Dai depositi di Vienna riemerge un dipinto. E’ sempre più Tiziano. Ripensamenti e una Madonna sottostante

Parti del fondo possono essere collegate ad altre opere di Tiziano. Inoltre, sotto la superficie visibile dell'immagine vi sono indicazioni del caratteristico metodo di lavoro del maestro veneto, come figure in movimento con modifiche, in corso d'opera, della posizione delle stesse

Un percorso attributivo che porta sempre più, direttamente, alla mano di Tiziano è stato avviato dal Kunsthistorisches Museum Vienna, rispetto a un Salvator mundi, che si riteneva opera della bottega. L’opera è esposta da questi giorni fino a maggio per un confronto serrato tra studiosi – do un lungo percorso di indagine – mentre viene promossa una raccolta di fondi per il restauro del dipinto, finalizzata alla rimozione di alcune integrazioni successive e alla migliore lettura dell’opera. Nel corso dei precedenti restauri, il quadro è stato fortemente pressato, appiattendo la superficie degli strati originali di pittura.

Tiziano, Cristo con il globo, 1520/30, olio su tela, 82,5 × 60,5 cm. Kunsthistorisches Museum Vienna, Pinacoteca, inv. 85

Nell’ambito di un progetto di ricerca sulle opere di Tiziano, sostenuto dal Fondo per la promozione della ricerca scientifica (FWF), i dipinti del maestro veneto sono stati radiografati ed esaminati con l’ausilio di tecniche di indagine non invasiva e con l’uso infrarossi. I risultati delle analisi hanno portato a risultati altamente informativi sul Salvator Mundi viennese .
In questo dipinto, tra l’altro, compare poco sopra la preparazione una composizione completamente diversa: una Madonna col Bambino. Parti del fondo possono essere collegate ad altre opere di Tiziano. Inoltre, sotto la superficie visibile dell’immagine vi sono indicazioni del caratteristico metodo di lavoro del maestro veneto, ad esempio figure in movimento con modifiche, in corso d’opera, della posizione delle stesse.

“Questa volta – spiegano al museo di Vienna – è a fuoco un dipinto speciale della nostra grande ammiraglia tizianesca, che, nella ricerca, fino a poco tempo fa non trovava quasi alcuna attenzione: il “Salvator Mundi”. Per molto tempo l’opera è stata considerata dell’atelier di Tiziano, ma recentemente sta crescendo la tendenza a un’attribuzione al maestro stesso. È forse un dipinto di Tiziano in persona?” La mostra intitolata, accademicamente, Opinione n. 25, organizzata a Vienna, vuole rispondere a questa domanda.
L’opera resterà esposta fino al 15 maggio 2022.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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