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[G]ustave Doré coglie, nell’illustrazione al XII canto del Purgatorio, la connotazione del ragno come figura maledetta, secondo la tradizione classica. Aracne, che aveva sfidato Atena in una gara di abilità tessile, viene trasformata in un drammatico ragno. Doré si riferisce alla terzina O folle Aragne sì vedea io te / già mezza ragna, trista in su li stracci / de l’opera che mal per te si fe’.
Il personaggio è inserito da Dante tra i superbi.