Dichiarato tesoro l’anello dello scoiattolo trovato in un campo da un cercatore con metal detector. A chi apparteneva?

Un oggetto grazioso o il blasone di una potente e storica famiglia che fu rapida, nell'ascesa sociale, come uno scoiattolo e che recava un motto che si riferiva proprio a questo animaletto? Le indagini e le ricerche sull'oggetto. Ora, secondo la legge, il gioiello è offerto ai musei che lo potranno acquistare a prezzo di mercato

È stato dichiarato tesoro dalla corte del coroner del Cambridgeshire e due musei del Cambridgeshire hanno espresso interesse ad acquistarlo dopo una valutazione indipendente, l’anello d’oro che nel castone reca la rappresentazione di uno scoiattolo, trovato in un campo agricolo da un appassionato di metal detector.

La conclusione dell’iter giudiziario è avvenuta con il riconoscimento, da parte dell’autorità, che il gioiello può seguire la procedura della speciale legge sui tesori. La chiusura di questa procedura dà la possibilità ai musei di acquistare l’anello, pagandolo a prezzo di mercato a chi l’ha trovato e al proprietario del terreno in cui è avvenuto il ritrovamento.

Il Treasure Act 1996 – nella cui fattispecie rientra l’oggetto prezioso trovato – è un atto del Parlamento del Regno Unito, che definisce quali oggetti sono classificati come tesori, obbligando legalmente il cercatore a segnalare il loro ritrovamento. La legge è stata promulgata per trattare i ritrovamenti di tesori in Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord. Obbliga legalmente i cercatori di oggetti che costituiscono un tesoro – oggetti antichi o gioielli – a segnalare il ritrovamento al loro medico legale locale entro 14 giorni. Un’inchiesta guidata dal medico legale determina quindi se il ritrovamento costituisca tesoro o no. Se viene dichiarato tesoro, il cercatore deve offrire l’oggetto in vendita a un museo a un prezzo fissato da un consiglio indipendente di esperti di antichità noto come Comitato per la valutazione del tesoro. Solo se un museo non esprime alcun interesse per l’oggetto o non è in grado di acquistarlo, chi lo trova può conservarlo. Comunque sia cercatore e proprietari del fondo sono considerati proprietari dell’oggetto stesso.


L’anello d’oro che reca la figura di uno scoiattolo rosso sulle zampe posteriori mentre mordicchia una ghianda è stato scoperto da un metal detector vicino a Ely, nel Cambridgeshire
Ely è una cittadina (15mila abitanti circa) dell’Inghilterra, che sorge a 103 chilometri dal centro storico di Londra.
Durante il Medioevo era sede di una conosciutissima fiera, quella di “St. Audrey” dove venivano venduti nastri e cravatte di scarso valore. Il nome della fiera, da cui derivò il termine tawdry che significa “pacchiano”, “economico”.
Di valore e molto carino è invece l’anello realizzato – secondo quanto hanno detto gli esperti al coroner, al fine della perizia – risale a un periodo compreso tra il 1500 e il 1700.
I ricercatori hanno sottolineato il fatto che l’animale rappresentato sull’anello è uno scoiattolo rosso nativo del Regno unito – caratterizzato dalle caratteristiche orecchie a ciuffo – specie che poi fu sostituita a causa dell’aggressiva colonizzazione da parte dello scoiattolo grigio, introdotto nel Regno Unito durante il 19° secolo.

Tra gli stemmi con scoiattolo più noti si segnala quello della famiglia Fouquet, che ebbe interessi d’affari anche in Bretagna e che operò pure con la Compagnia delle Indie. E’ curioso notare che lo scoiattolo nello stemma è la trasposizione figurata proprio del cognome Fouquet, che nel dialetto angioino significa scoiattolo.
I Fouquet – che originariamente erano mercanti di stoffe – avevano scelto lo scoiattolo per il proprio blasone, accompagnandolo con il motto Quo non ascendet? (Dove non salirà?), che i nemici di Nicolas Fouquet – potente sovrintendente alle finanze del regno di Francia, durante la minorità di Luigi XIV – storpieranno poi in Quo non ascendam? (Dove non salirò?), stigmatizzando la smisurata ambizione di Fouquet.

Nicolas Fouquet (Parigi, 1615 – Pinerolo, 1680) sarebbe realmente stato rapido come uno scoiattolo, nell’ascesa sociale. Grazie all’azione del padre, a matrimoni oculati politicamente, a un gioco di squadra familiare e ad alleanze politiche mantenute anche grazie a investimenti enormi che toccavano tutta la macchina del consenso, all’interno della corte e nel mondo degli intellettuali, giunse a un punto nevralgico dell’organizzazione amministrativa francese, divenendo il responsabile delle Finanze. Il politico francese fu oggetto però di invidia per il palazzo sfarzosissimo che egli aveva costruito e per la vita dispendiosissima che pareva più quella di un principe di sangue reale che di un ministro.

I suoi avversari politici iniziarono a metterlo in cattiva luce presso il re, sottolineando il fatto che Fouquet iniziava a comportarsi come un sovrano, forse utilizzando il denaro sottratto alle tasse. Cadde in disgrazia nel 1661, fu rinchiuso in prigione e trasferito in fortezza, dove morì in circostanze misteriose.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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