il suo valore nominale e protezione contro le frodi, come la limatura o l’alterazione. I pesi monetali erano strumenti essenziali per mercanti, cambiavalute e funzionari.

Il peso ritrovato a Bentworth è circolare, uniface (cioè con un’immagine solo su un lato), e realizzato in bronzo, con un diametro di 16 mm e uno spessore di 1,5 mm. Sul dritto reca un giglio e una corona incusi, simboli che richiamano il potere regale e l’autorità che garantiva l’integrità delle transazioni. Un piccolo foro al centro testimonia che il peso era stato montato su un tornio per la finitura, indispensabile non per fini estetici ma per garantire che il gettone di bronzo avesse il peso identico alla moneta d’oro.


Chi produceva i pesi monetali?

L’emissione e la regolamentazione dei pesi monetali furono disciplinate per la prima volta in Inghilterra da un atto del Parlamento nel 1421. Da quel momento, i pesi venivano prodotti sotto il controllo delle autorità, per garantire uniformità e affidabilità. Erano spesso realizzati da orafi e fabbri autorizzati, che utilizzavano leghe di rame per la loro produzione.

Questo sistema rappresentava un tentativo del potere centrale di mantenere ordine nell’economia, proteggendo sia i commercianti che i consumatori da truffe e falsificazioni.


Il mezzo Noble e la sua rilevanza

Il peso ritrovato era specifico per misurare un mezzo Noble, una moneta d’oro introdotta da Edoardo III nel XIV secolo. Il Noble, e le sue frazioni, come il mezzo Noble, erano utilizzati principalmente per transazioni di grande valore. La necessità di verificare il peso delle monete d’oro, così preziose, era fondamentale in un’epoca in cui la fiducia nelle transazioni si basava sulla materiale qualità del denaro. Qualcuno, con una lima, spesso “sgraffignava” l’oro delle monete, togliendone un po’, sperando che gli altri non se ne accorgessero. Il valore della moneta risiedeva infatti nell’integrità del peso.

Con un peso di 3 grammi, questo piccolo manufatto rifletteva la meticolosa attenzione che le autorità medievali riservavano alla circolazione del denaro.


Un frammento di storia

Il peso monetale ritrovato, databile tra il 1421 e il 1470, è un vero e proprio frammento di storia. Restituito al cercatore dopo la registrazione, questo oggetto continuerà a suscitare domande e curiosità, sia tra gli studiosi che tra i semplici appassionati.

L’uso dei pesi monetali: strumenti di precisione nel Medioevo

I pesi monetali venivano utilizzati principalmente in combinazione con un piccolo bilancino, uno strumento di precisione che consentiva di confrontare il peso di una moneta con quello del peso monetale corrispondente. Questo processo permetteva di verificare che la moneta non fosse stata manipolata o limata, una pratica comune per sottrarre metallo prezioso senza compromettere l’apparenza della moneta.


Il procedimento

  1. Confronto diretto:
    • Il bilancino aveva due piatti: su uno veniva posizionata la moneta, sull’altro il peso monetale corrispondente.
    • Se i due oggetti si bilanciavano perfettamente, la moneta era autentica e il suo valore nominale era garantito.
  2. Verifica visiva e tattile:
    • Oltre al peso, si osservava la moneta per controllare segni di usura anomala o manipolazioni.
  3. Ricalibrazione periodica:
    • Anche i pesi monetali stessi venivano verificati e calibrati, solitamente da autorità competenti o artigiani specializzati, per assicurare che mantenessero la loro precisione.

Chi utilizzava i pesi monetali?

  1. Mercanti e cambiavalute:
    • I mercanti, impegnati in transazioni commerciali, erano tra i principali utenti dei pesi monetali.
    • I cambiavalute, presenti nei mercati e nelle città, usavano questi strumenti per controllare monete straniere o d’oro, la cui autenticità era essenziale in assenza di una banca centrale moderna.
  2. Funzionari pubblici e tesorieri:
    • I pesi monetali erano utilizzati nelle case della zecca e dagli esattori delle tasse per garantire che i tributi fossero pagati in monete integre.
    • Erano anche strumenti indispensabili per controllare le monete circolanti nei territori sotto il controllo del re o di altre autorità locali.
  3. Privati cittadini benestanti:
    • Anche individui facoltosi, coinvolti in transazioni di alto valore, potevano possedere bilancini e pesi per proteggersi da truffe.

L’importanza dei bilancini e dei pesi monetali nel Medioevo

L’uso dei pesi monetali riflette l’importanza della fiducia nel sistema monetario medievale. La circolazione di monete d’oro, come il Noble o il mezzo Noble, rendeva indispensabile uno strumento per garantire il valore effettivo delle transazioni.

Questi strumenti non solo proteggevano i commercianti dalle frodi, ma rappresentavano anche un segno del controllo statale sull’economia. Ogni peso portava spesso simboli ufficiali, come corone o stemmi, a indicare la sua autenticità e la connessione diretta con l’autorità centrale.

Conclusione

I pesi monetali e i bilancini non erano semplici strumenti di uso quotidiano: erano un mezzo per garantire ordine e affidabilità in un’economia complessa. Il loro utilizzo, da parte di una varietà di figure sociali, testimonia l’importanza del controllo del denaro in un’epoca in cui la fiducia era costruita pezzo dopo pezzo, moneta dopo moneta.

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Redazione
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa