Dubuffet e l’Art Brut: l’arte degli outsider in mostra al Mudec. Cosa è l’Art Brut?

Dal 12 ottobre 2024 al 16 febbraio 2025, il Museo delle Culture di Milano (Mudec) ospita una mostra imperdibile per esplorare il mondo dell’Art Brut, una forma d’arte rivoluzionaria che sfida le convenzioni. L’esposizione, curata da Sarah Lombardi e Anic Zanzi, in collaborazione con la Collection de l’Art Brut di Losanna, è un omaggio a Jean Dubuffet, l’artista che ha inventato il concetto di Art Brut, espressione pura e grezza dell’arte, prodotta da artisti autodidatti e outsider, spesso ai margini della società.

Jean Dubuffet
La Vie pastorale II
1964
Olio su tela / Oil on canvas
Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma, dono di Lorenza Trucchi

Un’arte “rivoluzionaria”


Jean Dubuffet definì l’Art Brut come una forma d’arte non influenzata dalle accademie, dal mercato dell’arte o dalle convenzioni culturali. L’Art Brut è “l’arte degli outsider”, creata da persone che, senza una formazione artistica accademica, esprimono se stesse in modo libero e spontaneo, utilizzando materiali semplici e non tradizionali. “Operazione artistica pura, bruta, reinventata dal suo autore a partire dai propri impulsi”, così la definiva Dubuffet, riconoscendone il valore autentico e non condizionato.

Jean Dubuffet
Site populeux
1982
Acrilico su carta / Acrylic on paper
Musée Cantonal des Beaux-Arts, Lausanne, donation de Mireille et James Lévy, issue de leur collection
d’art Jean Dubuffet, 2019

Una mostra per scoprire l’Art Brut

La mostra al Mudec offre un percorso in quattro sezioni, che parte dall’opera di Jean Dubuffet e documenti storici che illustrano la nascita dell’Art Brut. Oltre 70 opere provenienti dalla Collection de l’Art Brut di Losanna sono esposte, tra cui opere di importanti artisti outsider come Aloïse Corbaz, Adolf Wölfli, Émile Ratier e l’italiano Carlo Zinelli. Questi artisti, spesso esclusi dalla società, creano mondi fantastici, enigmatici e personali, con un linguaggio visivo potente e unico.

Il legame con l’Italia


Nonostante l’Art Brut abbia ispirato numerosi artisti contemporanei e sia stata riconosciuta da critici e storici dell’arte, questa forma d’arte rimane relativamente sconosciuta al grande pubblico italiano. Mostre come questa al Mudec contribuiscono a far conoscere l’Art Brut anche nel nostro Paese, permettendo ai visitatori di immergersi in una dimensione artistica fuori dal comune, fatta di espressione incontaminata e di creatività.

Giovanni Battista Podestà
Senza titolo (L’Amore e l’Odio) / Untitled (Love and Hate)
tra il 1925 e il 1974 / between 1925 and 1974

Cosa è l’Art Brut

L’Art Brut è un movimento artistico nato negli anni ’40 grazie a Jean Dubuffet, che ne coniò il termine per descrivere opere create da individui al di fuori del sistema artistico tradizionale, spesso autodidatti o emarginati dalla società. Il termine “brut” significa “grezzo” o “puro” e si riferisce alla spontaneità e all’autenticità di queste creazioni, lontane dalle influenze culturali e accademiche.

L’Art Brut non segue le regole dell’arte convenzionale. I suoi autori lavorano per una necessità interiore, senza preoccuparsi del riconoscimento pubblico o del giudizio critico. Le loro opere esprimono un mondo interiore potente, spesso legato a visioni personali, traumi o vissuti emotivi profondi.

Un altro aspetto fondamentale dell’Art Brut è l’uso di materiali inusuali, spesso trovati casualmente o riciclati, che permettono agli artisti di creare senza limitazioni. Le opere sono altamente espressive e, in molti casi, trasmettono una forza primitiva e non mediata, caratteristica di chi crea al di fuori delle norme stabilite.

Secondo Dubuffet, l’arte è una forma di espressione universale, accessibile a tutti, e il suo intento era quello di valorizzare la purezza creativa dell’individuo, al di là delle imposizioni culturali. L’Art Brut rappresenta una sfida ai canoni artistici e alle istituzioni, proponendo una visione democratica dell’arte, dove ogni individuo può essere artista, purché guidi la propria creazione con l’istinto e la necessità di esprimere qualcosa di profondamente personale.

L’Art Brut ha influenzato molti artisti contemporanei, e le sue opere continuano a ispirare collezionisti, curatori e storici dell’arte. Tuttavia, il concetto stesso di Art Brut rimane ancora relativamente sconosciuto al grande pubblico, e iniziative come la mostra “Dubuffet e l’Art Brut” sono fondamentali per far emergere la potenza di questa forma d’arte.

Jean Dubuffet
Hôtel du Cantal
1961
Olio su tela / Oil on canvas
Musée des Arts Décoratifs, Paris
088
Jean Dubuffet
Regard en arrière
1954
Olio su tela / Oil on canvas
Musée des Arts Décoratifs, Paris

Dubuffet e l’Art Brut. L’arte degli outsider
12 ottobre 2024 – 16 febbraio 2025
a cura di Sarah Lombardi e Anic Zanzi

INFO UTILI:

MUDEC                                             
Via Tortona 56, tel. 02/54917 (lun-ven 10.00-17.00)
ORARI
Lun 14.30 ‐19.30 | Mar, Mer, Ven, Dom 09.30 ‐ 19.30 | Gio, Sab 9.30‐22.30
BIGLIETTI                                       
Intero € 16 | Ridotto € 14
SITO WEB
mudec.it

Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura.

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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa