L’eccezionale siccità che lascia scoperto il letto del Po non potrà essere considerata un’occasione per recuperare cose vecchie o antiche nel fiume. Lo Stato reclama il proprio diritto di proprietà. E pertanto non può essere toccato nulla
Vista la nota prot. n. 6496 della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le Province di Cremona, Lodi e Mantova, con la quale in occasione dell’attuale secca si richiedeva ai Comuni dell’Oltrepo’ Mantovano collaborazione nel porre in essere misure atte a contenere il fenomeno dei cercatori abusivi di reperti storici lungo le sponde del fiume Po.
Il Comune di Ostiglia (Mantova) avvisa che le attività di individuazione, raccolta e rinvenimento di reperti archeologici e manufatti di qualsiasi periodo storico presenti sul territorio comunale e in particolare nell’area fluviale del Po, devono essere debitamente autorizzate dal competente Ministero della Cultura ai sensi dell’Art. 89 del D.Lgs N. 42/2004 e informa che i trasgressori saranno puniti con le sanzioni previste dagli Artt. 518 bis, 707 bis e 733 e dall’Art. 175 del D.Lgs N. 42/20004 SS.MM.II.
E’ vietato raccogliere oggetti antichi dal letto del Po in secca. I Comuni sollecitati al controllo
Chi si è messo a cercare "oggetti di ogni epoca" e li ha portati a casa potrebbe rischiare di essere incriminato per furto ai danni dello Stato