E’ romana. Trovata ora. Sembra una caramella gommosa succhiata, ma è un oggetto prezioso. Cos’è. Chi rappresenta

E’ un’anomalia notare, sottoterra, una caramella gommosa. Ma è l’esercizio delle memorie recenti. In realtà l’oggetto è un prezioso reperto del II secolo lavorato nella pietra dura translucida.

Nel sito archeologico di Assos, situato nel distretto di Ayvacık a Çanakkale, è stata rinvenuta una gemma incisa risalente all’epoca romana raffigurante Atena, la dea protettrice della città antica e dell’intelligenza. La scoperta è avvenuta all’interno della struttura del Ksenedochion, un edificio utilizzato come ospedale o ostello, durante gli scavi condotti da un team di archeologi turchi.

Assos: un’importante città dell’antichità

Assos, situata nella parte sud-occidentale della penisola di Biga, era un tempo un importante centro regionale, con radici che risalgono all’Età del Bronzo. Le antiche città di Assuwa, menzionata nei testi ittiti, e Pedasos, citata nell’Iliade di Omero, sono considerate equivalenti ad Assos. Fondata dai Methymnei, originari dell’isola di Lesbo, nel VII secolo a.C., la città era dedicata ad Atena, la dea della saggezza e della guerra, figlia di Zeus e una delle dodici divinità dell’Olimpo.

Una scoperta di grande valore storico

La gemma rinvenuta, utilizzata probabilmente come sigillo, risale al II o III secolo d.C., secondo quanto affermato dal professor Nurettin Arslan, direttore degli scavi e docente di archeologia presso l’Università Çanakkale Onsekiz Mart. “Durante il nostro lavoro di quest’anno, abbiamo trovato una preziosa gemma incisa raffigurante Atena, la dea principale della città, in piedi. Queste pietre erano comuni durante il periodo romano, ma venivano utilizzate anche prima e dopo quell’epoca. Si tratta di un oggetto appartenuto a una persona di rilievo nella città, utilizzato come sigillo, simile alla funzione che hanno le firme oggi”, ha dichiarato Arslan.

Il ruolo di Assos nel corso dei secoli

Nel VI secolo a.C., Assos divenne soggetta alla Lidia, prima di essere incorporata nell’Impero Persiano dopo la distruzione del regno di Lidia da parte del re persiano Ciro II. Successivamente, la città aderì alla Confederazione ateniese nel V secolo a.C., per poi tornare sotto il controllo persiano fino all’arrivo di Alessandro Magno nel 334 a.C. Dopo la morte di Alessandro, Assos passò sotto il dominio di diversi successori, fino a diventare parte del Regno di Pergamo e, infine, dell’Impero Romano. La città prosperò nei primi due secoli d.C., ma successivamente decadde sotto il dominio dei Bizantini, dei Turchi Selgiuchidi, dei Crociati Franchi e infine degli Ottomani nel 1330.

L’importanza della scoperta

La scoperta di questa gemma aggiunge un ulteriore tassello alla comprensione della storia di Assos e del suo legame con la figura di Atena. La gemma non solo rappresenta un reperto artistico di grande valore, ma offre anche informazioni preziose sulla vita quotidiana e sulle pratiche sociali della città durante l’epoca romana. Gli scavi, condotti da quasi 40 anni sotto la direzione del professor Arslan, continuano a rivelare dettagli significativi su questa antica città e il suo ruolo nel contesto storico dell’Asia Minore.

Atena, conosciuta anche come Pallade Atena, è una delle divinità più venerabili e potenti del pantheon greco. Nella mitologia greca, Atena è la dea della sapienza, delle arti, della strategia militare e della giustizia. Questa divinità è unica nel suo genere, in quanto combina qualità guerriere con una saggezza profonda, diventando un simbolo di equilibrio tra forza e intelletto.

Origini e caratteristiche

Atena è una vergine dea guerriera, nata in circostanze straordinarie. Secondo il mito, Atena nacque dalla testa di Zeus, il re degli dèi, completamente armata e adulta. Questo straordinario evento simboleggia la sua connessione con la mente e la strategia, poiché viene alla luce già pronta per il combattimento, ma al contempo con una saggezza innata.

Atena è nota per il suo ruolo di protettrice e consigliera di eroi. Tra i più noti ci sono Ulisse, che ricevette il suo sostegno durante l’Odissea, e Perseo, a cui fornì lo scudo per sconfiggere la Gorgone Medusa. Tuttavia, Atena non è solo una dea della guerra; è anche una divinità delle arti, della tessitura e della giustizia. Istruisce le donne nelle arti domestiche, ispira gli artigiani e orienta i giudici nei tribunali, incarnando la giustizia e l’equità. Riassumendo: Atena è una divinità “pulita”, che incarna valori positivi

Dea della Città di Atene

Atena è indissolubilmente legata alla città di Atene, di cui è la protettrice e la figura simbolica. La città stessa deve il suo nome alla dea, a seguito di una competizione mitologica tra Atena e Poseidone per il controllo della città. Atena vinse donando agli Ateniesi l’ulivo, simbolo di pace e prosperità.

Il tempio più famoso dedicato ad Atena è il Partenone, situato sull’Acropoli di Atene. Questo imponente tempio dorico ospitava una statua crisoelefantina della dea, realizzata dal celebre scultore Fidia. Oltre al Partenone, un’altra statua imponente di Atena, in bronzo, era situata di fronte ai Propilei e fungeva da faro per le navi che giungevano al porto del Pireo. Ogni anno, in onore della dea, si celebravano le feste panatenee, che includevano processioni, gare e sacrifici.

Culto e Diffusione

Il culto di Atena non si limitava ad Atene, ma era diffuso in tutta la Grecia e nel mondo ellenistico. Santuari dedicati ad Atena si trovavano in molte acropoli, tra cui quella di Lindos a Rodi, di Pergamo, a Roma e Paestum. In ogni città in cui veniva venerata, Atena era considerata una protettrice della comunità, simbolo della forza, della saggezza e dell’inespugnabilità.

Un elemento centrale del suo culto era il Palladio, una statuetta originariamente di legno, poi di metallo, che si credeva avesse poteri magici e fosse il simbolo dell’inespugnabilità della città in cui si trovava. Durante la guerra di Troia, il Palladio era custodito nell’acropoli troiana, e Ulisse e Diomede furono incaricati di rubarlo per indebolire la città nemica. Questo episodio sottolinea l’importanza simbolica del Palladio nel mantenimento della sicurezza della città.

Atena nella Guerra di Troia

Atena svolse un ruolo cruciale durante la guerra di Troia, schierandosi a favore degli Achei (Greci) contro i Troiani. La sua alleanza con i Greci fu determinante in molti episodi chiave del conflitto. Atena, in quanto dea della strategia, era spesso consultata per i piani di battaglia e contribuì a molte delle vittorie achee. Tuttavia, Atena era anche nota per la sua capacità di essere spietata quando si adirava, dimostrando che la sua saggezza non escludeva la severità.

Condividi l'articolo su:
Redazione
Redazione

Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa