Il sottosuolo italiano, così stratificato da culture millenarie, offre spesso sorprese di grande rilievo. Così è accaduto in queste ore. Durante i lavori per lo scavo dei collettori della fognatura di Villagrazia, nell’ambito di Palermo, è stato trovato un qanat, un antico sistema di trasporto idrico risalente all’epoca araba, utilizzato anche per la refrigerazione delle case, durante i terribili periodi di scirocco. La struttura rinvenuta è lunga circa 6 metri ed è parte certamente di un sistema più.
Il canale interessato è stato preservato, variando il tracciato planimetrico dei collettori e proteggendone l’accesso con un pozzetto ispezionabile.
Il Qanat di Palermo è un’enorme opera di ingegneria idraulica costruita sotto la città, a partire dall’epoca araba. Un labirinto scavato nel terreno e nella roccia, che intercettava l’acqua sotterranea distribuendo il prezioso liquido in città. Questa tecnica, di origine persiana, veniva eseguita da particolari professionisti, chiamati muqanni.
Anche i normanni, giunti in Sicilia, utilizzarono queste tecniche per la captazione idrica.
Come dicevamo molti qanat venivano utilizzati anche per rinfrescare gli ambienti durante i caldissimi giorni dello scirocco che affliggeva anche allora la città. Grazie ai particolari flussi d’aria, provenienti dall’acquedotto, convogliati opportunamente, si poteva ottenere in essi una temperatura inferiore a quella dell’ambiente esterno.