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Enormi, intricate, splendide foreste di cartone di scarto. I capolavori di Eva Jospin. Il video



Il lavoro richiesto a Eva Jospin, ottima artista, esponente dell’omonima famiglia di importanti politici francesi, è spesso immane. Lo era – almeno – agli inizi quando si trovò ad ideare questi quadri-scenografie-installazioni partendo da vecchi cartoni. Ora, evidentemente, per raggiungere i risultati ciclopici delle ultime installazione potrà contare su aiuti.  Ma il grande impegno produce risultati sorprendenti. Foreste delle fiabe, ma anche gli stessi intrichi vegetali, dominati da alberi altissimi, che troviamo nella pittura gotica, in Sant’Eustachio di Pisanello, ad esempio. Il mistero della foresta. Il cuore pulsante del mondo. Ma anche la foresta degli edifici gotici, essi stessi boschi di pietra, in cui avviene il prodigio della discesa dello Spirito. Dopo aver impostato i lavori nelle dimensioni della pittura da cavalletto, Jospin ha, nel tempo, dilatato i quadri-sculture in boschi articolati in foreste, che si interconnettono con misteriose pareti di rocce stratificate. Ma come ottiene questi alberi?  Per il fondo sono utilizzati bancali da trasporto, di legno, messi in verticale con i piedi rivolti verso lo spettatori. Le assi superiori e mediane del piede vengono poi tagliate, second una linea obliqua. Quello che si ottiene è una sorta di grosso portariviste- con un piede che trattiene il materiale, nella parte bassa. Quella sarà la sede in cui inserire, in sovrapposizioni, gli alberi di cartone. Lavorando il taglierino, Eva Jospin crea tronchi, rami, foglie. Dopo aver fissato la foresta ai bancali,  per ottenere una materia uniforme, in superficie, lavora poi con una fresa.
 
https://www.youtube.com/watch?v=1nnQyK63tsY