Cristina Roccati, chi fu la donna che osò studiare fisica: la terza laureata al mondo. Il telescopio spaziale ESA a lei intitolato. Una mostra racconta la pioniera della scienza

La figura di Cristina Roccati, pioniera della scienza

A Rovigo, una mostra presso Palazzo Roncale celebra Cristina Roccati (1732-1797), straordinaria donna di scienza e letteratura, divenuta la terza donna al mondo a ottenere una laurea e la prima italiana a laurearsi fuori sede. La sua storia, riproposta dall’esposizione che durerà dal 6 dicembre 2024 al 21 aprile 2025, è un omaggio a una mente curiosa e coraggiosa, che osò sfidare i pregiudizi dell’epoca per addentrarsi nei misteri della fisica.

Promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con l’Accademia dei Concordi e il Comune di Rovigo, la mostra è curata da Elena Canadelli, sulla base di un’idea di Sergio Campagnolo.

Matteo Massagrande, Cristina Roccati, 2024

Il viaggio di una pioniera della scienza

Cristina Roccati si trasferì a soli quindici anni a Bologna, accompagnata dalla zia e dal maestro, per avvicinarsi agli studi di logica, filosofia, meteorologia, geometria e fisica sotto la guida di Laura Bassi. La sua vicenda è emblematica di come, persino nel Settecento, l’istruzione scientifica restasse un privilegio maschile e riservato agli uomini benestanti.

Pagine sciolte tratte dalle 51 lezioni di fisica di Cristina Roccati, 1751-1777, Accademia dei Concordi

La curatrice Elena Canadelli sottolinea l’importanza di questo evento: «In un mondo senza donne come quello della scienza dell’epoca, la Roccati si laureò nel 1751, appena diciannovenne, e l’anno successivo si trasferì a Padova per continuare la sua formazione con lo studio dell’astronomia e della fisica di Newton». Dopo lo scandalo finanziario del padre che la costrinse a tornare a Rovigo nel 1752, Roccati cominciò a insegnare fisica presso l’Accademia dei Concordi, fino a esserne eletta “Principe” nel 1754.

Una vita dedicata alla scienza e alla cultura

«Dopo le vivaci esperienze a Bologna e Padova, la vita di Cristina Roccati trascorse sempre a Rovigo, dove portò la scienza galileiana e la fisica newtoniana», spiega ancora la curatrice. Tra le donne che seppero distinguersi, tra cui Maria Gaetana Agnesi e Émilie du Châtelet, Roccati emerge come una figura che ispirò e insegnò, accolta tra le accademie letterarie e scientifiche italiane. La sua attività scientifica si intrecciò con la moda settecentesca delle dimostrazioni di elettricità e delle lezioni sperimentali, che animavano le corti e i salotti d’Europa.

«La mostra restituisce la voce a una delle protagoniste di questa elettrizzante stagione della scienza», afferma Canadelli, raccontando non solo le vicende personali di Cristina ma anche il contesto storico del Settecento, epoca di scoperte e progresso.

Il telescopio ESA e l’eredità di Roccati

In un omaggio postumo, uno dei telescopi del progetto PLATO dell’Agenzia Spaziale Europea sarà intitolato proprio a Cristina Roccati. La missione del telescopio sarà quella di individuare pianeti extrasolari simili alla Terra, scrivendo così una nuova pagina di esplorazione e conoscenza scientifica.

Pietro Longhi, La lezione di geografia, 1750-52, olio su tela, 70×58,5 cm. @Fondazione Querini Stampalia – Venezia

Informazioni sulla mostra

  • Titolo: Cristina Roccati, la donna che osò studiare fisica
  • Luogo: Palazzo Roncale, Rovigo
  • Date: 6 dicembre 2024 – 21 aprile 2025
  • Orari: [Inserire orari se disponibili]
  • Sito web: www.palazzoroncale.com

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Redazione
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